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MONOBLOCCO l i b r e t t o i s t r u z i o n i TERMOPALEX BI300*- BS300 *CON PRODUZIONE ACQUA SANITARIA a combustione pulita P A L A Z Z E T T I INDICE 1 - AVVERTENZE GENERALI 1 Gentile cliente, AVVERTENZE GENERALI 1.1 1.2 1.3 LISTA DI IMBALLO TARGA DI IDENTIFICAZIONE NORME GENERALI 2 PAG. 2 PAG. 2 PAG. 3 INSTALLAZIONE 2.1 2.2 2.3 SCHEMA DI MONTAGGIO INSTALLAZIONE CAMINETTO COLLEGAMENTI IDRAULICI COLLEGAMENTI ELETTRICI 3 PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 7 USO 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 3.7 PRIMA ACCENSIONE ACCENSIONE E CONDUZIONE IMPIANTO COME USARE LA PORTINA TIPO DI COMBUSTIBILE CONTROLLO COMBUSTIONE CASSETTO CENERE USCITA FUMI 4 PAG. 9 PAG. 9 PAG.10 PAG.10 PAG.10 PAG.10 PAG.10 MANUTENZIONE 4.1 4.2 PULIZIA DEL VETRO MANUTENZIONE GENERALE 1.1 PAG.11 PAG.11 SCHEMI IDRAULICI E SCHEDE TECNICHE LEGENDA SCHEMI IDRAULICI CARATTERISTICHE TECNICHE desideriamo inanzitutto ringraziarLa per la preferenza che ha voluto accordarci acquistando il caminetto a recupero di calore Mod BI300 con bollitore ad accumulo incorporato per la produzione di acqua calda sanitaria o Mod BS300 versione senza produzione acqua sanitaria.Per consentirLe di utilizzare al meglio il Suo nuovo termocaminetto, La invitiamo a seguire attentamente i consigli riportati nel presente libretto d’uso e manutenzione, ed in particolare di fare prendere visione alle persone interessate, degli specifici argomenti tecnici, in modo che le stesse abbiano tutte le notizie necessarie per eseguire una corretta installazione. I caminetti della serie TERMOPALEX debbono essere installati ad esclusiva cura di ditte qualificate, questo vale sia per la messa in opera della caldaia in acciaio che per i collegamenti idraulici ed elettrici, per i raccordi alla canna fumaria e i lavori di completamento necessari per il buon funzionamento. (DPR 24-7-1996, n.459 Art.2 Comma 6) PAG.12 PAG.13 PAG.36 GB PAG.16 D PAG.20 F PAG.24 E PAG.28 P PAG.32 L’apparecchiatura viene consegnata in un unico collo protetto da un foglio di nylon termoretraibile per il trasporto. All’interno del focolare troverete: 1 valvola di sicurezza DN ½ 1 maniglia per la regolazione manuale della valvola fumi, completa del proprio asse Accessori opzionali II quadro di controllo viene fornito solo su richiesta con collo apposito; nella scatola troverete: 1 quadro elettrico, 1 guaina porta sonde, 1 attacco per idrometro. 1.2 TARGA IDENTIFICAZIONE E COLLAUDO (Fig. 1) É posizionata sul lato destro della caldaia e riporta i dati di potenzialità del termocaminetto. Fig. 1 2 LISTA DI IMBALLO 1 - AVVERTENZE GENERALI NORME GENERALI • • • • Fig. 3 2,00 m NO 0,40 m Fig. 4 UNI 10683/98 - COMIGNOLI, DISTANZE E POSIZIONAMENTO Distanza > 5 m Dist.≤ 5 m 0,50 m TETTO PIANO 0,50 m Volume tecnico Fig. 5 TETTO INCLINATO Distanza > A Dist.≤ A Oltre il colmo • Max 1,5 A Fig. 2 3,5 ÷ 4 m min. • La PRESA D’ARIA ESTERNA è indispensabile per assicurare un adeguato afflusso di ARIA di COMBUSTIONE (Fig. 7), sopratutto se vi sono serramenti con vetri doppi e guarnizioni. Praticare quindi un foro del diametro di almeno 15 cm su una parete che dà sull’esterno. Il foro dovrà essere fatto possibilmente sotto il piano fuoco, dietro o a lato dell’apparecchiatura e dovrà essere dotato sia di griglia anti insetto che di chiusura (Fig. 7). Le dimensioni della CANNA FUMARIA dovranno essere conformi a quanto riportato nella scheda tecnica. È consigliabile l’uso di canne fumarie coibentate in refrattario o in acciaio inox di sezione circolare, con pareti interne a superficie liscia (Fig. 2). La sezione della canna fumaria dovrà mantenersi costante per tutta la sua altezza. Si consiglia un’altezza minima di 3,5 ÷ 4 m (vedi Fig.4). È opportuno prevedere, sotto l’imbocco del canale da fumo, una camera di raccolta per materiali solidi ed eventuali condense. Le caratteristiche della canna fumaria devono essere conformi alle norme UNI 9615, 9731 e UNI10683. Canne fumarie FATISCENTI, costruite con materiale non idoneo (fibrocemento, acciaio zincato, ecc... con superficie interna ruvida e porosa) sono fuorilegge e pregiudicano il buon funzionamento del caminetto. Un PERFETTO TIRAGGIO è dato soprattutto da una canna fumaria libera da ostacoli quali strozzature, percorsi orizzontali, spigoli; eventuali spostamenti di asse dovranno avere un percorso inclinato con angolazione max di 45° rispetto alla verticale, meglio ancora se di soli 30°. Detti spostamenti vanno effettuati preferibilmente in prossimità del comignolo II RACCORDO FUMI tra caminetto e canna fumaria deve essere fatto con appositi tubi e curve in acciaio alluminato rigidi, con spessore di almeno 2 mm o acciaio inox con spessore 1 mm che facilitano l’installazione e danno garanzia di funzionalità e resistenza (Fig. 7); è vietato l’utilizzo di tubi metallici flessibili e/o in fibrocemento. II COMIGNOLO deve essere del tipo ANTIVENTO con sezione interna equivalente a quella della canna fumaria e sezione di passaggio fumi in uscita almeno DOPPIA di quella interna della canna fumaria (Fig. 3). Per evitare inconvenienti nel tiraggio, ogni caminetto dovrà avere una propria canna fumaria indipendente. Nel caso di presenza di più canne fumarie sul tetto è opportuno che le altre si trovino ad almeno 2 metri di distanza e che il comignolo del caminetto SOVRASTI gli altri di almeno 40 cm (Fig.4). Se i comignoli risultano accostati prevedere dei setti divisori e/o sopraelevarne uno di almeno 40 cm rispetto all’altro. In figura 5 e 6 vengono visualizzati i dati della tabella delle prescrizioni UNI 10683/98 relative alle distanze e al posizionamento dei comignoli. A 0,50 m H min. Per garantire un regolare funzionamento del caminetto è necessario seguire alcune regole fondamentali che riguardano la PRESA D’ARIA, la CANNA FUMARIA, l’INSTALLAZIONE. Rif. UNI 10683/98 • INSTALLATORE 1.3 α Asse del colmo Fig. 6 3 INSTALLATORE 2 - INSTALLAZIONE SCHEMA DI MONTAGGIO GRIGLIA SCARICO TEMPERATURA CONTROCAPPA E STRUTTURA PORTANTE IGNIFUGA SIGILLARE RIVESTIMENTO IN FIBRA CERAMICA O IN LANA DI ROCCIA PROVVISTO DI FOGLIO DI ALLUMINIO ESTERNO GRIGLIA ISPEZIONE VDF SCHERMARE LE PARTI IN LEGNO CON MATERIALE IGNIFUGO 20 m m PRESA ARIA ESTERNA (SOTTO PIANO FUOCO) DISTANZA MIN. 5 mm TRA RIVESTIMENTO E TERMOCAMINETTO Fig. 7 • • • • 4 Per una corretta installazione la conduttura fumi tra caminetto e canna fumaria va fatta a tenuta stagna sigillando tutti i giunti di unione. Qualora il caminetto venga installato su una canna fumaria precedentemente usata con altri caminetti è necessario provvedere ad una accurata pulizia per evitare anomali funzionamenti e prevenire l’eventuale incendio degli incombusti che si depositano sulle pareti interne della stessa. Su tutti i Monoblocchi, sui fianchi esterni del focolare e della cappa, devono essere applicati dei pannelli di lana di roccia dello spessore di 3 cm con supporto in foglio di alluminio, per isolare termicamente il caminetto. Le norme UNI prevedono l’installazione di una griglia di scarico temperatura il più possibile vicino al soffitto. 2 - INSTALLAZIONE 2.1.1 INSTALLAZIONE CAMINETTO PROVA DI MONTAGGIO A SECCO a) Si consiglia di pre-montare il termocaminetto a secco assieme all’eventuale nostro rivestimento in marmo, in modo da prendere visione degli ingombri dei vari componenti, quindi del passaggio della presa d’aria, b) In particolare è necessario fare coincidere la parte frontale anteriore del termocaminetto con il filo interno del piano di marmo lasciando una fessura di 3÷5 mm in modo da permettere la libera dilatazione del monoblocco. In questa fessura e in tutte le parti comuni d’accostamento tra il termocaminetto e il rivestimento sarà opportuno inserire una guarnizione composta da materassino in lana di roccia. c) Scegliere da quale parte effettuare i collegamenti idraulici, se sul lato destro o su quello sinistro, quindi provvedere a chiudere gli attacchi non utilizzati con tappi a tenuta (non di ns/fornitura). d) Rimuovere il termocaminetto e il relativo rivestimento per eseguire le opere murarie. e) Praticare il foro di presa d’aria sul muro esterno in modo che I’aria fredda comburente entri sotto il piano di fuoco (Fig. 11) (C). N.B.: Incrementare questa sezione del 20% per ogni metro di percorso in più oltre ai 40 cm del muro. 2.1.2 3 ÷ 5 mm 3 ÷ 5 mm Fig. 8 max 45° Coibentazione MONTAGGIO DEFINITIVO H = 2D D COLLEGAMENTO ALLA CANNA FUMARIA Le dimensioni della canna fumaria devono corrispondere a quanto indicato nella tabella riportata nella scheda tecnica. Si consiglia di eseguire il raccordo per I’uscita fumi, tra il caminetto e la canna fumaria, mediante curve e tubi metallici di spessore adeguato, avendo I’attenzione di non superare I’inclinazione di 45° (Fig. 9). A raccordo eseguito è opportuno isolare i tubi metallici dell’uscita fumi con materassino in lana di roccia o fibra ceramica. 2.1.4 Tronchetto Curva a) Posizionare la base tenendo presente che il piano fuoco del rivestimento in marmo, dovrà risultare allo stesso livello della base. b) Eseguire i collegamenti idraulici al corpo caldaia come da schemi idraulici, nel rispetto delle vigenti normative (D.M. 1 Dicembre 1975) Vedasi sezione idraulica. 2.1.3 INSTALLATORE 2.1 Fig. 9 Farfalla di regolazione uscita fumi Asta di regolazione 6 x 6 mm da tagliare a giusta misura REGISTRO FUMI La maniglia di comando manuale registro uscita fumi, data in dotazione assieme all’asta di collegamento, va inserita sulla controcappa, ossia nella parte superiore del caminetto, tagliando l’asta alla misura necessaria per fare in modo che l’asta rimanga incastrata tra farfalla uscita fumi e maniglia di comando. La sede della maniglia dovrà poi essere fissata sulla controcappa (Fig.10) Maniglia di comando APERTO CHIUSO Fig. 10 5 INSTALLATORE 2 - INSTALLAZIONE 2.1.5 CONTROCAPPA Uscita acqua sanitaria 1/2M Per la realizzazione della controcappa si consiglia l’utilizzo del cartongesso, per la facile lavorabilità e soprattutto per evitare di sovraccaricare con tavelle o tavelloni la struttura sottostante del caminetto: architrave in marmo e trave in legno NON possono fungere da struttura portante. Prima di costruire la controcappa va installata la centralina e vanno collegati i cavi elettrici (vedi schemi a pag. 10). Tubo di sicurezza Mandata riscaldamento Valvola di sicurezza Ingresso acqua sanitaria 1/2 M 2.1.6 • • • COLLAUDO FUMISTICO Pozzetto di controllo temperatura Prima di effettuare il montaggio definitivo sarà opportuno effettuare un collaudo fumistico, ossia provare il funzionamento del caminetto con antina aperta. Se tutto è funzionante, potete procedere al montaggio definitivo della controcappa; Viceversa, in caso di anomalie, verificare di aver rispettato tutte le nostre prescrizioni tecniche. 2.2 COLLEGAMENTI IDRAULICI Essendo una caldaia funzionante con combustibili solidi, il TERMOPALEX deve essere installato seguendo determinati schemi idraulici. Le normative di legge (D.M. 1/12/1975) prescrivono I’adozione del VASO D’ESPANSIONE tipo APERTO all’atmosfera, l’installazione della valvola di sicurezza in dotazione entro 50 cm dalla mandata della caldaia e tutti gli altri sensori atti a rendere sicuro ed efficiente l’impianto. Il Termopalex BI 300 è predisposto con un bollitore ad accumulo per la produzione di acqua calda sanitaria; questo viene montato posizionato verticalmente sul lato destro del caminetto. Sono tuttavia predisposti i supporti e gli attacchi per montarlo a sinistra. 2.2.1 Attacco 1¼ F Attacco 1¼ F Ritorno riscaldamento Fig. 11 SCHEMI IDRAULICI TIPO Il termocaminetto si presta a vari schemi di impianto data la sua versatilità. Per questo motivo rimandiamo l’attenzione del termoidraulico alle pagg.14-17, dove sono riportati, a titolo di esempio, vari schemi di collegamento del caminetto. La mandata del caminetto va collegata prima al bollitore e da questo va poi collegata all’impianto di riscaldamento. Fig. 12 Il TERMOPALEX BS 300 (senza bollitore) deve essere collegato con tutti i sensori e le sicurezze previste dal DM 1/12/1975, escluse ovviamente quelle riguardanti il bollitore. NB: Prima di effettuare il montaggio del rivestimento è necessario eseguire il COLLAUDO IDRAULICO della caldaia e degli annessi, tenendo presente che la pressione di prova alla tenuta non deve superare la pressione massima di esercizio della caldaia, ovvero 3 bar. Nelle figure 11-13 riportiamo alcuni schemi di collegamento CAMINETTO-BOLLITORE-IMPIANTO. Ricordiamo che l’installazione, i collegamenti idraulici, la regolazione e l’avvio impianto devono essere eseguiti 6 Attacco idrometro Pozzetto portasonde quadro di controllo (opzionale) Attacco per valvola scarico termico Fig. 13 2 - INSTALLAZIONE 2.2.2 INSTALLATORE esclusivamente da personale qualificato in osservanza delle prescrizioni riportate nel presente libretto e di tutte le norme vigenti. Per il dimensionamento termico si consideri che la potenza globale disponibile è di circa 21.900 kcal/h, quindi rapportabile a superfici riscaldabili di circa 100 ÷ 140 m2 (per edifici con caratteristiche costruttive conformi alle leggi in vigore sul risparmio energetico). Esiste inoltre la possibilità di un collegamento per la produzione di acqua calda sanitaria. 6 4 ACCESSORI 5 1 II TERMOPALEX viene corredato di alcuni accessori per facilitare I’installazione dello stesso e per fare in modo che I’idraulico ne esegua il montaggio nel rispetto delle vigenti normative di legge. 7 3 2 a) In dotazione a1)V.S. = Valvola di sicurezza DN ½” (Fig. 11 pag. 8) Va installata sulla tubazione di mandata del termocaminetto, utilizzando un T DN 1”¼ ÷ 1”½, posizionando il tutto in modo che sia ispezionabile attraverso un portello da prevedere sul rivestimento esterno del caminetto. Lo scarico della V.S. dovrà essere raccordato all’esterno con uno scarico a perdere in fognatura. La V.S. tarata a 2,7 bar deve essere installata anche se il termocaminetto è corredato di vaso d’espansione tipo aperto, infatti serve ad evitare che il corpo caldaia superi la pressione di collaudo nel caso di otturazioni dei tubi di carica causate dal gelo notturno, o dei tubi di sicurezza per i vasi d’espansione qualora vengano collocati nel sottotetto, non isolati e siano soggetti a temperature inferiori allo zero. Fig. 14 I P b) Su richiesta b1)Quadro di controllo, (Fig. 14) è una apparecchiatura elettrica che permette una corretta gestione del termopalex, si compone dei seguenti strumenti: • Termostato avvio pompa • Idrometro • Termometro • Suoneria d’allarme. Altre notizie sono contenute nella scheda tecnica di pag.18 N.B.: II quadro di controllo è un accessorio indispensabile per controllare il regolare funzionamento del termopalex; il Cliente non è vincolato ad usare il quadro di controllo fornito dalla Palazzetti, deve comunque prevedere l’installazione di uno strumento analogo. 2.3 2.3.1 COLLEGAMENTI ELETTRICI Fig. 15 80 A C 140 INSTALLAZIONE DEL QUADRO DI CONTROLLO OPZIONALE II quadro elettrico deve essere installato nelle vicinanze del generatore di calore. Le sonde dei dispositivi di funzionamento, protezione e controllo devono essere collocate direttamente sul generatore, o al massimo sulla tubazione di mandata entro i 0,5 m di distanza dal generatore e comunque prima di qualsiasi organo di intercettazione. 140 B Fig. 16 7 INSTALLATORE 2 - INSTALLAZIONE 2.3.2 INSERIMENTO BULBI (Fig. 15) a) Utilizzare un raccordo a croce (Q) DN 1”¼, come da disegno, posizionato sull’uscita dell’acqua calda. b) Inserire il pozzetto portasonde (P) e introdurre i tre bulbi, cioè la parte terminale del termostato di blocco, di minima partenza pompa e del termometro (vedi anche Fig.12). c) L’attacco dell’idrometro deve essere avvitato sull’apposita valvolina di ritegno, da porsi sul collettore. (I) 2.3.3 MONTAGGIO ESTERNO SU PARETE d) Aprire il coperchio mediante la chiave. e) Allentare la vite centrale fino al distacco del basamento nero del quadro. f) Fissare alla parete il basamento utilizzando le viti ed i tasselli in dotazione. g) I cavi elettrici possono entrare dal basso o dal retro. Sfondare i diaframmi ed eseguire i collegamenti elettrici come da schema su etichetta. Far fuoriuscire i capillari degli organi di controllo, funzionamento a protezione da uno dei fori con diaframma a rompere. h) Prima di reinserire il quadro sul basamento, verificare che i collegamenti siano stati eseguiti correttamente. 2.3.4 MONTAGGIO AD INCASSO (Fig.16) i) Creare una controparete A sul retro della cappa ad una profondità di 80 mm dal frontale. j) Eseguire le operazioni come ai punti d) ed e) . k) Fissare la basetta B alla controparete A. l) Praticare sulla parete frontale C un foro da 140x140 mm per inserire il quadro di controllo. m) Effettuare il collocamento dei bulbi e dei fili elettrici utilizzando i fori prestampati a rompere. 2.3.5 FUNZIONAMENTO (Fig.14) Dispositivi di controllo: • Termometro 7 • Idrometro 6 Dispositivi di protezione: sistema allarme acustico • Ronzatore 1 • Termostato di blocco 2 • Interruttore luminoso 3 Il sistema interviene quando la temperatura del liquido supera il valore limite posto dalla Raccolta R ed avverte I’operatore di sospendere I’alimentazione di combustibile. II funzionamento prolungato dell’allarme potrebbe diventare fastidioso: il ronzatore può essere spento agendo sull’interruttore Iuminoso. Per ripristinare le condizioni iniziali, dopo aver riarmato il termostato di blocco, bisogna riattivare I’interruttore. • ATTENZIONE: durante il funzionamento normale controllare che I’interruttore sia illuminato (ovvero che ci sia corrente elettrica). Dispositivo di funzionamento: sistema circolatore Termostato di regolazione 4 Spia di funzionamento 5 Quando la temperatura del fluido raggiunge il valore impostato sul termostato, il circolatore viene attivato, e la spia di funzionamento si accende. Nel momento in cui la temperatura del fluido scende al di sotto del valore considerato, il termostato di regolazione apre il circuito elettrico: spia spenta con pompa ferma. 8 Fig. 17 Fig. 18 2.3.6 SCHEMA COLLEGAMENTO ELETTRICO Effettuare i collegamenti rispettando quanto indicato sulla morsettiera di allacciamento (Fig. 18) 2.3.7 DATI TECNICI Alimentazione: - 220 V ± 10% Grado di protezione: IP 40 Temperatura min. - max. ambiente: + 2 ÷ 50° C Lunghezza capillari: 1,2 m Termometro: 0 ÷ 120° C Interruttore luminoso: 16A – 220V Termostato di regolazione: 0 ÷ 90° C Termostato di blocco: 90° C (+ 0° C; - 5° C) Portata contatti termostato di regolazione: 15 A - 220 V carico resistivo 2 A – 220 V carico induttivo Portata contatti termostato di blocco: 15 A - 220 V carico resistivo 2 A - 220 V carico induttivo Ronzatore: 220 V - 8 V A 2.3.8 RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Non si accende I’interruttore luminoso: Non funziona il circolatore nonostante il consenso del termostato di regolazione: • Accertarsi che ci sia tensione in rete. • Verificare i collegamenti alla morsettiera. • Accertarsi che I’interruttore luminoso sia nella posizione di chiusura. • Verificare i collegamenti alla morsettiera del quadro di controllo e del circolatore. 3 - USO 3.1 PRIMA ACCENSIONE Le prime accensioni devono essere effettuate a fuoco moderato. • Eventuali sgradevoli odori o fumi sono causati dall’evaporazione o dall’essiccamento di alcuni materiali utilizzati. Tale fenomeno tenderà a protrarsi per qualche giorno fino a svanire. Nota: le piastre refrattarie che rivestono il focolare potrebbero provocare, durante le prime accensioni, una fuoriuscita di acqua, fenomeno naturale che svanisce dopo alcune accensioni con l’evaporazione dell’umidità contenuta nei refrattari nuovi. 3.2 Minimo ACCENSIONE E CONDUZIONE IMPIANTO UTENTE a) Partendo dal presupposto che il TERMOPALEX sia stato installato come da noi consigliato, prima di accendere il fuoco è indispensabile verificare che la caldaia sia piena d’acqua. Controllare quindi, sul quadro di controllo, che la lancetta indice dell’idrometro (quadrante in alto a destra), non si trovi sul punto 0 (zero), ma che sia spostata verso I’alto di almeno 2-3 tacche, vedi disegno (Fig. 19); questo significa che all’interno dell’impianto c’è acqua, per cui si può procedere nell’accensione del termocaminetto. b) La verifica sopra descritta deve essere effettuata tassativamente: • Prima di accendere il fuoco; • All’inizio di ogni stagione invernale; • Dopo un prolungato periodo di inattività; Si eviterà in tale modo di accendere il TERMOPALEX in mancanza parziale o totale d’acqua, e il conseguente pericolo di deformazione o rottura dello stesso. c) N.B.: Se la lancetta dell’idrometro segna 0 (zero), non accendere il fuoco, ma ricercare le eventuali cause, quali: • perdita nell’impianto • mancato reintegro dell’ acqua. Se avete dei dubbi, interpellate il vostro idraulico di fiducia. d) Nel caso di abbinamento con un’altra caldaia, eventuali saracinesche o valvolame d’esclusione, non dovranno MAI impedire il flusso di vapore e acqua bollente al vaso d’espansione attraverso il tubo di sicurezza. Quindi prima di accendere il fuoco accertarsi che il circuito con il TERMOPALEX abbia tutte le saracinesche aperte. e) Inserire I’interruttore generale rosso che si trova sul QUADRO di CONTROLLO, il quale si illuminerà, controllare che il termostato pompa (manopola tonda in alto a sinistra), sia posizionato sulla temperatura di 55°C circa. f) Accendere lentamente il fuoco nel TERMOPALEX usando legna di pezzatura piccola ed aprire I’immissione d’aria. g) A combustione avviata si potrà caricare il termocaminetto con una quantità di legna adeguata all’esigenza del proprio impianto. Rammentiamo che per ottenere un buon rendimento, non si dovranno mai effettuare delle cariche esagerate di legna, e non si dovranno utilizzare pezzature troppo grosse o legna non sufficientemente essiccata. h) Quando la temperatura dell’acqua si sarà stabilizzata tra Fig. 19 Fig. 20 i 60-70°C, vuol dire che I’acqua contenuta nell’impianto si sarà portata a regime, per cui sarà sufficiente una quantità minore di legna per mantenere il TERMOPALEX alle condizioni desiderate. i) La pompa di circolazione dovrà essere regolata in modo che si avvii quando l’acqua abbia raggiunto i 55-60°C, per cui sarà necessario regolare il termostato tra i 65÷75°C. In questo modo si riducono notevolmente le incrostazioni di catramina ed incombusti sulla caldaia del caminetto ottenendo una maggiore resa e durata. N.B.: Nella fase iniziale, quando si accende il caminetto, la pompa di circolazione si avvierà e fermerà ripetutamente. É un comportamento normale che si protrae fino a che tutta I’acqua fredda contenuta nell’impianto si sarà riscaldata. j) É SCONSIGLIABILE inserire nell’impianto eventuali termostati ambiente, che fermano o avviano la pompa di circolazione, per regolare la temperatura negli ambienti. Per motivi di sicurezza, la pompa deve SEMPRE 9 3 - USO funzionare fino a che il caminetto è acceso, smaltendo il calore prodotto nel termopalex. Se negli ambienti c’è troppo caldo, ridurre il volume di fuoco, eventualmente fino allo spegnimento. k) Quando il termocaminetto è I’unica fonte di calore, cioè senza una caldaia tradizionale di supporto, sarà opportuno che il progettista dell’impianto di riscaldamento dimensioni i radiatori considerando la temperatura dell’acqua in circolazione tra i 70÷60° C al posto dei normali 85÷75° C. MESSA A REGIME IMPIANTO Si consiglia inizialmente di fare un fuoco vivace. Sarà necessaria comunque un’ora di fuoco per portare a regime I’impianto, caricando in questo lasso di tempo il focolare con 10 Kg di legna. UTENTE 3.3 COME USARE LA PORTINA (Fig. 21) L’apertura si ottiene tirando la maniglia verso l’esterno, sollevandola e poi tirando a sé l’anta. N.B.: Il vetro ceramico resiste benissimo alle alte temperature, ma è fragile, quindi non urtare 3.4 Fig. 21 TIPO DI COMBUSTIBILE I Monoblocchi vanno alimentati preferibilmente con legna di faggio/betulla ben stagionata oppure con brichette di lignite. Ciascun tipo di legna possiede caratteristiche diverse che influenzano anche il rendimento della combustione. La resa nominale in kW del caminetto dichiarata, si ottiene bruciando una corretta quantità di legna, facendo attenzione a non sovraccaricare la camera di combustione. La tabella del potere calorifico della legna riportata a fianco Vi guida ad una scelta più corretta e Vi consente di ottenere il massimo dal Vostro caminetto. Non bruciare legna verniciata. Qualsiasi legna decidiate di bruciare ricordate sempre di spaccarla per farle perdere l’umidità: più elevato è il suo contenuto in acqua, maggiore è la quantità di calore necessario per incendiarsi. 3.5 CONTROLLO COMBUSTIONE (Fig. 20) Lo si ottiene mediante il comando esterno posto in basso al centro: • Spostando il pomello verso + a SINISTRA, si ottiene una combustione più rapida; • Spostando il pomello verso – a DESTRA la combustione sarà più lenta. 3.6 CASSETTO CENERE Il cassetto cenere è capiente e di facile estrazione. É consigliato lo svuotamento frequente del cassetto per favorire l’immissione d’aria comburente nel focolare. 3.7 USCITA FUMI Il monoblocco è dotato, nel tubo uscita fumi, di una valvola a farfalla a regolazione manuale (Fig.7 pag.4). Questo dispositivo permette di regolare l’uscita dei fumi come segue: • maniglia in posizione aperto in fase di accensione o di carica • maniglia in posizione chiuso in fase di conduzione normale. 10 * L’ uso delle conifere (pino, abete) è sconsigliato: contengono elevate quantità di sostanze resinose che intasano velocemente la canna fumaria 4 - MANUTENZIONE 4.1 PULIZIA DEL VETRO (Fig. 22) Per pulire la superficie interna del vetro e necessario aprire la portina ruotando la maniglia in senso orario e poi tirando a sé l’anta. • Pulire il vetro come segue: utilizzare un panno o della carta di giornale appallottolata inumiditi ed impregnati di cenere; strofinare la superficie del vetro fino ad ottenere la pulizia totale. • É sconsigliabile eseguire le operazioni di pulizia durante il funzionamento del caminetto. 4.2 MANUTENZIONE GENERALE Fig. 22 MANUTENTORE II termopalex necessita di una frequente ed accurata pulizia per poter garantire sempre un efficiente rendimento, nel funzionamento invernale: • Ogni giorno asportare la cenere che si deposita nel cassetto portacenere, per permettere il libero afflusso dell’aria primaria di combustione. • Ogni settimana è indispensabile eseguire la pulizia dei fasci tubieri; per facilitare questa operazione consigliamo di bruciare legna sottile e secca che sviluppa un maggiore volume di fiamma, facilitando il distacco e la rimozione delle incrostazioni formatesi sulla superficie delle tubazioni. In tale maniera si eviterà la graduale occlusione del passaggio dei fumi, favorendo una maggiore resa del termocaminetto. • Al termine della stagione invernale: consigliamo di eseguire una pulizia radicale a fondo, utilizzando una spazzola metallica o raschiare con un apposito attrezzo, le superfici liscie del termopalex, per rimuovere i depositi carboniosi residui della combustione • Pulizia della canna fumaria: da effettuarsi almeno due volte all’anno, inizio e a meta stagione invernale, ovvero ogni volta che fosse necessario. La legna umida, non essiccata almeno da 6 mesi, oltre a bruciare al limite senza sviluppo di calore, provoca delle forti condensazioni del vapore acqueo sulla superficie interna della canna fumaria, che impastandosi con gli incombusti contenuti nei fumi, formano le incrostazioni e il deposito di fuliggine, con conseguente maggiore necessità di pulizia e manutenzione. 11 SCHEMI IDRAULICI 12 INSTALLATORE SCHEMI IDRAULICI INSTALLATORE 13 SCHEMI IDRAULICI 14 INSTALLATORE SCHEMI IDRAULICI INSTALLATORE 15 GB • the chimney tops are near each other install some dividing panels and/or raise one at least 40 cm above the other. the data in the table of UNI 10683/98 rules regarding distances and positioning of chimney tops are given in Figs. 5 and 6. GENERAL INFORMATION Dear customer, We first of all wish to thank you for having purchased one of our heat recovery type fireplaces, Mod BI300 with built-in storage tank boiler for the production of hot sanitary water, or Mod BS300 which is the version without production of sanitary water. For the purpose of using your new heating fireplace to its best, we kindly ask you to carefully follow the advice given in this operating and maintenance manual and to make sure that the technicians installing the fireplace read its contents so that they can obtain all the technical information necessary for correctly installing it. The TERMOPALEX series of fireplaces must be installed only by qualified installers and this also applies to the steel boiler and to the plumbing and electrical connections, the flue fittings and all complementary work necessary to ensure the fireplace works properly (DPR 24-7-1996, n.459 Art.2 Paragraph 6) 1.1 PACKING LIST The fireplace is delivered in one pack, protected by a sheet of heatshrunk nylon for transportation. You will find the following items inside the hearth: 1 safety valve DN ½” 1 handle for manually regulating the smoke valve, complete with its own axis. Optional accessories The control panel is supplied only on request and is packed in its own box in which you will find: 1 electrical panel, 1 probe holder sheath, 1 connection for a water gauge, 1.2 IDENTIFICATION PLATE AND TEST (Fig. 1) It is on the right of the boiler and gives the capacity data of the heating fireplace. Model Serial Number Fuel Total Thermal power (yield) Direct thermal power Max. working water pressure Sanitary water storage* Range: Firewood 22000 kcal/h – 25.5 kW 30 L (BI300)* 2h ATTENTION: INSTALL THE SAFETY VALVE AND ATMOSPHERIC BREATHER PIPE IN COMPLIANCE WITH THE LAWS IN FORCE. 1.3 GENERAL RULES To ensure the fireplace works properly it is necessary to follow some fundamental rules regarding the FLUE, the AIR INTAKE and INSTALLATION. Ref. UNI 10683/98 • • • GB • • • 16 The EXTERNAL AIR INTAKE is essential to ensure an appropriate flow of COMBUSTION AIR (Fig. 7), especially if there are windows with double-glazing and seals. Drill a hole with a diameter of at least 15 cm on one of the outside walls. If possible, the hole should be below fireplace level, behind or to the side of the fireplace and should be fitted with a grid against insects and for closing (Fig. 7). The size of the FLUE must comply with technical specifications. It is recommended to use flues insulated preferably in a refractory material or stainless steel with a circular cross-section and smooth internal walls (Fig. 2). Flue cross-section should be kept constant for all its height. A minimum height of 3.5 ÷ 4 m is recommended (see Fig. 4). Under the outlet of the smoke pipe there should be a chamber for gathering solid materials and any condensation. Flue features must conform to the UNI standards 9615, 9731 and 10683. DETERIORATING flues made with unsuitable materials (such as asbestos cement, galvanised steel, etc., with a rough or porous internal surface) are illegal and can jeopardise the correct operation of the fireplace. A PERFECT DRAUGHT is above all the result of a flue that is clear of obstructions such as chokes, horizontal sections or corners; any axial displacements should be at a maximum angle of 45° compared to the vertical axis, (better still if it is only 30°). These displacements should preferably be effected near the chimney top. The SMOKE CONNECTION between the fireplace and flue should be done with specific pipes and bends in rigid aluminised steel at least 2 mm thick, or in 1 mm thick stainless steel that facilitate installation and also guarantee functionality and resistance (Fig. 7). It is forbidden to use flexible metal or asbestos cement pipes. The CHIMNEY TOP shall be the WINDPROOF type with an inside cross section equivalent to that of the flue and with a smoke outlet passage section at least DOUBLE the internal one of the flue (Fig. 3). To avoid draught problems, each fireplace should have its own flue. If there is more than one flue on the roof the others should be situated at a distance of at least 2 metres and the fireplace’s chimney top should be at least 40 cm ABOVE the others (Fig. 4). If UNI 10683/98 – Chimney tops, distances and positioning FLAT ROOF Distance > 5 m Dist. 5 m Technical volume 0.50 m SLOPING ROOF Above the ridge cap Ridge cap axis H min. Roof slanting Distance between ridge cap and chimney Minimum height of chimney (measured at outlet) Less than 1.85 m Greater than 1.85 m 0.50 m above the ridge cap 1.00 m from roof installer installation ASSEMBLY DIAGRAM Fig. 7 SEAL EXTERNAL AIR INTAKE (BELOW FIREPLACE LEVEL) HEAT DISCHARGE GRILLE FLAME-RETARDANT COUNTER HOODAND BEARING STRUCTURE CERAMIC FIBRE OR ROCK WOOL CLADDING WITH A SHEET OF ALUMINIUM ON THE OUTSIDE. VDF INSPECTION GRILLE SCREEN THE PARTS IN WOOD WITH A FIRE-RETARDANT MATERIAL 20 mm MIN. 5 mm DISTANCE BETWEEN THE CLADDING AND THE HEATING FIREPLACE • To ensure correct installation, the smoke pipe between the fireplace and flue must be airtight, sealing all the joints. • If the fireplace is installed with a flue that has already been used with other fireplaces it should be cleaned thoroughly to avoid malfunctions and the danger of unburned parts deposited on the inside from catching fire. • On all Monoblocchi, on the outsides of the hearth and hood, apply 3 cm thick rock wool panels with aluminium sheet backing to thermally insulate the fireplace. • The UNI standards foresee the installation of a heat discharge grille as close as possible to the ceiling. 2.1 INSTALLING THE FIREPLACE 2.1.1 DRY ASSEMBLY TEST a) We suggest you pre-assemble the fireplace dry together with our marble cladding if used so as to see exactly how much room is taken up by the various components and the air intake passage, b) The front of the fireplace must coincide with the internal edge of the marble surface leaving a gap of 3-5 mm to allow free expansion of the Monoblocco. It is advisable to place a panel of rock wool in this gap and between all parts where the heating fireplace and cladding touch. c ) Choose the side for the plumbing – whether on the right or left – and then close the fittings that are not going to be used with sealing plugs (we do not supply them). d) Remove the heating fireplace and cladding so the masonry work can be done. e) Make the air intake hole on the external wall so that the cold combustion air comes in under the hearth (Fig. 11) (C). Note: Increase this section 20% for each metre that goes beyond the 40 cm of the wall. 2.1.2 FINAL ASSEMBLY a) Position the base taking into account that the hearth of marble cladding must be on the same level as the base. b) Plumb in the boiler as shown in the plumbing diagrams and comply with the current standards (M.D. 1st December 1975) See plumbing section. 2.1.3 CONNECTION TO THE FLUE Flue dimensions must correspond to those given in the table on the technical data sheet. We suggest using suitably thick metal pipes and curves for the smoke outlet fitting, to be installed between the fireplace and flue, without exceeding an inclination of 45° (Fig. 9). Once the fitting has been done, lag the metal smoke outlet pipes with rock wool or ceramic fibre. 2.1.4 SMOKE REGISTER The handle to manually adjust the smoke outlet register, given together with the connecting rod, is to be inserted in the counter hood, i.e., at the top part of the fireplace, cutting it to the right length so it is blocked between the smoke outlet butterfly valve and the adjustment handle. The handle’s housing must then be fixed to the counter hood (Fig.10) max 45° Insulation Stub pipe Bend H = 2D Smoke outlet adjustment butterfly valve 6 x 6 mm adjusting rod to cut to the right side Adjusting handle CLOSED OPEN 2.1.5 COUNTER HOOD We suggest using plasterboard to make the counter hood, because it is easy to work with and, most important of all, it will not overload the underlying structure of the fireplace with hollow tiles: a marble mantelpiece and timber beams CANNOT act at the bearing structure. Before the counter hood can be made, the control unit must be installed and the wiring done (see diagrams on page 10). 2.1.6 • • • PLUMBING Since this boiler works with solid fuel, TERMOPALEX must be installed following specific plumbing diagrams. The law (M.D. 1/12/1975) establishes that an EXPANSION TANK be used of the type OPEN to the atmosphere, that a safety valve be installed, supplied with the fireplace, within 50 cm from the boiler’s delivery pipe, as well as all the other sensors that are used to make the system safe and efficient. Termopalex BI 300 is designed with a storage tank boiler for the production of hot sanitary water. It is mounted vertically on the right of the fireplace but there are supports and fittings for mounting it on the left. 2.2.1 TYPICAL PLUMBING DIAGRAMS Different system diagrams can be used with the heating fireplace because it is so flexible. For this reason please refer to the heating/ plumbing system on pages 14 to 17 where you will find different examples of fireplace connection diagrams. The fireplace’s delivery pipe must first be connected to the boiler and from the boiler to the heating system. TERMOPALEX BS 300 (without boiler) must be connected to all the sensors and safety devices established by the MD 1/12/1975, except of course those relative to the boiler. NB: Before you start mounting the cladding the boiler and relative equipment must be TESTED, keeping in mind that the test leak pressure must not exceed the boiler’s maximum working pressure which is 3 bar. Figures 11-13 give a few FIREPLACE – BOILER – SYSTEM connection diagrams. We remind you that installation, plumbing, adjustment and start-up of the system are to be performed only by skilled personnel in compliance with the rules in this instruction manual and all the regulations in force. 1/2M sanitary water outlet safety pipe; Heating delivery pipe Safety valve Water gauge fitting Control panel probe holder pit (optional) Fitting for valve heat exhaust 1/2 M sanitary water inlet Temperature control pit 1¼ F fitting Heating return pipe boiler storage tank. Connection with the boiler Connection without the boiler ELECTRICAL CONNECTIONS 2.3.1 INSTALLING THE OPTIONAL CONTROL PANEL ACCESSORIES TERMOPALEX comes with a few accessories to facilitate its installation and also so that the plumber can do his job in compliance with current standards. a) Supplied with the fireplace V.S. = Safety Valve DN ½” (Fig. 11 page 8) These accessories are for installing on the heating fireplace’s delivery pipe using a DN 1¼” ÷ 1½” size T. Everything must be positioned so it can be inspected through the hatch which must be on the external fireplace cladding. Discharge of the V.S. must be connected outdoors with a pipe draining into the sewer. The V.S., calibrated at 2.7 bar, must be installed even if the heating The electrical panel must be installed near the heat generator. The probes of the operating, protection and control devices must be installed directly on the generator or, at most, on the delivery pipe at a distance of no more than 0.5 m from the generator and, in all cases, before any cutoff mechanism. 2.3.2 INSERTING THE BULBS (Fig. 15) a) Use a cross fitting (Q) DN 1¼”, as shown in the drawing, positioned on the hot water outlet. b) Insert the probe holder pit (P) and put the three bulbs in, i.e. the end part of the shutdown and minimum pump start thermostat and thermometer (see also Fig. 12). c ) The water gauge connection must be screwed down on to the relative check valve, to be put on the manifold. (I) 2.3.3 EXTERNAL WALL MOUNTING d) Open the cover with the key. e) Loosen the centre screw until the black base of the panel comes away. f ) Fix the base to the wall using the screws and Rawlplugs provided. g) The electrical cables can go in from the bottom or from the back. Break the diaphragms and then wire as shown on the wiring diagram on the label. The wires of the control, operating and protection devices must come out through one of the holes with breakable diaphragm. h) Before putting the panel back on the base make sure the wiring has been done properly. 2.3.4 RECESSED MOUNTING (Fig.18) i) Make a counter wall A on the back of the hood at a depth of 80 mm from the front. j) Follow the instructions given in points d) and e) . k) Fix base B to counter wall A. l) Make a 140 x 140 mm hole on the front wall C on which to mount the control panel. m) Position the bulbs and electrical wires using the prepared holes that simply need pushing through. 2.3.5 OPERATION (Fig.17) Control devices: • Thermometer 7 • Water gauge 6 Protection devices: acoustic alarm system • Buzzer 1 • Shutdown thermostat 2 • Luminous switch 3 The system triggers when the liquid temperature exceeds the limit value established by Collection R and tells the operator to interrupt the supply of fuel. If the alarm sounds for a long time it can become a nuisance: it can be turned off via the luminous switch. To restore the initial conditions, after having rearmed the shutdown thermostat, reactivate the switch. • ATTENTION: during normal operation check that the switch is illuminated (that there is electricity). Operating device: circulating system Adjustment thermostat 4 Operating pilot light 5 When the temperature of the fluid reaches the value set on the thermostat, the circulator is activated and the pilot light turns on. The moment the temperature of the fluid drops below the value considered, the adjustment thermostat opens the electrical circuit: pilot light off and the pump stopped. 2.3.6 WIRING DIAGRAM Wire, following the indications on the connection terminal board (Fig. 18) 2.3.7 TECHNICAL DATA Power: - 220 V ± 10% Protection level: IP 40 Min. - max. ambiente temperature: +2 ÷ 50° C Length of wires: 1.2 m Thermometer: 0 ÷ 120° C 17 GB exclusively by qualified personnel in compliance with the indications given in this handbook and with all the standards and laws in force. For thermal dimensioning consider that the global power available is about 21,900 kcal/h consequently for heatable surfaces measuring about 100 ÷ 140 m2 (for buildings whose construction characteristics conform to the laws regarding energy saving). There is also the possibility of a connection for the production of hot sanitary water. 2.2.2 2.3 SMOKE TEST Before final assembly however it would be advisable to carry out a smoke test by which we mean testing the fireplace with the door open. If everything works properly, the counter hood can be mounted permanently; Vice versa, if malfunctions are found, make certain that all the technical indications have been complied with. 2.2 fireplace is equipped with an open type expansion tank. In fact, its function is to avoid the boiler body from exceeding the test pressure should the fill-up pipe burst due to nighttimes freezing, or the safety pipes for the expansion tanks if they are installed under the roof and are not lagged and subject to temperatures below zero b) On request Control panel, (Fig. 14) this electrical equipment allows you to keep the termopalex under control and comprises the following devices: • Pump start thermostat • Water gauge • Thermometer • Alarm bell. You will find more information on the technical data sheet on page 18 Note: The control panel is an essential accessory for controlling correct operation of the termopalex; the Customer is not bound to use the control panel supplied by Palazzetti but he must see to installing and using a similar one. Luminous switch: 16A – 220V Adjustment thermostat: 0 ÷ 90° C Shutdown thermostat: 90° C (+ 0° C; - 5° C) Capacity of the adjustment thermostat contacts: 15 A - 220 V resistive load 2 A -220 V inductive load Capacity of the shutdown thermostat contacts: 15 A - 220 V resistive load 2 A - 220 V inductive load Buzzer: 220 V - 8 V A STEADY STATE We suggest a good live fire to start with. It will take one hour for the fire to get the system up to the steady state, loading the hearth with 10 Kg. of firewood during this time. 2.3.8 To open, pull the handle outwards, lifting it and then pulling the door towards you. Note: The pyroceram withstands high temperatures without any problems, however, it is fragile, therefore DO NOT KNOCK IT. TROUBLESHOOTING The luminous switch does not light: The circulator is not working although it has been enabled by the adjustment thermostat: • Make sure there is mains power; • Check connections to the terminal board. • Make sure the luminous switch is in the closed position. • Check connections to the control panel’s and circulator’s terminal boards. Fig. 17, Fig. 18 Bianco = White Blu = Blue Fase = Phase Neutro = Neutral Rosso = Red temperature of the water in circulation is between 70÷60° C instead of the usual 85÷75° C. 3.3 3.4 HOW TO USE THE DOOR (Fig. 21) TYPE OF FUEL The Monoblocco fireplace is to be fed preferably with well-seasoned beech or birch wood or with lignite briquettes. Each type of wood has different characteristics that also influence combustion yield. The declared nominal yield of the fireplace in kW is obtained by burning the right quantity of wood, making sure not to overload the combustion chamber. The table giving the calorific power of wood will help you make the right choice for your fireplace. Do not burn painted wood. With any wood you decide to burn always remember to break it so that it looses humidity: the higher its content in water, the more heat will be needed to light up. USE 3.5 3.1 LIGHTING THE FIRST TIME When lighting the fire the first few times it should be kept moderately low. • If there are any unpleasant smells or fumes they are caused by the evaporation or drying of some of the materials used. This phenomenon will last for several days but will gradually disappear. Note: the refractory plates covering the hearth could provoke water to leak when the fire is lit the first few times This is a natural phenomenon which will disappear after a few fires, with evaporation of the humidity contained inside the new refractory material. GB 3.2 LIGHTING AND RUNNING THE SYSTEM a) Taking it that the TERMOPALEX has been installed as we have recommended, before lighting the fire it is essential to check that the boiler is full of water. Now check, on the control panel, that the water gauge pointer (dial at the top right), is not on 0 (zero) but has moved upwards at least 2 to 3 notches, see drawing (Fig. 19). This means that there is water inside the system and you can light the heating fireplace. b) The above check must always be made: • Before lighting the fire; • At the beginning of each winter season; • After a long time that the fireplace has not been used; This will ensure that the TERMOPALEX is not lit if there is little or no water, which could cause the fireplace to become deformed or even break. c ) Note: If the pointer on the water gauge is on 0 (zero), do not light the fire, but look for the causes, such as: • leaks in the system • the water has not been topped up. If you have any doubts, call your usual plumber. d) If it is used together with another boiler, any gate valves or exclusion valves must NEVER prevent the flow of steam and boiling water to the expansion tank through the safety pipe. Therefore, before lighting the fire, make sure that all the valves are open on the circuit with the TERMOPALEX. e) Turn the red main switch on which is located on the CONTROL PANEL - it will light. Check that the pump thermostat (round knob at the top left) is set at a temperature of about 55°C. f ) Light the fire slowly in the TERMOPALEX, using small pieces of firewood and open the air inlet. g) Once the fire is burning well, you can load the heating fireplace with enough firewood for your system. Remember that to have a good yield, never overload with firewood and do not use pieces that are too big or not completely dry. h) When the temperature of the water has stabilised between 6070°C it means that the water in the system is at the set heating temperature so now less firewood will be needed to keep the TERMOPALEX at the conditions wanted. i) The circulation pump must be adjusted so that it will start when the water has reached 55-60°C so the thermostat must be set between 65÷75°C. In this way the deposits of tar and unburnt combustion products on the fireplace’s boiler are reduced considerably, obtaining greater efficiency and longer life. Note: In the initial phase, when you light the fireplace, the circulation pump will start and stop repeatedly. This is quite normal and will continue to do so until all the cold water in the system has been heated. j) IT IS NOT ADVISABLE to install room thermostats on the system that start or stop the circulation pump, adjusting the temperature in the rooms. For safety reasons the pump must ALWAYS work all the time the fire it alight, disposing of the heat produced inside the termopalex. If it is too hot in the rooms, reduce the fire, even until it goes out if wanted. k) When the heating fireplace is the only source of heat, that is, without a traditional boiler as a backup, the person planning the heating system should plan the radiators considering that the 18 CONTROLLING COMBUSTION (Fig. 20) Combustion is controlled by means of the external command at the bottom in the centre. • By moving the knob +LEFT combustion is quicker; • By moving the knob - RIGHT combustion is slower. 3.6 ASH BOX The ash box is big and easy to pull out. We suggest emptying it frequently to make it easy for combustion air to get into the hearth. 3.7 SMOKE OUTLET The monoblocco features a manually adjustable butterfly valve on the smoke outlet pipe (Fig.7 page 4). This valve lets you regulate the outlet of smoke as follows: • handle in the open position when lighting or loading • handle in the closed position in normal use conditions. Types of wood GROSS HEAT VALUE OF FIREWOOD WITHOUT HUMIDITY (KCAL/H X KG) Poplar Oak Beech Fir* Bay Oak Birch * Use of pinewood (pine, fir) is not recommended: as it contains high quantities of resin substances that quickly clog the flue MAINTENANCE 4.1 CLEANING THE GLASS (Fig. 22) To clean the inside of the glass you have to open the door by turning the handle clockwise and then pulling the door towards you. • Clean the glass as follows: use either a cloth or some newspaper that must be moistened, rolled into a ball and dipped in the ashes; rub the glass until it is completely clean. • This should not be done if the fireplace is in use. 4.2 GENERAL MAINTENANCE The termopalex should be cleaned frequently and thoroughly if it is going to be efficient during the winter: • Every day throw the ashes away that have collected in the box so as to let the primary combustion air flow freely. • Every week it is essential to clean the tube nests. To make this job easier we suggest burning thin, dry pieces of firewood that will give a bigger flame, which will help, remove the deposits that have formed on the pipe surface. By doing this you will avoid the gradual clogging of the smoke passage and also ensure better efficiency of the heating fireplace. • At the end of the winter season: we recommend a thorough clean using a metal brush or scraper on the smooth surfaces of the termopalex to remove all residual carbon deposits resulting from combustion. • Cleaning the flue This should be done at least twice a year, at the start and end of the winter season and any time it is necessary. Damp wood that has not been left to dry for at least 6 months, besides burning probably without giving off any heat, will cause a great deal of condensate to collect on the inside of the flue which, together with the unburnt particles contained in the smoke, form incrustations and deposits of soot which will call for more cleaning and maintenance. PLUMBING DIAGRAMS TRADITIONAL BOILER LEGEND OPEN TANK AND CLOSED TANK SYSTEM GRADUATED THERMOMETER UP TO 120° Gauge holder cock RADIAL GAUGE, 0-4 BAR SCALE HEATING FIREPLACE WITH/WITHOUT PRODUCTION OF SANITARY HOT WATER (BI300) IN PARALLEL WITH A GAS BOILER Manually resettable shutdown pressure switch I.S.P.E.S.L. APPROVED ADJUSTMENT THERMOSTAT I.S.P.E.S.L. APPROVED MANUALLY RESETTABLE SHUTDOWN THERMOSTAT I.S.P.E.S.L. approved thermostat On-off valve Ball valve Calibration valve Heat exhaust valve Check valve Circulator I.S.P.E.S.L approved safety valve calibrated at 2.7 bar Thermostatic mixer Automatic air breather device with cock Closed expansion tank Open expansion tank acoustic alarm device; Breather pipe OPEN EXPANSION TANK SIZING TANK CAPACITY SYSTEM CAPACITY 30 litres OPEN TANK SYSTEMS (CHAPTER R.3.A. OF THE M.D. 01.12.1979) THE EXPANSION TANK MUST COMPRISE A COVERED CONTAINER, SITUATED ABOVE THE HIGHEST POINT REACHED BY THE WATER CIRCULATING INSIDE THE SYSTEM, FITTED WITH A BREATHER PIPE THAT COMMUNICATES WITH THE ATMOSPHERE, ITS SECTION MUST BE NO LESS THAN THAT OF THE SAFETY PIPE AND IT MUST BE IMPOSSIBLE TO CLOSE. THE SAFETY PIPES AND THE OVERFLOW PIPES MUST BE PROTECTED AGAINST FREEZING. THE HEAT GENERATORS, WITH A CAPACITY HIGHER THAN 35 KW AND FED WITH NON-ATOMISED SOLID FUEL, CAN ONLY BE INSTALLED IN OPEN EXPANSION TANK TYPE SYSTEMS. TECHNICAL FEATURES From Palazzetti’s constant technological research work, a new heat generator has been created, an updated version of the proven Termopalex Monoblocco. A true heating machine, model BI 300 with the production of sanitary water and model BS 300 without boiler, that is able to heat the radiators all through the home and, thanks to the storage tank boiler (a standard feature only on the BI 300 model), supply hot sanitary water for all the family. It can work as the only heating source or it can be combined with an existing system. Fireplace model: Monoblocco Termopalex Kcal/h kW Total Thermal power (yield) * Direct thermal power (to fluid) Water content (L) Max. running pressure (bar) Exchange surface (m2) Smoke outlet (cm) External air intake. Weight (Kg.) Solid fuel Construction material Firewood box steel 3 mm Production of sanitary water (BI 300) with vitrified boiler with internal coil Water content (L) Height Flue section 650 cm and over 450 ÷ 650 cm 350 ÷ 450 cm * Power obtained with an average consumption of 8 Kg/h of firewood M = heating system delivery pipe R = heating system return pipe S = discharge I = sanitary system inlet U = hot sanitary water outlet MAXIMUM SIZE OF THE SAFETY PIPE (CHAPTER R.2.A. OF THE M.D. 01.12.1975) INSIDE DIAMETER OF THE SAFETY PIPE MAXIMUM LENGTH OF THE SAFETY PIPE I=20 mm (3/4”) 40 m NB: THE INSIDE DIAMETER OF THE SAFETY PIPE MUST BE AT LEAST 20 mm, IT MUST HAVE NO REVERSE GRADIENTS EXCEPT FOR THE SECTION THAT COMES THROUGH INTO THE TOP OF THE EXPANSION TANK, ITS RADIUS OF CURVATURE MUST BE NO LESS THAN 1.5 TIMES THE INSIDE DIAMETER OF THE PIPE AND IT MUST HAVE NO TOTAL OR PARTIAL CUT-OFF DEVICES PLUMBING DIAGRAMS OPEN TANK SYSTEM GB HEATING FIREPLACE WITH/WITHOUT PRODUCTION OF SANITARY HOT WATER (BI300) CONNECTION WITH BOILER CONNECTION WITHOUT BOILER STORAGE TANK BOILER MANIFOLD Insulator made to standard, L. 10/91 SEE DETAIL No. 1 HEATING FIREPLACE WITH/WITHOUT PRODUCTION OF SANITARY HOT WATER (BI300) IN PARALLEL WITH A 19 D ALLGEMEINE HINWEISE Sehr geehrter Kunde, zuallererst möchten wir Ihnen für den uns gewährten Vorzug bedanken, den Sie uns durch den Kauf des Kaminofens mit Wärmerückgewinnung Mod. BI300 mit eingebautem Boiler zur Warmwasseraufbereitung oder des Kaminofens Mod. BS300 in der Version ohne Warmwassererzeugung erwiesen haben. Damit Sie Ihren neuen Kaminofen so gut wie möglich benutzen können, bitten wir Sie, die in dieser Bedienungs- und Wartungsanleitung enthaltenen Angaben genau zu befolgen. Zeigen Sie auch Ihrem Fachmann diese Anweisungen, damit er die technischen Anleitungen für eine einwandfreie Installation befolgen kann. Die Kaminöfen der Serie TERMOPALEX dürfen ausschließlich von qualifizierten Firmen installiert werden. Dies gilt sowohl für den Stahlkessel, als auch für die Wasser- und Stromanschlüsse, den Anschluss an den Rauchfang und alle für einen einwandfreien Betrieb nötigen Arbeiten. (Dekret des Präsidenten der Republik 24-7-1996, Nr. 459 Art. 2 Komma 6) 1.1 VERPACKUNG Das Gerät wird in einem einzigen, für den Transport in Schrumpffolie verpackten Frachtstück geliefert. In der Feuerstelle befinden sich: 1 1 Sicherheitsventil DN ½ ” 1 Griff zur manuellen Einstellung des Rauchreglerventils einschließlich Achse Optionen Die Kontrollblende wird nur bei ausdrücklicher Bestellung und separat verpackt geliefert; in der Packung finden Sie: 1 1 elektrische Schalttafel, 1 1 Sondenträger, 1 1 Anschluss für Wasserstandsanzeige, 1.2 sowie an allen Anschluss-Stellen zwischen Kamin und Verkleidung sollte eine Dichtung aus Steinwolle eingesetzt werden. Festlegen, ob der Wasseranschluss rechts oder links durchgeführt werden soll, danach die nicht verwendeten Anschlüsse mit dichten Stopfen (werden nicht mitgeliefert) verschließen. d) Den Kamin und die Verkleidung entfernen und die nötigen Mauerarbeiten durchführen. e) Die Lüftungsöffnung an der Außenmauer anlegen, sodass die kalte Verbrennungsluft unter der Feuerstelle eintritt (Abb. 11) (C). HINWEIS: Den Querschnitt dieser Öffnung für jeden weiteren Meter über die 40 cm der Mauer hinaus um 20% erhöhen. c) TYPENSCHILD UND KONTROLLE (Abb. 1) Das Typenschild befindet sich an der rechten Kesselseite und beinhaltet die Leistungsdaten des Heizkamins. Modell Seriennummer Brennstoff Gesamtwärmeleistung Nutzwärme Max. Wasser-Betriebsdruck Boilerinhalt Warmwasser* Autonomie Holz 22000 kcal/h - 10.5 kW 30 L (BI300)* 2h ACHTUNG: DAS SICHERHEITSVENTIL UND DAS ABLASSROHR LAUT DEN GÜLTIGEN GESETZESVORSCHRIFTEN INSTALLIEREN Installation 2.1.2 2.1.3 D Abb. 7 VERSIEGELN LUFTZUFUHR VON AUSSEN (UNTER DER FEUERSTELLE) GITTER FÜR WARMLUFTABFLUSS GEGENABZUGSHAUBE UND FEUERFESTE, TRAGENDE STRUKTUR VERKLEIDUNG AUS KERAMIKFASER ODER STEINWOLLE MIT ALUMINIUM-UMMANTELUNG VDF-INSPEKTIONSGITTER DIE HOLZTEILE MIT FEUERFESTEM MATERIAL VERKLEIDEN 20 mm MIN.-ABSTAND ZWISCHEN VERKLEIDUNG UND HEIZKAMIN 5 mm • Für eine korrekte Installation der Rauchleitung zwischen Kamin und Rauchfang müssen alle Anschlüsse dicht versiegelt werden. • Sollte der Ofen an einen bereits verwendeten Rauchfang angeschlossen werden, ist dieser gründlich zu reinigen, um Betriebsstörungen und Brandgefahr zu vermeiden, die aufgrund der an den Innenflächen des Rauchfangs abgelagerten unverbrannten Rückstände entstehen können. • Alle Monoblocchi müssen an den äußeren Seitenwänden der Feuerstelle und der Abzugshaube mit 3 cm starken Steinwollplatten auf Aluminium wärmeisoliert werden. • Die UNI-Normen sehen die Installation eines Gitters für den Warmluftabfluss so nahe wie möglich an der Zimmerdecke vor. 2.1 INSTALLATION DES KAMINS 2.1.1 TROCKEN-AUFSTELLUNG ZUR PROBE a) Es ist empfehlenswert, den Heizkamin zur Probe eventuell gemeinsam mit unserer Marmorverkleidung trocken aufzustellen, um die Maße der verschiedenen Bestandteile bzw. die Lüftungsöffnungen einwandfrei festlegen zu können. b) Insbesondere muss die Front des Heizkamins mit der Innenkante der Marmorplatte übereinstimmen, wobei ein Spalt von 3-5 mm zur normalen Dehnung des Monoblocco freizulassen ist. In diesen Spalt 20 VERBINDUNG MIT DEM RAUCHFANG Die Maße des Rauchfangs müssen den Angaben der Tabelle im technischen Merkblatt entsprechen. Es ist empfehlenswert, den Anschluss für den Rauchausgang zwischen Kamin und Rauchfang mit entsprechend starken Metallkrümmungen und -rohren durchzuführen und dabei eine Neigung von 45° nicht zu überschreiten (Abb. 9). Nach dem Anschluss die Metallrohre des Rauchausgangs mit Steinwolle oder Fiberfrax isolieren. 2.1.4 RAUCHKLAPPE Der MANUELLE Steuergriff der Rauchklappe wird gemeinsam mit der Anschluss-Stange geliefert und muss an der Gegenhaube, d.h. am oberen Kaminteil eingesetzt werden. Die Stange aufs richtige Maß zuschneiden, sodass sie zwischen die Klappe des Rauchausgangs und den Reglergriff passt. Der Griff muss danach an der Gegenhaube fixiert werden (Abb.10) max. 45° Isolierung Rohrstück Krümmung H = 2D Rauchreglerklappe Reglerstange 6 x 6 mm auf Maß zuschneiden Steuergriff GESCHLOSSEN OFFEN 2.1.5 GEGENHAUBE Die Gegenhaube sollte mit Gipskartonplatten gebaut werden, da diese leicht zu verarbeiten sind und dadurch vor allem die Struktur des Heizkamins nicht mit Hourdisteinen belastet wird: der Architrav aus Marmor und der Holzbalken dürfen NICHT als tragende Struktur fungieren. Vor der Ausführung der Gegenhaube die Steuereinheit installieren und die Stromkabel anschließen (siehe Schema auf Seite 10). 2.1.6 • MONTAGEANLEITUNGEN DEFINITIVE MONTAGE a) Die Basis aufstellen und dabei beachten, dass die Feuerstelle der Marmorverkleidung auf der gleichen Höhe der Basis sein muss. b) Die Wasseranschlüsse an den Kessel laut den Plänen und unter Beachtung der gültigen Normen (Ministerialdekret vom 1. Dezember 1975) durchführen. Siehe Abschnitt Wasseranschluss. • • RAUCHTEST Vor der definitiven Montage sollte ein Rauchtest durchgeführt, d.h. der Kamin bei offener Tür getestet werden. Bei einwandfreiem Betrieb kann die Gegenhaube definitiv installiert werden; Sollten hingegen Betriebsstörungen auftreten, sicherstellen, ob auch alle technischen Anweisungen eingehalten wurden. 2.2 WASSERANSCHLÜSSE Da es sich beim TERMOPALEX um einen mit festem Brennstoff betriebenen Heizkessel handelt, muss er laut bestimmten Schemen installiert werden. Die Gesetzesnormen (Ministerialdekret vom 1/12/ 1975) schreiben die Anwendung eines OFFENEN AUSDEHNUNGSGEFÄSSES, die Installation des mitgelieferten Sicherheitsventils binnen 50 cm Abstand vom Kesselvorlauf und alle anderen Sensoren vor, die zur Sicherheit und Leistungsfähigkeit der Anlage beitragen. Der Termopalex BI 300 ist mit einem Boiler zur Warmwassererzeugung ausgestattet; dieser Boiler wird senkrecht an der rechten Kaminseite montiert. Es stehen jedoch die Halter und Anschlüsse für eine Montage an der linken Seite zur Verfügung. 2.2.1 BEISPIELS-WASSERSCHEMEN Der Heizkamin eignet sich durch seine Vielseitigkeit für verschiedene Anlagenschemen. Aus diesem Grund verweisen wir den Heizungstechniker auf die Seiten 14-17, wo verschiedene Anschlussschemen für den Heizkamin beispielhaft angeführt sind. Der Vorlauf des Heizkamins muss zuerst am Boiler und danach an der Heizanlage angeschlossen werden. Der TERMOPALEX BS 300 (ohne Boiler) muss mit allen Sensoren und Sicherheitsvorrichtungen laut Ministerialdekret vom 1/12/1975, ausgenommen jene des Boilers, installiert werden. BITTE BEACHTEN: Vor der Montage der Verkleidung unbedingt einen WASSERTEST am Heizkessel und den angeschlossenen Einheiten durchführen. Dabei ist zu beachten, dass der Testdruck den maximalen Kessel-Betriebsdruck, d.h. 3 bar nicht überschreiten darf. In den Abbildungen 11-13 sehen Sie einige Anschlussschemen KAMINBOILER-ANLAGE. Wir erinnern nochmals daran, dass die Installation, die WasserAnschlüsse, die Einstellung und Inbetriebsetzung der Anlage ausschließlich von qualifiziertem Fachpersonal und unter Beachtung der in diesem Handbuch angeführten Beschreibungen sowie sämtlicher geltenden Normen durchzuführen ist. Ausgang Brauch-Warmwasser 1/2IG Sicherheitsrohr Vorlauf Heizung Sicherheitsventil Anschluss Wasserstandsanzeige Sondenschacht Steuerblende Ventilanschluss Thermisches Ablassventil Zufuhr Brauchwasser 1/2 AG Temperaturkontrollschacht Anschluss 1¼ IG Rücklauf Heizung Boiler Anschluss mit Boiler Anschluss ohne Boiler Für die thermische Dimensionierung ist zu beachten, dass die gesamt verfügbare Leistung ca. 21.900 kcal/h beträgt, was einer beheizbaren Oberfläche von ca. 100-140 m2 entspricht (für Gebäude, die gemäß den Energiespargesetzen gebaut wurde). Außerdem ist ein Anschluss für die Erzeugung von Brauch-Warmwasser möglich. 2.2.2 ZUBEHÖR Der TERMOPALEX wird mit einigen Zusatzteilen geliefert, sodass die Installation erleichtert wird und der Installateur die Montage gemäß den gültigen Gesetzen vornimmt. a) Im Lieferumfang V.S. = Sicherheitsventil DN ½ ” (Abb. 11, Seite 8) Diese Zubehörteile werden am Vorlauf des Heizkamins installiert. Dafür einen T-Anschluss DN 1”1/4 - 1”1/2 verwenden und alle Teile so anordnen, dass sie über eine an der Kaminverkleidung vorzusehende Klappe geprüft werden können. Der Abfluss des Sicherheitsventils muss außerhalb an einen Kanalabfluss angeschlossen werden. Das Sicherheitsventil ist auf 2,7 bar eingestellt und muss auch dann installiert werden, wenn der Heizkamin mit einem offenen Ausdehnungsgefäß ausgestattet ist. Das Ventil verhindert bei Zufrieren der Zulaufleitungen bzw. der am Dachstuhl, nicht isoliert verlegten, d.h. niedrigen Temperaturen ausgesetzten Sicherheitsleitungen für Ausdehnungsgefäße, dass im Kesselkörper der Prüfdruck überschritten wird. b) Auf Anfrage Steuerblende, (Abb. 14) diese elektrische Einheit ermöglich die korrekte Steuerung des Termopalex und besteht aus folgenden Instrumenten: • Thermostat Pumpeninbetriebnahme • Wasserstandsanzeige • Thermometer • Akustisches Signal. Weitere Informationen entnehmen Sie bitte dem technischen Merkblatt auf Seite 18 HINWEIS: Die Kontrollblende ist ein unabkömmliches Zubehörteil zur Überwachung des einwandfreien Betriebs des Termopalex; es ist für den Kunden nicht verbindlich, die Steuerblende von Palazzetti zu verwenden, er muss aber eine gleichartige Vorrichtung installieren. 2.3 STROMANSCHLÜSSE 2.3.1 INSTALLATION DER KONTROLLBLENDE (OPTION) Die elektrische Schalttafel muss in der Nähe des Wärmegenerators installiert werden. Die Sonden der Betriebs-, Schutz und Kontrollvorrichtungen müssen direkt am Generator oder maximal am Vorlaufrohr binnen 0.5 m ab dem Generator und auf jeden Fall vor jeglicher Sperrvorrichtung installiert werden. 2.3.2 EINSATZ DER THERMOMETERKUGELN (Abb. 15) a) Ein Verbindungsstück in Kreuzform (Q) DN 1”1/4 laut Abbildung am Warmwasserausgang verwenden. b) Den Sondenschacht (P) einsetzen und die drei Thermometerkugeln, d.h. das Endstück des Begrenzungsthermostats, der Mindesttemperatur für den Pumpenstart und des Thermometers einsetzen (siehe Abb. 12). c ) Der Anschluss der Wasserstandsanzeige muss am dementsprechenden Rückschlagventil an der Sammelleitung (I) festgeschraubt werden. 2.3.3 ÜBERPUTZMONTAGE d) Den Deckel mithilfe des Schlüssels öffnen. e) Die mittlere Schraube soweit lockern, bis sich die schwarze Basis der Bedienblende loslöst. f ) Die Basis mit den mitgelieferten Schrauben und Dübeln an der Wand befestigen. g) Die Stromkabel können von unten oder hinten durchgeführt werden. Die Blenden einschlagen und die Stromanschlüsse laut Schema des Klebeschilds durchführen. Die Kapillarrohre der Kontroll-, Betriebs- und Schutzvorrichtungen aus einer der Öffnungen (Blende einschlagen) herausleiten. h) Bevor die Bedienblende an der Basis eingesetzt wird, alle Anschlüsse auf ihre Genauigkeit prüfen. 2.3.4 UNTERPUTZMONTAGE (Abb. 16) i) An der Rückseite der Abzugshaube, bei 80 mm Tiefe bezüglich der Front eine Gegenmauer A anordnen. j) Die Schritte laut d) und e) durchführen. k) Die Basis B an der Gegenwand A fixieren. l) An der Vorderwand C eine 140x140 mm große Öffnung für den Einsatz der Bedienblende aussparen. m) Die Thermometerkugeln und elektrischen Drähte durch die perforierten Öffnungen führen. 2.3.5 BETRIEBSWEISE (Abb.14) Kontrollvorrichtungen: • Thermometer 7 • Wasserstandsanzeige 6 Schutzvorrichtungen: akustischer Alarm • Summer 1 • Begrenzungsthermostat 2 • Leuchtschalter 3 Der Alarm schreitet dann ein, wenn die Temperatur der Flüssigkeit den eingestellten Wert R überschreitet und weist den Bediener darauf hin, keinen Brennstoff mehr zuzuführen. Ein längeres Ertönen des Warnsignals könnte unangenehm sein: der Summer kann über den Leuchtschalter ausgeschaltet werden. Um nach der Rückstellung des Begrenzungsthermometers die ursprünglichen Bedingungen wieder herzustellen, diesen Schalter wieder einschalten. • ACHTUNG: während des normalen Betriebs sicherstellen, dass der Schaltet leuchtet (d.h. dass Strom vorhanden ist). Betriebsvorrichtung: Umwälzpumpe Temperaturregler 4 Kontrollleuchte 5 Erreicht die Temperatur der Flüssigkeit den am Temperaturregler eingestellten Wert, schaltet sich die Umwälzpumpe und die Kontrollleuchte ein. In dem Moment, in dem die Temperatur der Flüssigkeit unter den eingestellten Wert sinkt, öffnet der Temperaturregler den Stromkreis: Kontrollleuchte aus und Pumpe steht still. 2.3.6 ELEKTRISCHER SCHALTPLAN Die Anschlüsse laut Anweisungen an der Klemmleiste vornehmen (Abb. 18) 2.3.7 TECHNISCHE DATEN Versorgung: - 220 V ± 10% Schutzgrad: IP 40 Raumtemperatur min. - max.: + 2 - 50°C Länge Kapillaren: 1.2 m Thermometer: 0-120°C Leuchtschalter: 16A – 220V Temperaturregler: 0 - 90°C Begrenzungsthermostat: 90°C (+ 0°C; - 5°C) Strombelastbarkeit der Kontakte des Temperaturreglers: 15 A - 220 V Widerstandsbelastung 2 A -220 V Widerstandsbelastung Strombelastbarkeit der Kontakte des Begrenzungsthermostats: 15 A - 220 V Widerstandsbelastung 2 A - 220 V Widerstandsbelastung Summer: 220 V - 8 V A 2.3.8 LÖSUNG VERSCHIEDENER PROBLEME Der Leuchtschalter leuchtet nicht auf: Trotz Freischaltung durch den Temperaturregler funktioniert die Umwälzpumpe nicht: • Sich versichern, dass Strom zugeführt wird; • Die Anschlüsse an der Klemmleiste prüfen. • Sicherstellen, dass der Leuchtschalter nicht ausgeschaltet ist. • Die Anschlüsse der Bedienblende und der Umwälzpumpe an der Klemmleiste prüfen. Weiß Blau Phase Neutral Rot Neutral GEBRAUCH 3.1 ERSTE ZÜNDUNGEN Die ersten Zündungen sollten bei mäßiger Flamme erfolgen. • Das eventuelle Entstehen von schlechten Gerüchen oder die Bildung von Rauch werden durch das Verdampfen bzw. Trocknen einiger verwendeter Materialien verursacht. Dieser Zustand dauert einige Tage lang und hört dann mit der Zeit ganz auf. Hinweis: die Schamotteplatten der Verkleidung der Feuerstelle könnten bei den ersten Zündungen Wasser auslassen. Dieses Verhalten ist normal und vergeht durch das Ausdampfen der in der neuen Schamotte vorhandenen Feuchtigkeit. 3.2 ZÜNDEN UND ANLAGENSTEUERUNG a) Davon ausgehend, dass der TERMOPALEX laut unseren Anweisungen installiert wurde, muss vor dem Anzünden unbedingt sichergestellt werden, dass der Heizkessel mit Wasser vollgefüllt ist. Danach an der Bedienblende sicherstellen, dass der Zeiger der Wasserstandsanzeige (oberes, rechtes Feld) nicht auf 0 (Null), sondern um mindestens 2-3 Kerben nach oben zeigt (siehe Abb. 19); das bedeutet, dass genügend Wasser in der Anlage vorhanden ist und das Feuer im Kamin gezündet werden kann. D 21 b) Die oben genannte Kontrolle muss obligatorisch ausgeführt werden: • Vor dem Anzünden des Feuers; • Bei Beginn jeder Wintersaison; • Nach einem längeren Anlagenstillstand; Auf diese Weise vermeidet man eine Inbetriebnahme des TERMOPALEX bei fehlendem oder mangelndem Wasser, was zu Deformierungen oder Beschädigung des Heizkamins führen würde. c ) HINWEIS: Zeigt der Zeiger der Wasserstandsanzeige auf 0 (Null), kein Feuer anzünden, sondern die eventuellen Ursachen ausfindig machen: • Leckstellen in der Anlage • Fehlende Wasserzuguhr. Wenden Sie sich im Zweifelsfall an Ihren Installateur. d) Bei Kombination mit einem anderen Heizkessel dürfen eventuelle Sperrschieber oder -ventile NIE den Dampf- bzw. Wasserfluss zum Ausdehnungsgefäß über die Sicherheitsleitung unterbinden. Vor dem Zünden des Feuers also immer sicherstellen, dass im Kreislauf des TERMOPALEX alle Sperrschieber offen sind. e) Den roten Hauptschalter der BEDIENBLENDE einschalten. Der Schalter leuchte auf. Sicherstellen, dass der Pumpenthermostat (Drehschalter links oben) auf ca. 55°C eingestellt ist. f ) Das Feuer im TERMOPALEX nur langsam unter Verwendung kleiner Holzstücke anzünden und die Luftzufuhr öffnen. g) Nachdem das Feuer gut brennt, den Kamin mit der für die Anlage nötigen Holzmenge beschicken. Für eine einwandfreie Leistung darf nie zu viel Holz geladen werden, des weiteren dürfen keine zu großen Holzscheite bzw. noch feuchtes Holz verwendet werden. h) Sobald sich die Wassertemperatur auf 60-70°C stabilisiert, heißt das, dass das Wasser auf Betriebsregime gebracht wurde. Nun kann etwas weniger Holz in den TERMOPALEX nachgelegt werden, um die gewünschten Bedingungen beizubehalten. i) Die Umwälzpumpe muss so eingestellt werden, dass sie dann startet, wenn das Wasser 55-60°C erreicht. Dafür ist der Thermostat auf 65-75°C einzustellen. Auf diese Weise werden die Verkrustungen durch Teer und unverbrannte Stoffe am Kessel des Kamins beachtlich verringert und bessere Leistungen und Langlebigkeit erzielt. HINWEIS: In der Anfangsphase - beim Zünden - startet und stoppt die Umwälzpumpe wiederholt. Dieses Verhalten ist als normal anzusehen und dauert so lange an, bis sich das gesamte Wasser in der Anlage erhitzt hat. j) ES IST DAVON ABZURATEN, in der Heizanlage Raumthermostate vorzusehen, die die Umwälzpumpe zur Raumtemperaturregelung anlassen bzw. anhalten. Aus Sicherheitsgründen muss die Pumpe solange das Feuer im Kamin brennt IMMER funktionieren, um die vom Termopalex erzeugte Hitze abzubauen. Sollte die Raumtemperatur zu hoch sein, einfache weniger Holz nachlegen oder das Feuer erlöschen lassen. k) Sollte der Heizkamin die einzige Wärmequelle, d.h. kein traditioneller Heizkessel zur Unterstützung vorhanden sein, hat der Anlagenplaner bei der Auslegung der Heizkörper zu beachten, dass die Wassertemperatur bei 70-60°C (anstatt der üblichen 85-75°C) liegt. ERREICHEN DES BETRIEBSREGIMES Zu Beginn ist es empfehlenswert, das Feuer recht lebendig zu halten. Das Betriebsregime wird auf jeden Fall erst erreicht, nachdem das Feuer eine Stunde lang brennt und in dieser Zeit 10 kg Holz nachgelegt werden. 3.3 HANDHABUNG DER TÜR (Abb. 21) Zum Öffnen den Griff nach außen ziehen und anheben - dabei die Tür zu sich hin ziehen. HINWEIS: Das Keramikglas ist auch bei hohen Temperaturen äußerst hitzebeständig, in seiner Struktur allerdings zerbrechlich; es darf also KEINEN STÖSSEN AUSGESETZT WERDEN. D 3.4 BRENNSTOFFE Die Monoblocchi sollten vorzugsweise mit gut getrocknetem Buchenbzw. Birkenholz oder aber mit Braunkohlebriketts betrieben werden. Jedes Holz weist individuelle Eigenschaften auf, d.h. jede Holzart wirkt sich unterschiedlich auf die Brennleistung aus. Die erklärte Nennleistung in kW des Ofens erhält man durch Verbrennen einer korrekten Menge Holz, d.h. ohne die Brennkammer zu überfüllen. Die nachstehend angeführte Tabelle bzgl. der Heizleistung der verschiedenen Hölzer stellt eine Richtlinie dar, mit deren Hilfe Sie eine korrekte Wahl treffen und die maximale Leistung Ihres Ofens erhalten können. Kein lackiertes Holz verbrennen. Welches Holz Sie auch immer verwenden möchten: spalten Sie es, damit ihm die Feuchtigkeit entzogen wird, denn je feuchter das Holz ist, umso mehr Hitze braucht man, um es zu entzünden. 3.5 VERBRENNUNGSKONTROLLE (Abb. 20) Die Kontrolle erfolgt von außen, über den rechten unteren Knauf. • Schiebt man diesen Knauf nach + LINKS, erhält man eine schnellere Verbrennung; • Schiebt man diesen Hebel nach - RECHTS, erhält man eine langsamere Verbrennung 3.6 ASCHENLADE Die Aschenlade hat ein beachtliches Fassungsvermögen und kann einfach herausgezogen werden. Um die Zufuhr der Verbrennungsluft zur Feuerstelle zu gewährleisten, sollte die Aschenlade häufig entleert werden. 3.7 RAUCHAUSGANG Der Monoblocco ist am Rauchausgangsrohr mit einer Rauchklappe mit 22 manueller Regelung ausgestattet (Abb. 7, Seite 4). Diese Vorrichtung ermöglicht die Einstellung wie folgt: • Griff auf Position offen beim Zünden oder Holznachlegen • Griff auf Position geschlossen während des normalen Betriebs. Bediener Min. Holzarten Heizwert von trockenem Holz (kcal/h pro kg). Pappel Eiche Buche Fichte* Sommereiche Birke * Von der Verwendung von Nadelbaumholz (Kiefer, Fichte) wird abgeraten: Diese Holzarten enthalten große Mengen an harzhaltigen Substanzen, die den Rauchfang in kurzer Zeit verstopfen. 4.1 REINIGUNG DER GLASSCHEIBE (Abb. 22) Zur Reinigung der Glasscheibe innen die Tür öffnen. Dazu den Griff im Uhrzeigersinn drehen und dann zu sich ziehen. Die Glasscheibe wie folgt reinigen: mit einem Lappen oder zusammengeballtem, befeuchtetem und in Asche gewälztem Zeitungspapier solange reiben, bis es ganz sauber ist. Die Glasscheibe nicht während des Betriebs des Kamins reinigen. 4.2 ALLGEMEINE WARTUNG Der Termopalex muss während der Wintersaison häufig und gründlich gereinigt werden, um immer eine optimale Leistung zu gewähren: • Die Aschenlade täglich entleeren, um die Zufuhr der Primärlift zu gewährleisten. • Die Röhrenbündel wöchentlich reinigen. Um diese Reinigung zu vereinfachen, ist es empfehlenswert, dünne, gut getrocknete Holzspäne zu verbrennen. Durch die somit entstehende größere Flamme können die Verkrustungen einfacher von den Rohrleitungen entfernt werden. Dadurch umgeht man eine schrittweise Verstopfung des Rauchdurchgangs und erzielt bessere Heizleistungen. • Nach der Wintersaison: ist eine gründliche Reinigung empfehlenswert. Dazu die glatten Oberflächen des Termopalex mit einer Metallbürste reinigen oder mit einem geeigneten Werkzeug abschaben, um alle Russablagerungen der Verbrennung zu entfernen. • Reinigung des Rauchfangs: Die Reinigung ist mindestens zweimal im Jahr, jeweils vor und während der Wintersaison, oder bei Bedarf durchzuführen. Feuchtes, nicht mindestens 6 Monate lang getrocknetes Holz brennt zwar, ohne dabei Wärme zu erzeugen, bildet aber starken Wasserdampf, der im Rauchfang kondensiert. Dieser Dampf bildet dann gemeinsam mit den unverbrannten Teilen des Rauchs Verkrustungen und Russablagerungen, wodurch die Reinigung und Instandhaltung häufiger nötig ist. HYDRAULIKPLÄNE LEGENDE BIS 120°C GRADUIERTES THERMOMETER Manometerhalter-Hahn RUND-MANOMETER SKALA 0-4 BAR Druckbegrenzer mit manueller Rückstellung GEPRÜFTER TEMPERATURREGLER I.S.P.E.S.L. BEGRENZUNGSTHERMOSTAT MIT MANUELLER RÜCKSTELLUNG, GEPRÜFT LAUT I.S.P.E.S.L. Geprüfter Temperaturregler I.S.P.E.S.L. Absperrventil Kugelventil Reizventil Thermisches Ablassventil Rückhaltventil Umwälzpumpe Sicherheitsventil geprüft laut I.S.P.E.S.L. auf 2,7 Bar geeicht Thermostatmischer Automatisches Entlüftungsventil mit Hahn Geschlossenes Ausdehnungsgefäß Offenes Ausdehnungsgefäß Akustisches Warnsignal Ablassrohr DIMENSIONIERUNG DES OFFENENAUSDEHNUNGSGEFÄSSES FASSUNGSVERMÖGEN GEFÄSS FASSUNGSVERMÖGEN ANLAGE 30 Liter ANLAGEN MIT OFFENEM GEFÄSS (KAPITEL R.3.A. DES MINISTERIALDEKRETS VOM 01.12.1979) DAS AUSDEHNUNGSGEFÄSS MUSS AUS EINEM GESCHLOSSENEN GEFÄSS BESTEHEN, DAS ÜBER DEM HÖCHSTEN PUNKT DES IN DER ANLAGE ZIRKULIERENDEN WASSERS ANGEBRACHT WIRD. DIE ANLAGE WIRD MIT EINEM OFFENEN, NICHT SPERRBAREN ABFLUSSROHR AUSGESTATTET, DESSEN QUERSCHNITT NICHT GERINGER ALS DER DES SICHERHEITSROHRS SEIN DARF. DIE AUSDEHNUNGSGEFÄSSE, DIE SICHERHEITSLEITUNGEN UND DIE ÜBERLAUFROHRE MÜSSEN KÄLTEISOLIERT SEIN. DIE MIT FESTEM, NICHT ZERSTÄUBTEM BRENNSTOFF BESCHICKTEN WÄRMEGENERATOREN MIT ÜBER 35KW LEISTUNG DÜRFEN NUR IN ANLAGEN MIT OFFENEM AUSDEHNUNGSGEFÄSS INSTALLIERT WERDEN. DIMENSIONIERUNG DER SICHERHEITSLEITUNG (KAPITEL R.2.A. DES MINISTERIALDEKRETS VOM 01.12.1975) INNENDURCHMESSER DER SICHERHEITSLEITUNG MAXIMALE LÄNGE DER SICHERHEITSLEITUNG I=20 mm (3/4”) 40 m BITTE BEACHTEN: DER INNENDURCHMESSER DER SICHERHEITSLEITUNG DARF NICHT UNTER 20 mm LIEGEN. DIE LEITUNG DARF, AUSSER DEM AUSFLUSS ÜBER DEM AUSDEHNUNGSGEFÄSS, KEINE NEGATIVEN NEIGUNGEN, EINEN BIEGERADIUS VON MINDESTENS 1.5 MAL DEM INNENDURCHMESSER DES ROHRS UND KEINE KOMPLETTEN BZW. TEILWEISEN SPERRVORRICHTUNGENAUFWEISEN. HYDRAULIKPLÄNE ANLAGE MIT OFFENEM GEFÄSS HEIZKAMIN MIT/OHNE ERZEUGUNG VON BRAUCH-WARMWASSER (BI300) ANSCHLUSS MIT BOILER ANSCHLUSS OHNE BOILER BOILER SAMMELLEITUNG Isolierkuppel laut Gesetz 10/91 SIEHE DETAIL NR. 1 HEIZKAMIN MIT/OHNE ERZEUGUNG VON BRAUCH-WARMWASSER (BI300) PARALLEL ZUM TRADITIONELLEN HEIZKESSEL ANLAGE MIT OFFENEM UND GESCHLOSSENEM GEFÄSS HEIZKAMIN MIT/OHNE ERZEUGUNG VON BRAUCH-WARMWASSER (BI300) PARALLEL ZUM GAS-HEIZKESSEL TECHNISCHE EIGENSCHAFTEN Aus der ständigen Forschung nach neuen Technologien entsteht bei Palazzetti ein neuer Wärmegenerator zur Weiterentwicklung des nunmehr bekannten Termopalex Monoblocco. Diese wahrhafte Heizmaschine (Mod. BI 300 mit Erzeugung von Brauch-Warmwasser und Mod. BS 300 ohne Boiler) heizen die Heizkörper einer ganzen Wohnung und liefern durch den Boiler (nur bei Mod. BI 300) genügend Warmwasser für eine ganze Familie. Dieses Modell kann als einzige Heizanlage funktionieren oder in eine bereits bestehende Anlage eingebaut werden. Kaminmodell: Monoblocco Termopalex Kcal/h kW Gesamtwärmeleistung Direkte Heizleistung (zur Luft) Wasserinhalt (L) Maximaler Betriebsdruck (bar) Austauschoberfläche (m2) Rauchausgang (cm) Lüftungsöffnung nach außen Gewicht (kg) Fester Brennstoff Baumaterial Holz kastenförmiger Stahl 3 mm Erzeugung von Brauch-Warmwasser (BI 300) mit emailliertem Boiler mit internen Rohrschlangen Wasserinhalt (L) Höhe Querschnitt Rauchfang 650 cm u. mehr 450 ˜ 650 cm 350 ˜ 450 cm * Leistung bei mittlerem Holzverbrauch von 8 kg/h M = Vorlauf Heizanlage R = Rücklauf Heizanlage S = Abfluss I = Zufuhr Brauchwasser U = Ausgang Brauch-Warmwasser D 23 F • RECOMMANDATIONS GÉNÉRALES Cher client, Nous souhaitons avant tout vous remercier de la confiance que vous nous avez accordée en faisant l’achat du poêle à récupération de chaleur Mod. BI300 avec chauffe-eau à accumulation incorporé pour la production d’eau chaude sanitaire ou Mod. BS300 (version sans production d’eau cahude sanitaire). Pour vous permettre d’utiliser au mieux le poêle dont vous venez de faire l’achat, nous vous invitons à suivre attentivement les conseils figurant dans le présent manuel d’utilisation et d’entretien et d’en faire prendre connaissance aux personnes devant assurant l’installation de l’appareil - en particulier pour ce qui touche aux aspects techniques - de telle sorte que l’installation soit correctement effectuée. Les poêles de la série TERMOPALEX doivent impérativement être installés par un techniciens qualifié (installation de la chaudière acier, réalisation des branchements hydrauliques et électriques, raccordement au conduit de cheminée et autres opérations nécessaires au bon fonctionnement (DPR 24-7-1996, n°459 Art. 2 alinéa 6). 1.1 CONTENU DE L’EMBALLAGE L’appareil est livré dans un unique emballage sous un film plastique thermorétractable pour assurer sa protection durant le transport. A l’intérieur du foyer sont placés: 1 vanne de sécurité DN ½ 1 poignée de réglage manuelle de la vanne des fumées (axe inclus). Accessoires (option) Le tableau de commande est fourni uniquement sur demande et en ce cas livré à part; l’emballage contient: 1 tableau électrique, 1 gaine porte-sonde, 1 raccord pour hydromètre, 1.2 PLAQUE D’IDENTIFICATION ET DE CONTRÔLE TECHNIQUE (Fig. 1) La plaque se trouve sur le côté droit de la chaudière; y figure toutes les caractéristiques techniques du poêle. Modèle Matricule Combustible - Puissance thermique globale (rendement): Puissance thermique directe Press. Hydraul. Max. de service Accumulation eau sanitaire* Autonomie Bois 22000 kcal/h - 25,5 kW 30 L (BI300)* 2h ATTENTION: VEILLER À INSTALLER LA VANNE DE SÉCURITÉ ET LE TUYAU D’ÉVACUATION DANS LE RESPECT DES NORMES EN VIGUEUR. RECOMMANDATIONS GÉNÉRALES F 1.3 NORMES GÉNÉRALES Pour assurer le parfait fonctionnement de votre poêle, il est nécessaire de respecter quelques règles essentielles concernant la PRISE D’AIR, le CONDUIT DE CHEMINÉE et l’INSTALLATION. Réf. UNI 10683/98 • La PRISE D’AIR EXTERNE est indispensable pour assurer un afflux suffisant d’AIR DE COMBUSTION (Fig. 7), en particulier en présence de fenêtres à double vitrage et joints. Faire un trou d’au moins 15 cm de diamètre dans un mur donnant sur l’extérieur. Ce trou doit être, si possible, réalisé au-dessous du niveau de la sole foyère, derrière ou sur le côté de l’appareil, et doit être doté d’une grille antiinsectes et d’un volet de fermeture (Fig. 7). • Les dimensions du CONDUIT DE CHEMINÉE devront être conformes aux indications de la fiche technique que vous trouverez dans la présente notice. Il est recommandé d’utiliser des conduits de cheminée isolés, réalisés en matériau réfractaire ou en acier inox, et de préférence à section circulaire avec parois internes à surface lisse (Fig. 2). La section du conduit de cheminée doit être constante sur toute sa hauteur. Une hauteur minimum de 3,5 à 4 m est conseillée (voir Fig. 4). Il est préférable de prévoir, sous la bouche du canal de fumée, un compartiment pour recueillir les matériaux solides et l’éventuelle condensation. Les caractéristiques du conduit de cheminée doivent être conformes aux normes UNI 9615, 9731 et UNI 10683. Les conduits de cheminée DÉLABRÉS, construits avec des matériaux non adéquats (tels que le fibrociment, l’acier galvanisé, etc., avec des surfaces intérieures rugueuses et poreuses) ne sont pas réglementaires et peuvent compromettre le bon fonctionnement du poêle. • Un TIRAGE PARFAIT s’obtient essentiellement grâce à un conduit de cheminée dépourvu d’obstacles tels que étranglements, parcours horizontaux, coudes; tout changement d’axe doit avoir une inclinaison de 45° maxi par rapport à la verticale, si possible de 30° seulement. Ces changements d’axe doivent, de préférence, se trouver à proximité de la cheminée du toit. • Le RACCORD FUMÉES entre le foyer et le conduit de fumée doit être réalisé avec des tubes et des coudes rigides prévus à cet effet, en acier aluminé d’au moins 2 mm d’épaisseur ou en acier inox d’1 mm d’épaisseur: ceux-ci facilitent l’installation et garantissent le bon fonctionnement et la résistance (Fig. 7); il est interdit d’utiliser des tubes métalliques flexibles et/ou en fibrociment. • Le MITRON doit être de type COUPE-VENT avec une section 24 • intérieure égale à celle du conduit de cheminée et une section de passage des fumées en sortie DEUX FOIS SUPÉRIEURE à la section intérieure du conduit de cheminée (Fig. 3). Afin d’éviter tout inconvénient pendant le tirage, chaque poêle doit avoir un conduit de cheminée indépendant. En présence plusieurs conduits de cheminée sur le toit, il est nécessaire que ceux-ci se trouvent à au moins 2 mètres de distance l’un de l’autre et que le mitron du conduit auquel le poêle est raccordé DÉPASSE les autres d’au moins 40 cm (Fig. 4). Si les mitrons sont proches les uns des autres, prévoir des cloisons et/ou surélever l’un par rapport à l’autre d’au moins 40 cm. Les figures 5 et 6 indiquent les données du tableau des prescriptions UNI 10683/98 relatives aux distances et à l’emplacement des cheminées sur le toit. UNI 10683/98 - Cheminées, distances et emplacement TOIT PLAT Distance > 5 m Dist. 5 m Volume technique 0,50 m TOIT EN PENTE Au-dessus du comble Axe du comble H min. Inclinaison du toit Distance entre le comble et la cheminée Hauteur minimum de la cheminée (mesurée au point d’évacuation) Inférieure à 1,85 m Supérieure à 1,85 m 0,50 m au-dessus du comble à 1,00 m du toit installation SCHÉMA DE MONTAGE SCELLER PRISE D’AIR EXTERNE (SOUS LE NIVEAU DE LA SOLE FOYÈRE) GRILLE DE SORTIE AIR CHAUD CONTRE-HOTTE ET STRUCTURE PORTANTE IGNIFUGE REVÊTEMENT EN FIBRE CÉRAMIQUE OU EN LAINE DE ROCHE MUNI D’UNE FEUILLE D’ALUMINIUM EXTERNE GRILLE D’INSPECTION VDF PROTÉGER LES PARTIES EN BOIS AVEC UN MATÉRIAU IGNIFUGE 20 mm DISTANCE MINI. 5 mm ENTRE REVÊTEMENT ET POÊLE Fig. 7 • Le conduit d’évacuation des fumées entre le poêle et le conduit de cheminée doit être hermétique. Aussi est-il nécessaire de jointoyer les jonctions. • Si le foyer est raccordé à un conduit de cheminée précédemment utilisé pour d’autres poêles, il est nécessaire de bien ramoner ce dernier afin d’éviter tout mauvais tirage et d’éviter que les substances imbrûlées déposées les parois intérieures du conduit ne s’enflamment. • Sur les côtés extérieurs du foyer et de la hotte des poêles Monoblocchi, il est nécessaire d’appliquer des panneaux de laine de roche de 3 cm d’épaisseur sur un support en feuille d’aluminium, pour assurer l’isolation thermique du poêle. • Les normes UNI prévoient l’installation d’une grille de sortie d’air chaud le plus près possible du plafond. 2.1 INSTALLATION DU POÊLE 2.1.1 TEST DE MONTAGE A SEC a) Il est recommandé de procéder à un pré-montage à sec, éventuel revêtement en marbre compris, de façon à établir l’encombrement des différents composants et du passage de la prise d’air. b) Il est nécessaire de faire coïncider la partie inférieur avant du poêle avec le bord interne de la sole foyère en marbre, en laissant une fente de 3 à 5 mm afin de permettre la dilatation du poêle. A hauteur de cette fente et à hauteur de toutes les parties de fonction entre poêle et revêtement il est recommandé de mettre en place une garniture constituée d’une épaisseur de laine de roche. c ) Établir le côté sur lequel doivent être effectués les raccordement hydrauliques, à savoir côté droit ou côté gauche, et boucher ensuite les raccords non utilisés à l’aide de bouchons étanches (non fournis). d) Retirer le poêle et le revêtement pour procéder aux opérations de maçonnerie. e) Réaliser le trou destiné à la prise d’air sur le mur externe; prise qui doit assurer l’afflux d’air froid de combustion sous le sole foyère (Fig. 11) (C). N.B.: Majorer la section de 20% pour chaque mètre de parcours supplémentaires au-delà des 40 cm du mur. 2.1.2 MONTAGE DÉFINITIF a) Positionner la base en tenant compte que celle-ci et sole foyère du revêtement en marbre doivent ensuite se trouver à la même hauteur. b) Réaliser les branchements hydrauliques sur le corps de la chaudière comme indiqué sur les schémas hydrauliques, et dans le respect des normes en vigueur (D.M. 1er décembre 1975). Voir section hydraulique. 2.1.3 RACCORDEMENT AU CONDUIT DE CHEMINÉE Les dimensions du conduit de cheminée doivent respecter les indications du tableau de la fiche technique. Il est recommandé de réaliser le raccord d’évacuation des fumées, entre le poêle et le conduit de cheminée, par l’intermédiaire de courbes et de tuyaux métalliques d’épaisseur adaptée, en veillant à ne pas dépasser une inclinaison de 45° (Fig. 9). Une fois le raccord réalisé, il est recommandé d’isoler les tuyaux métalliques d’évacuation des fumées à l’aide d’une couche de laine de roche ou de fibre céramique. 2.1.4 RÉGLAGE FUMÉES La poignée de commande manuelle du dispositif de réglage de l’évacuation des fumées, fournie avec la tige de raccordement, doit être installée sur la contre-hotte, en coupant à cet effet la tige à la dimension nécessaire de telle sorte que la tige reste encastrée entre le papillon d’évacuation des fumées et la poignée de commande. Le logement de la poignée doit ensuite être fixé à la contre-hotte (Fig.10) maxi 45° Isolation Tronçon Coude H = 2D Papillon de réglage de l’évacuation des fumées Tige de réglage 6 x 6 mm à couper de la longueur nécessaire Poignée de commande FERMÉ OUVERT 2.1.5 CONTRE-HOTTE Pour réaliser la contre-hotte, il est recommandé d’utiliser du placoplâtre. Matériau facile à utiliser qui évite de surcharger de carreaux la structure du poêle, le linteau en marbre et la poutre en bois qui NE doivent JAMAIS faire office de structure portante. Avant de réaliser la contre-hotte, il est nécessaire d’installer l’unité de commande et de réaliser les branchements électriques (voir schémas de la page 10). 2.1.6 • • • RACCORDEMENTS HYDRAULIQUES S’agissant d’une chaudière fonctionnant à l’aide de combustibles solides, TERMOPALEX doit être installé en respectant les schémas hydrauliques. Les dispositions légales (D.M. 1/12/1975) prévoient l’adoption du VASE D’EXPANSION de type OUVERT sur l’atmosphère, l’installation de la vanne de sécurité à 50 cm du refoulement de la chaudière ainsi que l’installation des capteurs assurant la sécurité et le bon fonctionnement de l’installation. Termopalex BI 300 est fourni avec un chauffe-eau à accumulation pour la production d’eau chaude sanitaire; celui-ci est monté verticalement sur le côté droit du poêle. Sont également présents les supports et les fixations nécessaire au montage sur le côté gauche. 2.2.1 2.2.2 ACCESSOIRES Le poêle TERMOPALEX est fourni avec un certain nombre d’accessoires permettant de faciliter son installation et pour permettre au technicien de procéder au montage dans le respect des normes en vigueur. a) Fournitures V.S. = vanne de sécurité DN ½” (Fig. 11, page 8) Elle doit être installée sur le tuyau de refoulement du poêle, à l’aide d’un T DN 1”¼ ÷ 1”½, en positionnant le tout de telle sorte qu’il soit possible de procéder à l’inspection par l’intermédiaire du volet à installer sur le revêtement externe du poêle. L’évacuation de la V.S. doit être raccordée vers l’extérieur sur une évacuation du réseau d’égout. La V.S. réglée sur 2,7 bars doit être installée y compris si le poêle est équipé de vase d’expansion de type ouvert; elle évite en effet que le corps de la chaudière ne dépasse la limite de pression prévue en cas d’obturation des tuyaux de remplissage provoqué par le gel nocturne ou dans le cas où les tuyaux de sécurité des vases d’expansion seraient installés sous le toit ou soumis à une température inférieure à 0°C. b) Sur demande b1) Tableau de contrôle (Fig. 14): il s’agit d’un appareillage électrique assurant le contrôle totale du poêle Termopalex, il se compose des instruments suivants: • Thermostat d’activation pompe • Hydromètre • Thermomètre • Sonnerie d’alarme. Des informations supplémentaires figurent sur la fiche technique de la page 18. N.B.: Le tableau de contrôle est un accessoire indispensable pour contrôler le fonctionnement du poêle Termopalex; le client n’est pas tenu d’utiliser le tableau de contrôle fourni par Palazzetti, mais doit dans tous les cas veiller à ce que soit installé un instrument analogue. 2.3 BRANCHEMENTS ÉLECTRIQUES 2.3.1 INSTALLATION DU TABLEAU DE CONTRÔLE (OPTION) CONTRÔLE DU TIRAGE Avant d’effectuer l’installation définitive, il est recommandé de tester le tirage de la cheminée, à savoir de faire fonctionnement le poêle avec le volet ouvert. Une fois le contrôle effectué et en l’absence de toute anomalie, procéder au montage définitif de la contre-hotte; En cas d’anomalie, s’assurer qu’ont bien été respectées toutes les recommandations techniques. 2.2 maximum disponible: environ 29.900 kcal/h, à savoir pour une surface de chauffage comprise entre 100 et 140 m2 (pour une construction dont les caractéristiques sont conformes aux dispositions en vigueur en matière d’économie d’énergie). Est également possible le raccordement pour la production d’eau chaude sanitaire. SCHÉMAS HYDRAULIQUES TYPE 2.3.2 LOGEMENT DES BULBES (Fig. 15) a) Utiliser un raccord en croix (Q) DN 1”¼, comme indiqué sur le schéma, positionné sur la sortie d’eau chaude. b) Introduire le logement porte-sondes (P) et introduire les trois bulbes, à savoir la partie terminale du thermostat de blocage, de minimum de mise en marche de la pompe et du thermomètre (voir également Fig. 12). c ) Le raccord de l’hydromètre doit être vissé sur le vanne de retenue prévue à cet effet, à installer sur le collecteur (I). 2.3.3 MONTAGE EXTERNE SUR PAROI d) Ouvrir le couvercle à l’aide d’une clé. e) Desserrer la vis centrale jusqu’à ce que la base noire se détache du tableau. f ) Fixer la base à la paroi à l’aide des vis et des chevilles fournies à cet effet. g) Les câbles électriques peuvent entrer par le bas ou par la partie arrière. Percer les diaphragmes et procéder aux branchements électriques comme indiqué sur le schéma figurant sur l’étiquette. Faire sortir les capillaires des organes de contrôle, de fonctionnement et de protection par une des ouvertures des diaphragmes à percer. h) Avant de remettre en place le tableau sur la base, s’assurer que les branchements ont été effectués correctement. 2.3.4 MONTAGE ENCASTRÉ (Fig. 16) i) Créer une double paroi A sur la partie postérieure de la hotte à une profondeur de 80 mm par rapport à la partie frontale. j) Procéder aux opérations des points d) et e) . k) Fixer la barrette B à la double paroi A. l) Sur la paroi frontale C réaliser un trou de 140x140 mm pour permettre le logement du tableau de contrôle. m) Procéder à la mise en place des bulbes et des fils électriques en utilisant les trous prédécoupés. 2.3.5 FONCTIONNEMENT (Fig.14) Dispositifs de contrôle: • Thermomètre 7 • Hydromètre 6 Dispositifs de protection: système d’alarme sonore • Avertisseur sonore 1 • Thermostat de blocage 2 • Interrupteur lumineux 3 Le système de protection intervient lorsque la température du liquide dépasse la limite prévu par le récupérateur R et indique à l’opérateur qu’il est nécessaire d’interrompre l’alimentation de combustible. 25 F Le poêle est prévu, étant donné sa fiabilité, pour plusieurs types d’installation. A l’attention du technicien installateur, sont reportées aux pages 14-17 à titre d’exemple, les différents schémas de raccordement du poêle. Le refoulement du poêle doit être raccordé d’abord au chauffe-eau et ensuite à l’installation de chauffage. TERMOPALEX BS 300 (sans chauffe-eau) doit être raccordé avec tous les capteurs et toutes les sécurités prévus par le DM 1/12/1975, à l’exception des capteurs et des sécurités prévus pour le chauffe-eau. NB: avant de procéder au montage du revêtement, il est nécessaire de procéder au contrôle hydraulique de la chaudière et autres accessoires; à cet effet, ne pas oublier que la pression maximum de fonctionnement de la chaudière ne doit pas dépasser 3 bars. Les figures 11-13 montrent quelques schémas de raccordement POÊLE - CHAUFFE-EAU - CIRCUIT. Nous vous rappelons que l’installation, les raccordements hydrauliques, le réglage et la mise en marche de l’installation ne doivent être effectués que par un personnel agréé conformément aux prescriptions reportées dans la présente notice et à toutes les normes en vigueur. Sortie d’eau sanitaire 1/2M Tuyau de sécurité; Refoulement chauffage Vanne de sécurité Raccord hydrométrique Logement porte-sonde tableau de contrôle (option) Raccord pour vanne Évacuation thermique Arrivée eau sanitaire 1/2 M Regard de contrôle température Raccord 1¼ F Retour chauffage Chauffe-eau à accumulation. Raccordement avec chauffe-eau Raccordement sans chauffe-eau exclusivement par un personnel qualifié conformément aux prescriptions reportées dans la présente notice et à toutes les normes en vigueur. Pour le dimensionnement thermique, tenir compte de la puissance globale Le tableau électrique de contrôle doit être installé à proximité du générateur de chaleur. Les sondes des dispositifs de fonctionnement, de protection et de contrôle doivent être placées directement sur le générateur ou sur le tuyau de refoulement à 0,5 m maximum du générateur et dans tous les cas avant tout organe de coupure du circuit. Le fonctionnement prolongé de l’alarme peut être source de nuisance: l’avertisseur sonore peut être désactivé en intervenant sur l’interrupteur lumineux. Pour rétablir les conditions initiales de fonctionnement, il est nécessaire, après avoir réarmé le thermostat de blocage, de réactiver l’interrupteur. • ATTENTION: durant le fonctionnement normal, s’assurer que l’interrupteur est bien allumé (il indique ainsi la présence d’alimentation électrique). Dispositif de fonctionnement: système de circulation du fluide Thermostat de réglage 4 Témoin de fonctionnement 5 Lorsque la température du fluide atteint la valeur programmée par le thermostat, le système de circulation du fluide est activé et le témoin de fonctionnement s’allume. Lorsque la température du fluide redescend sous cette même valeur, le thermostat de réglage provoque l’ouverture du circuit électrique (témoin étant et pompe à l’arrêt). 2.3.6 SCHÉMA DE BRANCHEMENT ÉLECTRIQUE Réaliser les branchements en respectant les indications présentes sur le bornier de branchement (Fig. 18) 2.3.7 DONNÉES TECHNIQUES Alimentation: - 220 V ± 10% Degré de protection: IP 40 Température ambiante min. - max.: + 2 ÷ 50° C Longueur capillaires: 1,2 m Thermomètre: 0 ÷ 120° C Interrupteur lumineux: 16A – 220V Thermostat de réglage: 0 ÷ 90° C Thermostat de blocage: 90° C (+ 0° C; - 5° C) Débit des contacts thermostat de réglage: 15 A - 220 V charge résistive 2 A – 220 V charge inductive Débit des contacts thermostat de blocage: 15 A - 220 V charge résistive 2 A -220 V charge inductive Avertisseur sonore: 220 V - 8 V A 2.3.8 CAUSES D’ANOMALIES ET SOLUTIONS L’interrupteur lumineux ne s’allume pas: Le système de circulation ne fonctionne pas bien que le thermostat de réglage ait transmis le signal nécessaire à cet effet: • S’assurer de la présence de tension sur le secteur d’alimentation. • Contrôler les branchements sur le bornier. • S’assurer que l’interrupteur lumineux se trouve en position de fermeture. • Contrôler les branchements sur le bornier du tableau de contrôle et sur le système de circulation. Blanc Bleu Phase Neutre Rouge Neutre UTILISATION 3.1 PREMIER ALLUMAGE Les premiers allumages doivent être effectués à feu modéré. • Des odeurs ou des fumées désagréables peuvent être causées par l’évaporation ou le séchage de certains matériaux. Ce phénomène dure éventuellement quelques jours et disparaît ensuite. Notes: lors des premiers allumages, les plaques réfractaires de revêtement de la chambre de combustion peuvent donner lieu à des écoulements d’eau; ce phénomène disparaît une fois que l’humidité présente dans les plaques réfractaires neuves s’est évaporée. F 3.2 ALLUMAGE ET FONCTIONNEMENTDE L’INSTALLATION a) En considérant que le poêle TERMOPALEX a été installé conformément aux instructions fournies, avant de procéder à l’allumage, il est indispensable de s’assurer que la chaudière est bien remplie d’eau. Contrôler ensuite sur le tableau de contrôle, que l’aiguille de l’hydromètre (cadran en haut à droite) ne se trouve pas sur le point 0 mais qu’elle s’est déplacée d’au moins 2 à 3 repères vers le haut (voir Fig. 19); cela indique la présence d’eau à l’intérieur du circuit et qu’il est par conséquent possible de procéder à l’allumage du poêle. b) Il est impérative d’effectuer le contrôle ci-dessus: • Avant de procéder à l’allumage; • Au début des mois d’hiver; • A l’issue d’une longue période d’arrêt; Le contrôle permet d’éviter que le poêle TERMOPALEX ne soit allumé en l’absence d’eau ou avec une quantité d’eau insuffisante, ce qui aurait pour effet de provoquer sa déformation voire sa rupture. c ) N.B.: si l’aiguille de l’hydromètre se trouve sur le 0, ne procéder en aucun cas à l’allumage, mais en établir avant tout la cause qui peut être: • fuite au niveau du circuit • manque d’eau. En cas de doute, faire appel à un technicien qualifié. d) En cas d’installation avec une autre chaudière, les éventuels robinets et autres vannes de fermeture ne doivent en aucun cas empêcher le passage de vapeur ou d’eau bouillante vers le vase d’expansion à travers le tuyaux de sécurité. Aussi, avant de procéder à l’allumage, il est nécessaire de s’assurer que toutes les vannes et robinets présents sur le circuit du poêle TERMOPALEX sont bien ouverts. 26 e) Placer l’interrupteur général rouge du TABLEAU DE CONTRÔLE sur la position On, lequel doit ensuite s’allumer. S’assurer que le thermostat de la pompe (commande ronde en haut à gauche) est réglé sur une température de 55°C environ. f ) Procéder à un allumage graduel du poêle TERMOPALEX à l’aide de petit bois et ouvrir l’alimentation d’air. g) Une fois que la combustion est lancée, il est possible de placer à l’intérieur du poêle la quantité de bois nécessaire en fonction des besoins. Il est rappelé que pour obtenir un bon rendement, il est important de ne pas charger une quantité excessive de bois ainsi que de ne pas placer des morceaux de bois de dimensions excessives ou encore du bois insuffisamment sec. h) Une fois que la température de l’eau s’est stabilisée autour de 6070°C, cela indique que le régime de fonctionnement est atteint et qu’une petite quantité de bois de bois suffit ensuite pour maintenir le poêle TERMOPALEX dans les conditions de fonctionnement voulues. i) La pompe de circulation doit être réglée de telle sorte qu’elle se mette en marche lorsque l’eau atteint la température de 55-60°C, aussi est-il nécessaire de régler le thermostat entre 65 et 75°C. Cela permet de réduire dans une très large mesure les dépôts de suie et de substances non brûlées dans la chaudière du poêle et d’obtenir ainsi un rendement supérieur et durable. N.B.: lors de la phase initiale, à savoir lors de l’allumage du poêle, il est normal que la pompe de circulation se mette en marche et s’arrête à plusieurs reprises jusqu’à ce que l’eau froide présente dans le circuit soit chaude. j) Il est DÉCONSEILLÉ d’installer sur le circuit des thermostat de température ambiante, qui arrêtent ou mettent en marche la pompe de circulation, pour contrôler la température interne. Pour des raisons de sécurité, il est important que la pompe FONCTIONNE TANT QUE le poêle est allumé, afin d’assurer l’élimination de la chaleur produite par celui-ci. Dans le cas où la température ambiante serait excessive, réduire le volume du feu, voire éteindre le poêle. k) Lorsque le poêle constitue la seule source de chaleur, à savoir en l’absence de chaudière, il est important que le technicien chauffagiste dimensionne les radiateurs en tenant compte que la température de l’eau circulant dans le circuit se situe entre 60 et 70°C et non, comme sur les installations traditionnelles, entre 75 et 85°C. MISE A RÉGIME DE L’INSTALLATION Initialement, il est recommandé d’allumer un feu plutôt vif. Une heure de feu est dans tous les cas nécessaire pour porter l’installation, heure durant laquelle le poêle doit être chargé de 10 kg de bois. 3.3 COMMENT UTILISER LA PORTE (Fig. 21) L’ouverture s’obtient en tirant la poignée vers l’extérieur, en la soulevant et en tirant ensuite la porte vers soi. N.B.: La vitrocéramique résiste très bien aux températures élevées, mais étant fragile, VEILLER A ÉVITER LES CHOCS. 3.4 TYPE DE COMBUSTIBLE Le poêle Monoblocco doit être, de préférence, alimenté avec du bois de hêtre/bouleau bien sec ou bien des briquettes de lignite. Chaque type de bois présente des caractéristiques différentes qui conditionnent le rendement de la combustion. Le rendement nominal en kW du poêle, s’obtient en brûlant une quantité appropriée de bois, à savoir en veillant à ne pas surcharger la chambre de combustion. Le tableau du pouvoir calorifique du bois reporté ci-contre vous guidera vers un choix plus correct et vous permettra d’obtenir les meilleures performances de votre foyer. Ne pas brûler de bois verni. Quel que soit le type de bois utilisé pour la combustion, veiller à le fendre préalablement pour le débarrasser de l’humidité: plus son contenu d’humidité est élevé et plus la quantité de chaleur nécessaire pour l’enflammer est importante. 3.5 CONTRÔLE DE LA COMBUSTION (Fig. 20) Le contrôle de la combustion est assuré par la commande externe située en bas à droite. • En déplaçant le bouton vers la GAUCHE, est obtenue une combustion plus rapide; • En déplaçant le bouton vers la DROITE, la combustion est plus lente. 3.6 TIROIR A CENDRES Le tiroir à cendres a une grande contenance et est facile à extraire. Il est conseillé de le vider fréquemment pour favoriser l’afflux d’air de combustion dans le chambre foyère. 3.7 SORTIE DES FUMÉES Le poêle est équipé, sur le conduit de sortie des fumées, d’une vanne papillon à réglage manuel (Fig. 7 page 4). Ce dispositif permet de régler l’évacuation des fumées en procédant comme suit: • poignée en position ouverte en phase d’allumage ou de chargement • poignée en position fermée durant le fonctionnement normal. Minimum Type de bois Pouvoir calorifique sup. du bois sans humidité (kcal/h x kg). Peuplier Chêne Hêtre Sapin* Rouvre Bouleau * L’utilisation de bois de conifères (pin ou sapin) est déconseillé: ils contiennent d’élevées quantités de substances résineuses qui bouchent rapidement le conduit de fumée 4.1 NETTOYAGE DE LA VITRE (Fig. 22) Pour le nettoyage interne de la vitre, il est nécessaire d’ouvrir complètement la porte en tournant la poignée dans le sens des aiguilles d’une montre et en tirant ensuite vers soi le volet. • Pour le nettoyage de la vitre, procéder comme suit: utiliser un chiffon ou une boule de papier journal humidifiée et imprégnée de cendres; frotter la surface de la vitre jusqu’à ce qu’elle soit parfaitement propre. • Il est déconseillé de procéder aux opérations de nettoyage durant le fonctionnement du poêle. 4.2 ENTRETIEN GÉNÉRAL Le poêle Termopalex nécessite un fréquent et soigneux nettoyage afin de garantir un fonctionnement optimal durant les mois d’hiver: • Chaque jour: vider le tiroir à cendres pour garantir l’afflux d’air nécessaire à la combustion primaire. • Chaque semaine: il est indispensable de procéder au nettoyage des tuyaux; pour faciliter cette opération, il est recommandé de brûler du petit bois bien sec qui permet de produire un plus grand volume de flamme et facilite ainsi l’élimination des dépôts de la surface des tuyaux. Cela prévient la progressive obstruction du passage des fumées et favorise un rendement supérieur du poêle. • Nettoyage de fin d’hiver: il est recommandé à cette occasion de procéder à un nettoyage complet en utilisant une brosse métallique ou bien en raclant à l’aide d’un ustensile approprié afin d’éliminer les dépôts charbonneux de combustion. • Nettoyage du conduit de cheminée: à effectuer au moins deux fois par an, au début de l’hiver et à la mi-saison, et à chaque fois que cela s’avère nécessaire. Le bois humide, à savoir non séché pendant une période d’au moins 6 mois, outre qu’il produit une faible combustion sans production de chaleur, entraîne la formation d’une grande quantité de vapeur d’eau sur la surface interne du conduit de cheminée qui se mélange aux substances non brûlées présentes dans les fumées de combustion, donnant lieu à la formation d’une pâte, et entraîne la formation d’incrustations et de dépôts qui nécessitent ensuite des opérations d’entretien et de nettoyage plus fréquentes. SCHÉMAS HYDRAULIQUES LÉGENDES Thermomètre gradué jusqu’à 120° Robinet porte-manomètre Manomètre radial échelle 0-4 bars Pressostat de blocage à réarmement manuel Thermostat de réglage homologué I.S.P.E.S.L. Thermostat de blocage a réarmement manuel homologué I.S.P.E.S.L. Thermostat homologué I.S.P.E.S.L. Vanne de coupure Vanne à bille Vanne de réglage Vanne d’évacuation thermique Vanne de retenue Système de circulation Vanne de sécurité homologuée I.S.P.E.S.L. réglée sur 2,7 bars Mitigeur thermostatique Dispositif d’évacuation d’air automatique avec robinet Vase d’expansion fermée Vase d’expansion ouvert Dispositif d’alarme sonore; Tube d’évacuation d’air DIMENSIONNEMENT VASE D’EXPANSION OUVERT CAPACITÉ VASE CAPACITÉ INSTALLATION 30 litres INSTALLATION A VASE OUVERT (CHAPITRE R.3.A. DU D.M. 01.12.1979) LE VASE D’EXPANSION DOIT ÊTRE CONSTITUÉ D’UN RÉCIPIENT COUVERT POSITIONNÉ À HAUTEUR DU PLUS HAUT POINT ATTEINT PAR L’EAU CIRCULANT DANS L’INSTALLATION, IL DOIT ÊTRE MUNI D’UN TUYAU D’ÉVACUATION COMMUNIQUANT AVEC L’ATMOSPHÈRE DE SECTION NON INFÉRIEURE À CELLE DU TUYAU DE SÉCURITÉ ET SANS DISPOSITIF DE COUPURE; LES VASES D’EXPANSION, LES TUYAUX DE SÉCURITÉ ET LES TUYAUX DE TROP-PLEIN DOIVENT ÊTRE À L’ABRI DU GEL. LES GÉNÉRATEURS DE CHALEUR, DE PUISSANCE SUPÉRIEURE À 35 KWALIMENTÉS À L’AIDE DE COMBUSTIBLE SOLIDE NON PULVÉRISÉ PEUVENT ÊTRE INSTALLÉS UNIQUEMENT SUR DES INSTALLATIONS À VASE D’EXPANSION DE TYPE OUVERT. INFÉRIEUR À 20 mm; IL NE DOIT PAS PRÉSENTER DE CONTREINCLINAISON SAUF SUR LA PARTIE DESTINÉE À DÉBOUCHER SUR LA PARTIE SUPÉRIEURE DU VASE D’EXPANSION; IL DOIT PRÉSENTER UN RAYON DE COURBURE INFÉRIEUR À 1,5 FOIS LE DIAMÈTRE INTERNE DU TUYAU ET DOIT ÊTRE DÉPOURVU DE TOUT DISPOSITIF DE COUPURE, AUSSI BIEN PARTIELLE QUE TOTALE. SCHÉMAS HYDRAULIQUES INSTALLATION À VASE D’EXPANSION OUVERT POÊLE AVEC/SANS PRODUCTION D’EAU CHAUDE SANITAIRE (BI300) RACCORDEMENT AVEC CHAUFFE-EAU RACCORDEMENT SANS CHAUFFE-EAU CHAUFFE-EAU A ACCUMULATION COLLECTEUR COUVERTURE ISOLANTE CERTIFIÉE CONFORME l. 10/91 VOIR DÉTAIL N°1 POÊLE AVEC/SANS PRODUCTION D’EAU CHAUDE SANITAIRE (BI300) EN PARALLÈLE AVEC CHAUDIÈRE TRADITIONNELLE SYSTÈME A VASE D’EXPANSION OUVERT ET VASE D’EXPANSION FERMÉ POÊLE AVEC/SANS PRODUCTION D’EAU CHAUDE SANITAIRE (BI300) EN PARALLÈLE AVEC CHAUDIÈRE A GAZ TYPE CARACTÉRISTIQUES TECHNIQUES Les constantes activités de recherche menées par Palazzetti ont permis la mise au point d’un nouveau générateur de chaleur, évolution du poêle Termopalex Monoblocco. Véritable système de chauffage le poêle BI 300 avec production d’eau chaude sanitaire ou BS 300 sans chauffeeau, est en mesure de chauffer tous les radiateurs de la maison et grâce à un chauffe-eau à accumulation (en série sur le modèle BI 300) de fournir la quantité d’eau chaude sanitaire nécessaire à toute la famille. Il peut fonctionner comme unique source de chaleur ou bien être intégré à une installation existante. Modèle poêle: Monoblocco Termopalex Kcal/h kW - Puissance thermique globale (rendement)* Puissance thermique directe (au fluide)* Contenu d’eau (L) Pression de service maxi: Surface d’échange (m2) Sortie des fumées (cm) Prise d’air externe Poids (kg) Combustible solide Matériau de construction Bois acier de revêtement 3 mm Production d’eau chaude sanitaire (BI 300) avec chauffe-eau vitrifié à serpentin interne Contenu d’eau (L) Hauteur Secteur conduit de cheminée 650 cm et plus 450 ÷ 650 cm 350 ÷ 450 cm * Puissance obtenue sur la base d’une consommation moyenne de bois de 8 kg/h. M = refoulement circuit de chauffage R = retour circuit de chauffage S = évacuation I = arrivée circuit sanitaire U = sortie d’eau chaude sanitaire DIMENSIONNEMENT INDICATIF DU TUYAU DE SÉCURITÉ (CHAPITRE R.2.A. du D.M. 01.12.1975) DIAMÈTRE INTERNE DU TUYAU DE SÉCURITÉ LONGUEUR MAXIMUM DU TUYAU DE SÉCURITÉ F I=20 mm (3/4”) 40 m NB: LE DIAMÈTRE INTERNE DU TUYAU DE SÉCURITÉ NE DOIT PAS ÊTRE 27 • E ADVERTENCIAS GENERALES Distinguido cliente: antes de todo deseamos agradecerle la preferencia que nos demostró adquiriendo la chimenea por recuperación de calor Mod BI300 con hervidor por acumulación incorporado para la producción de agua caliente sanitaria o Mod BS300 versión sin producción de agua sanitaria. Para que pueda aprovechar al máximo su nueva termochimenea, le recomendamos que cumpla esmeradamente las instrucciones facilitadas en este manual para el uso y mantenimiento y en especial dé a conocer a las personas interesadas los específicos argumentos técnicos, de modo que tengan toda la información necesaria para ejecutar una correcta instalación. Las chimeneas de la gama TERMOPALEX deben ser instaladas únicamente por empresas cualificadas, esto rige tanto para la instalación de la caldera de acero como para las conexiones hidráulicas y eléctricas, para los empalmes con el cañón de humo y los trabajos finales necesarios para su funcionamiento correcto (DPR de 24-71996, n.459 Art.2 Párrafo 6) 1.1 LISTA DE EMPAQUE El equipo se entrega en un único embalaje, protegido por una hoja de nylon termorrestringible para el transporte. Dentro del hogar se encuentra: 1 válvula de seguridad DN ½” 1 manivela para la regulación manual de la válvula de humos, con su propio eje Accesorios opcionales El panel de control se suministra sólo bajo pedido en embalaje separado; en la caja se encuentra: 1 cuadro eléctrico, 1 vaina porta sondas, 1 conexión para hidrómetro, 1.2 PLACA DE CARACTERÍSTICAS Y ENSAYO (Fig. 1) Está ubicada en el lado derecho de la caldera y lleva los datos de potencialidad de la termochimenea. Modelo N° de serie Combustible: Potencia calorífica total (cedida) Potencia calorífica directa Pres. Hidr. Máx. de Funcionamiento Acumulación agua sanitaria* Autonomía Leña kcal/h 9,700 - kW 25.5 30 L (BI300)* 2h CUIDADO: INSTALAR LA VÁLVULA DE SEGURIDAD Y EL TUBO DE ALIVIO ATMOSFÉRICO CON ARREGLO A LAS NORMAS LEGALES VIGENTES ADVERTENCIAS GENERALES 1.3 NORMAS GENERALES Para conseguir el funcionamiento correcto de la chimenea, es necesario cumplir algunas reglas fundamentales relacionadas con la TOMA DE AIRE, el CAÑÓN DE HUMO y la INSTALACIÓN. Ref. UNI 10683/98. • • E • • • 28 La TOMA DE AIRE EXTERIOR es indispensable para asegurar el adecuado caudal de AIRE de COMBUSTIÓN (Fig. 7), en especial si hay cerramientos con doble acristalamiento y juntas. Por tanto hace falta realizar un orificio de al menos 15 cm de diámetro en una pared que se asome al exterior. El orificio tendrá que hacerse a ser posible bajo el plano de fuego, detrás o al lado del equipo y deberá estar dotado tanto de rejilla antinsectos como de cierre (Fig. 7). Las dimensiones del CAÑÓN DE HUMO deben ser conformes con los datos indicados en la ficha técnica. Se aconseja el uso de cañones aislados en refractario o acero inoxidable, de sección circular, con las paredes interiores que tengan superficie lisa (Fig. 2). La sección del cañón deberá ser constante a lo largo de su entera extensión. Se aconseja una altura mínima de 3,5 - 4 m (ver Fig. 4). Es oportuno prever, bajo la embocadura del canal de humo, una cámara de recolección para los materiales sólidos y la condensación eventual. Las características del cañón de humo deben ser conformes a lo que disponen las normas UNI 9615, 9731 y UNI 10683. Los cañones DETERIORADOS, construidos con material no idóneo (fibrocemento, acero galvanizado, etc., con superficie interior áspera y porosa) no cumplen con las leyes y afectan al funcionamiento correcto de la chimenea. El TIRO PERFECTO se debe sobre todo a un cañón libre de obstáculos, tales como estrangulaciones, tramos horizontales o aristas; los eventuales desplazamientos del eje deben tener un recorrido inclinado formando un ángulo de 45° como máximo respecto a la vertical, mejor aún si es de tan sólo 30°. Dichos desplazamientos se deben realizar preferentemente cerca de la chimenea. El EMPALME DE HUMOS entre la chimenea y el cañón se debe realizar con los específicos tubos y codos de acero aluminoso rígidos, de al menos 2 mm de grosor o acero inoxidable de 1 mm de grosor, que facilitan la instalación y ofrecen una garantía de funcionalidad y resistencia (Fig. 7); está prohibido el uso de tubos metálicos flexibles y/o en fibrocemento. La CHIMENEA debe ser del tipo ANTIVIENTO con sección interna equivalente a la del cañón de humo y sección de paso del humo a la salida al menos DOBLE respecto a la interior del cañón de humo (Fig. 3). • Para evitar inconvenientes en el tiro, cada chimenea debe tener su propio cañón independiente. Si hubiera más chimeneas en el tejado, es oportuno que las demás se hallen a 2 metros de distancia como mínimo y que la de la chimenea sea por lo menos 40 cm MÁS ALTA que las otras (Fig. 4). Si las chimeneas están adosadas, se deben disponer unos separadores y/o elevar una de éstas al menos 40 cm respecto a la otra. En las figuras 5 y 6 están visualizados los datos de la tabla correspondiente a las disposiciones UNI 10683/98 sobre las distancias y la colocación de las chimeneas. UNI 10683/98 - Chimeneas, distancias y colocación TEJADO PLANO Distancia > 5 m Dist.? 5 m Volumen técnico 0.50 m TEJADO INCLINADO Más allá de la cumbrera Eje de la cumbrera H. mín. Inclinación del tejado Distancia entre la cumbrera y la chimenea Altura mínima desde la chimenea (medida en la desembocadura) Menor que 1,85 m Mayor que 1,85 m 0,50 m más allá de la cumbrera 1,00 m desde el techo instalación ESQUEMA DE MONTAJE SELLAR TOMA DE AIRE EXTERIOR (BAJO EL PLANO DE FUEGO) REJILLA DE DESCARGA DE LA TEMPERATURA CONTRACAMPANA Y ESTRUCTURA PORTANTE IGNÍFUGA REVESTIMIENTO EN FIBRA CERÁMICA O EN LANA DE ROCA PROVISTO DE LÁMINA DE ALUMINIO EXTERIOR REJILLA DE REGISTRO VDF PROTEGER LAS PIEZAS EN MADERA CON MATERIAL IGNÍFUGO 20 mm DISTANCIA MÍN. 5 mm ENTRE REVESTIMIENTO Y TERMOCHIMENEA Fig. 7 • Para la instalación correcta, el conducto de humos entre la chimenea y el cañón debe volverse estanco sellando todas las juntas de unión. • Si se empalma la chimenea a un cañón de humo anteriormente utilizado para otras chimeneas, es necesario limpiarlo con esmero para evitar su mal funcionamiento y prevenir el peligro de incendio de las partículas no quemadas que se hubieran depositado en las paredes interiores de éste. • En todos los Monobloccos, en los costados exteriores del hogar y de la campana, se deben disponer unos paneles de lana de roca de 3 cm de grosor soportados por una lámina de aluminio, para aislar térmicamente la chimenea. • Las normas UNI prevén la instalación de una rejilla de descarga de la temperatura lo más cerca posible del techo. 2.1 INSTALACIÓN DE LA CHIMENEA 2.1.1 PRUEBA DE MONTAJE EN SECO a) Se aconseja montar previamente la termochimenea en seco, junto con nuestro revestimiento de mármol eventual, para poder ver las dimensiones de los varios componentes, así como de la toma de aire. b) En especial es necesario hacer coincidir la parte frontal anterior de la termochimenea con el borde interior del plano de mármol dejando una ranura de 3 - 5 mm de modo que sea posible la libre dilatación del Monoblocco. En esta ranura y en todas las partes comunes adosadas de la termochimenea con el revestimiento será oportuno incorporar una junta formada por una capa de lana de roca. c ) Elegir donde realizar las conexiones hidáulicas, si en el lado derecho o izquierdo, luego cerrar los empalmes que no se utilizan con los tapones estancos (no suministrados con el equipo). d) Quitar la termochimenea y el revestimiento correspondiente para realizar las obras necesarias. e) Realizar el orificio para la toma de aire en la pared exterior de modo que el aire frío comburente entre por debajo del plano de fuego (Fig. 11) (C). N.B.: Incrementar esta sección en un 20% para cada metro de recorrido además de los 40 cm de la pared. 2.1.2 MONTAJE DEFINITIVO a) Colocar la base teniendo en cuenta que el plano de fuego del revestimiento de mármol tendrá que estar al mismo nivel que la base. b) Realizar los empalmes hidráulicos con el cuerpo de la caldera según los esquemas hidráulicos, cumpliendo con las normativas vigentes (D.M. 1 de Diciembre de 1975) Ver sección hidráulica. 2.1.3 EMPALME DEL CAÑÓN DE HUMO Las dimensiones del cañón de humo deben coincidir con lo que está indicado en la tabla de la ficha técnica. Se aconseja realizar el empalme para la salida del humo, entre la chimenea y el cañón, por medio de codos y tubos metálicos de grosor adecuado, cuidando que no se supere la inclinación de 45° (Fig. 9). Ejecutado el empalme, es preciso aislar los tubos metálicos de salida del humo con una capa de lana de roca o fibra cerámica. 2.1.4 REGISTRO DE HUMO La manilla de mando manual del registro de salida del humo, suministrada junto con la barra de conexión, se debe incorporar a la contracampana, o sea en la parte superior de la chimenea, cortando la barra en la medida necesaria para que esta última se quede encajada entre la mariposa de salida del humo y la manilla de mando. El alojamiento de la manilla se tendrá que fijar en la contracampana (Fig.10) máx. Aislamiento Tramo Codo H = 2D Mariposa de regulación salida del humo Barra de regulación 6 x 6 mm para cortar en la medida correcta Manilla de mando CERRADO ABIERTO 2.1.5 CONTRACAMPANA Para la realización de la contracampana se aconseja el uso del cartón yeso, por ser fácil de trabajar y en especial para no sobrecargar con rasillas o rasillones la estructura inferior de la chimenea: el arquitrabe en mármol y la viga en madera que NO deben servir como estructura portante. Antes de construir la contracampana, se debe instalar la centralita y conectar los cables eléctricos (ver esquemas en pág. 10). 2.1.6 • • • ENSAYO DE LOS HUMOS Antes de ejecutar el montaje definitivo es oportuno realizar un ensayo de los humos, o sea del funcionamiento de la chimenea con la puerta abierta. Si todo funciona debidamente, se puede seguir adelante con el montaje definitivo de la contracampana; Viceversa, en caso de anomalías, comprobar que se han cumplido todas nuestras prescripciones técnicas. 2.2 CONEXIONES HIDRÁULICAS Por ser una caldera que funciona con combustibles sólidos, el TERMOPALEX se debe instalar según unos determinados esquemas hidráulicos. Las normativas legales (D.M. de 1/12/1975) disponen la incorporación del DEPÓSITO DE EXPANSIÓN de tipo ABIERTO a la atmósfera, la instalación de la válvula de seguridad suministrada en los 50 cm desde la alimentación de la caldera y todos los otros sensores aptos para hacer segura y eficiente la instalación. El Termopalex BI 300 está predispuesto con un hervidor por acumulación para la producción de agua caliente sanitaria; éste se incorpora en posición vertical en el lado derecho de la chimenea. Sin embargo los soportes y los empalmes están predispuestos para montarlo a la izquierda. 2.2.1 aproximadamente (para edificios con características constructivas conformes a las leyes vigentes sobre el ahorro energético). También hay la posibilidad de conexión para la producción de agua caliente sanitaria. ESQUEMAS HIDRÁULICOS ESTÁNDARES Por su versatilidad, la termochimenea se presta para varios esquemas de instalación. Por esta razón llamamos la atención del técnico sobre las págs. 14-17, donde están indicados, como ejemplos, varios esquemas de conexión de la chimenea. La alimentación de la chimenea se debe conectar primero al hervidor y de éste luego se empalma con la instalación de calefacción. El TERMOPALEX BS 300 (sin hervidor) debe estar conectado con todos los sensores y los dispositivos de seguridad dispuestos por el DM de 1/12/1975, claramente excluyendo los correspondientes al hervidor. N.B.: Antes de montar el revestimiento es necesario realizar el ENSAYO HIDRÁULICO de la caldera y elementos adicionales, teniendo en cuenta que la presión de ensayo no debe rebasar la presión máxima de funcionamiento de la caldera, o sea 3 bar. En las figuras 11-13 están representados algunos esquemas de conexión CHIMENEA-HERVIDOR-INSTALACIÓN. Cabe recordar que la instalación, las conexiones hidráulicas, la regulación y la puesta en marcha de la instalación deben ser realizados únicamente por personal cualificado cumpliendo con las disposiciones facilitadas en este manual y con todas las normas vigentes. únicamente por personal cualificado cumpliendo con las disposiciones de este manual y con todas las normas vigentes. Para el dimensionamiento térmico se debe considerar que la potencia total disponible es de 29.900 kcal/h aproximadamente, por tanto relacionable con superficies calentables de 100 ÷ 140 m2 ACCESORIOS EI TERMOPALEX está equipado con algunos accesorios para favorecer su instalación y para que el fontanero realice su montaje cumpliendo con las normativas legales vigentes. a) De serie se suministra a1) V.S. = Válvula de seguridad DN ½” (Fig. 11 en pág. 8) Estos accesorios se deben instalar en la tubería de alimentación de la termochimenea, utilizando un T DN 1”¼ ÷ 1”½, colocándolo todo de modo que sea registrable a través de un portillo que se debe disponer en el revestimiento exterior de la chimenea. La descarga de la V.S. se tendrá que empalmar con una descarga en alcantarillado. La V.S. ajustada en 2,7 bar debe instalarse aunque la termochimenea esté dotada con el depósito de expansión de tipo abierto, pues sirve para que el cuerpo de la caldera no rebase la presión de ensayo en caso de obstrucciones de los tubos de carga, debido al hielo nocturno, o de los tubos de seguridad para los depósitos de expansión si se instalan en el desván, sin aislar y son sujetos a temperaturas bajo cero. b) Opcionalmente b1) Cuadro de mandos, (Fig. 14) es un equipo eléctrico que permite gobernar correctamente el termopalex, y está formado por los instrumentos siguientes: • Termostato de arranque bomba • Hidrómetro • Termómetro • Avisador acústico de alarma. Otras informaciones vienen en la ficha técnica de la pág. 18 N.B.: EI cuadro de mandos es un accesorio indispensable para controlar el funcionamiento correcto del termopalex; el Cliente no debe obligatoriamente utilizar el cuadro de mandos suministrado por Palazzetti, en todo caso debe prever la instalación de un instrumento similar. 2.3 CONEXIONES ELÉCTRICAS 2.3.1 INSTALACIÓN DEL CUADRO DE MANDOS OPCIONAL El cuadro eléctrico se debe instalar próximo al generador de calor. Las sondas de los dispositivos de funcionamiento, protección y control se deben incorporar directamente al generador, o como máximo en la tubería de alimentación a menos de 0,5 m de distancia del generador y siempre antes de cualquier órgano de cierre. 2.3.2 INCORPORACIÓN DE LOS BULBOS (Fig. 15) a) Utilizar un empalme en cruz (Q) DN 1”¼, como en el dibujo, colocándolo a la salida del agua caliente. b) Incorporar la cubeta portasondas (P) e introducir los tres bulbos, o sea el extremo del termostato de bloqueo, de mínimo arranque bomba y del termómetro (ver también la Fig. 12). c ) La conexión del hidrómetro se debe enroscar en la válvula de retención correspondiente, que se debe situar en el colector (I). 2.3.3 MONTAJE EXTERNO EN LA PARED d) Abrir la tapa por medio de la llave. e) Aflojar el tornillo central hasta que se separe la base negra del cuadro. f ) Fijar en la pared la base utilizando los tornillos y tacos suministrados. g) Los cables eléctricos pueden entrar desde abajo o atrás. Quebrantar los diafragmas y realizar las conexiones eléctricas según el esquema de la etiqueta. Dejar salir los capilares de los órganos de control y funcionamiento de protección, por uno de los orificios con diafragma a romper. h) Antes de volver a incorporar el cuadro a la base, comprobar que las conexiones están realizadas debidamente. 2.3.4 MONTAJE EMPOTRADO (Fig.16) i) Crear una contrapared A en la parte trasera de la campana a la profundidad de 80 mm del frontal. j) Realizar las operaciones de los párrafos d) y e) . k) Fijar la base B en la contrapared A. l) Realizar en la pared frontal C un orificio de 140x140 mm para introducir el cuadro de mandos. m) Realizar la conexión de los bulbos y de los cables eléctricos utilizando los orificios pre-estampados a quebrantar. 2.3.5 FUNCIONAMIENTO (Fig.14) Dispositivos de control: • Termómetro 7 • Hidrómetro 6 Dispositivos de protección: sistema de alarma acústica • Avisador acústico 1 • Termostato de bloqueo 2 • Interruptor luminoso 3 El sistema actúa cuando la temperatura del líquido rebasa el valor máximo establecido por la Recolección R y avisa al operador para que interrumpa la alimentación de combustible. El funcionamiento prolongado de la alarma podría volverse molesto: el avisador acústico se puede apagar actuando sobre el interruptor Iuminoso. Para restablecer las condiciones iniciales, tras haber rearmado el termostato de bloqueo, hace falta volver a activar el interruptor. 29 E Salida de agua sanitaria 1/2M Tubo de seguridad Alimentación calefacción Válvula de seguridad Conexión hidrómetro Cubeta portasondas cuadro de mandos (opcional) Conexión para válvula descarga térmica Entrada de agua sanitaria 1/2 M Cubeta de control temperatura Unión 1¼ H Retorno calefacción Hervidor por acumulación Conexión con hervidor Conexión sin hervidor 2.2.2 • CUIDADO: durante el funcionamiento corriente, comprobar que el interruptor está encendido (o sea que hay corriente eléctrica). Dispositivo de funcionamiento: sistema bomba de circulación Termostato de regulación 4 Piloto de funcionamiento 5 Cuando la temperatura del fluido alcanza el valor programado en el termostato, se activa la bomba de circulación y se enciende el piloto de funcionamiento. En el momento en que la temperatura del fluido llega por debajo del valor considerado, el termostato de regulación abre el circuito eléctrico: piloto apagado y bomba parada. Alimentación: - 220 V ± 10% Grado de protección: IP 40 Temperatura mín. - máx. ambiente: +2 ÷ 50° C Longitud de los capilares: 1,2 m Termómetro: 0 ÷ 120° C Interruptor luminoso: 16A – 220V Termostato de regulación: 0 ÷ 90° C Termostato de bloqueo: 90° C (+ 0° C; - 5° C) Capacidad contactos termostato de regulación: 15 A - 220 V carga resistiva 2 A -220 V carga inductiva Capacidad contactos termostato de bloqueo: 15 A - 220 V carga resistiva 2 A - 220 V carga inductiva Avisador acústico: 220 V - 8 V A g) Una vez realizada la combustión, se podrá cargar la termochimenea con una cantidad de leña adecuada según la exigencia de la instalación. Cabe recordar que para obtener un buen rendimiento, no se tendrán que efectuar nunca cargas excesivas de leña, ni tampoco utilizar tamaños demasiado grandes o leña no suficientemente seca. h) Cuando la temperatura del agua se habrá estabilizado alrededor de 60-70°C, significa que el agua que cabe en la instalación se ha dispuesto en el régimen correcto, por lo cual es suficiente una cantidad inferior de leña para mantener el TERMOPALEX en las condiciones deseadas. i) La bomba de circulación se debe ajustar de modo que se ponga en marcha cuando el agua alcance los 55-60°C, por lo cual es necesario regular el termostato alrededor de 65÷75°C. De esta forma se reducen considerablemente las incrustaciones de catramina y materiales incombustos en la caldera de la chimenea, consiguiendo un mayor rendimiento y su más larga duración. N.B.: En la fase inicial, al encender la chimenea, la bomba de circulación se pondrá en marcha y parará repetidamente. Es un comportamiento normal que perdura hasta que toda el agua fría contenida en la instalación se habrá calentado. j) ES DESACONSEJABLE incorporar a la instalación unos termostatos de ambiente eventuales, que paran o ponen en marcha la bomba de circulación, para regular la temperatura en los ambientes. Por razones de seguridad la bomba debe funcionar SIEMPRE mientras la chimenea esté encendida, eliminando el calor producido en el termopalex. Si en los ambientes hace demasiado calor, reducir el volumen del fuego, en la eventualidad hasta apagarlo. k) Cuando la termochimenea es el único manantial de calor, o sea sin una caldera tradicional de soporte, es oportuno que el proyectista de la instalación de calefacción dimensione los radiadores considerando la temperatura del agua de circulación de alrededor de 70÷60 °C en lugar de 85÷75 °C. 2.3.8 PUESTA EN RÉGIMEN DE LA INSTALACIÓN 2.3.6 ESQUEMA DE LAS CONEXIONES ELÉCTRICAS Realizar las conexiones ejecutando lo que está indicado en la bornera de conexión (Fig. 18) 2.3.7 DATOS TÉCNICOS SOLUCIÓN DE LOS PROBLEMAS No se enciende el interruptor luminoso: No funciona la bomba de circulación a pesar del asenso del termostato de regulación: • Comprobar que hay tensión de red. • Comprobar las conexiones con la bornera. • Cerciorarse de que el interruptor luminoso está en la posición de cierre. • Comprobar las conexiones con la bornera del cuadro de mandos y de la bomba de circulación. Blanco Azul Fase Neutro Rojo Neutro PRIMER ENCENDIDO Los primeros encendidos se deben realizar con un fuego moderado. • Los olores desagradables o los humos eventuales se deben a la evaporación o al secado de algunos materiales utilizados. Este fenómeno tiende a perdurar algunos días, para luego desaparecer. Nota: las placas refractarias que revisten el hogar podrían producir, durante los primeros encendidos, la salida de agua, fenómeno natural que desaparece después de algunos encendidos con la evaporación de la humedad contenida en los refractarios nuevos. E 3.2 ENCENDIDO Y CONTROL DE LA INSTALACIÓN a) En el supuesto de que el TERMOPALEX esté instalado así como lo aconsejamos, antes de encender el fuego es indispensable comprobar que la caldera está llena de agua. Después controlar, en el cuadro de mandos, que la manecilla indicadora del hidrómetro (cuadrante de arriba a la derecha), no esté en el punto 0 (cero), sino que esté desplazada hacia arriba al menos 2-3 muescas, ver dibujo (Fig. 19); esto significa que en el interior de la instalación hay agua, por lo cual se puede proceder al encendido de la termochimenea. b) La prueba descrita arriba se debe ejecutar obligatoriamente: • Antes de encender el fuego; • Al principio de cada temporada de invierno; • Después de un largo plazo de inactividad; De esta forma se evitará encender el TERMOPALEX a falta parcial o total de agua, y el consiguiente peligro de que se deforme o se rompa. c ) N.B.: Si la manecilla del hidrómetro marca 0 (cero), no encender el fuego, sino hay que buscar las causas eventuales, tales como: • pérdida en la instalación • no se ha agregado agua. En caso de duda, contactar con el fontanero de confianza. d) En caso de acoplamiento con otra caldera, las compuertas eventuales o las válvulas de deshabilitación, no deberán NUNCA impedir el caudal de vapor y agua hirviendo al depósito de expansión a través del tubo de seguridad. Por tanto, antes de encender el fuego, cerciorarse de que el circuito con el TERMOPALEX tenga todas las compuertas abiertas. e) Accionar el interruptor general rojo que se halla en el CUADRO de MANDOS, que se encenderá, controlar que el termostato de la bomba (mando redondo de arriba a la izquierda) está colocado en la temperatura de 55°C aproximadamente. f ) Encender lentamente el fuego en el TERMOPALEX usando leña de tamaño pequeño y abrir la inyección de aire. 30 3.3 COMO SE USA LA PUERTA (Fig. 21) La apertura se consigue tirando la manilla hacia el exterior, levantándola y luego tirando hacia sí la puerta. N.B.: El vidrio cerámico resiste muy bien las altas temperaturas, sin embargo es frágil, por tanto NO DARLE GOLPES. 3.4 USO 3.1 Se aconseja inicialmente hacer un fuego vivo. En todo caso será necesaria una hora de fuego para que la instalación alcance el régimen debido, cargando el hogar en este plazo de tiempo con 10 Kg de leña. TIPO DE COMBUSTIBLE Los Monobloccos se deben alimentar preferentemente con leña de haya/abedul bien madura o briquetas de lignito. Cada clase de leña posee unas características diferentes que influyen también en el rendimiento de la combustión. El rendimiento nominal en kW declarado de la chimenea se consigue quemando la correcta cantidad de leña, cuidando que no se sobrecargue la cámara de combustión. La tabla del poder calorífico de la leña representada al lado, sirve para poder efectuar la elección más correcta y sacar el máximo provecho de la chimenea. No quemar madera pintada. Cualquiera que sea la leña que se decide quemar, cabe recordar siempre que se debe hacerla pedazos para que pierda la humedad: más elevado es su contenido de agua y mayor es la cantidad de calor necesario para incendiarse. 3.5 CONTROL DE LA COMBUSTIÓN (Fig. 20) Se consigue mediante el mando exterior situado abajo a la derecha. • Desplazando el pomo hacia + a la IZQUIERDA, se consigue una combustión más rápida; • Desplazando el pomo hacia - a la DERECHA, la combustión será más lenta. 3.6 CAJÓN DE LA CENIZA El cajón de la ceniza es capaz y de fácil extracción. Se aconseja vaciarlo a menudo para favorecer la inyección de aire comburente en el hogar. 3.7 SALIDA DE HUMOS El Monoblocco está dotado, en el tubo de salida del humo, de una válvula de mariposa de regulación manual (Fig. 7 pág. 4). Este dispositivo permite regular la salida del humo así como está indicado a continuación: • manilla en posición de abierto en fase de encendido o de carga • manilla en posición de cerrado en fase de gobierno corriente. Mínimo Tipos de leña Poder calorífico sup. de la leña sin humedad (kcal/h x kg). Álamo Encina Haya Abeto* Roble Abedul * Se desaconseja el uso de coníferas (pino, abeto): contienen una elevada cantidad de resinas que atascan rápidamente el cañón de humo 4.1 LIMPIEZA DEL VIDRIO (Fig. 22) ESQUEMAS HIDRÁULICOS Para limpiar la superficie interior del vidrio es necesario abrir la puerta girando la manilla en dirección de las agujas del reloj y después tirar la puerta hacia sí. • Limpiar el vidrio como está indicado a continuación: utilizar un paño o una bola de papel de diario humedecida y pasada por la ceniza; frotar la superficie del vidrio hasta conseguir su limpieza total. • Se desaconseja realizar las operaciones de limpieza durante el funcionamiento de la chimenea. INSTALACIÓN CON DEPÓSITO ABIERTO 4.2 HERVIDOR POR ACUMULACIÓN MANTENIMIENTO GENERAL TERMOCHIMENEA CON/SIN PRODUCCIÓN DE AGUA CALIENTE SANITARIA (BI300) CONEXIÓN CON HERVIDOR CONEXIÓN SIN HERVIDOR EI termopalex necesita de una frecuente y esmerada limpieza para poder garantizar siempre un rendimiento eficiente, durante la temporada de invierno: • Cada día quitar la ceniza que va depositándose en el cajón de la ceniza, para permitir el libre caudal del aire primario de combustión. • Cada semana es indispensable realizar la limpieza de los haces de tubos; para facilitar esta operación se aconseja quemar leña seca y fina que desarrolla más llama, favoreciendo el desprendimiento y la eliminación de las incrustaciones que se hayan formado en la superficie de las tuberías. De esta forma se evitará la gradual obstrucción del paso de humos, lo que favorece el mayor rendimiento de la termochimenea. • Al final de la temporada de invierno: se aconseja realizar la limpieza a fondo, utilizando un cepillo metálico o rascar con una herramienta específica las superficies lisas del termopalex, para eliminar los depósitos de carbón residuales de la combustión. • Limpieza del cañón de humo: se debe ejecutar dos veces al año como mínimo, al principio y a mediados de la temporada de invierno y en todo caso cada vez que sea necesario. La leña húmeda, no secada desde al menos 6 meses, además de arder mucho sin desarrollar calor, produce unas grandes condensaciones del vapor de agua en la superficie interior del cañón de humo, que amasándose con los elementos incombustos contenidos en los humos, forman las incrustaciones y el depósito de hollín, y por consiguiente una mayor necesidad de limpieza y mantenimiento. COLECTOR ESQUEMAS HIDRÁULICOS Monoblocco Termopalex Kcal/h kW Potencia calorífica total (cedida)* Potencia calorífica directa (al fluido)* Contenido de agua (L) Presión máx. de funcionamiento (bar) Superficie de intercambio (m2) Salida humos (cm) Toma de aire exterior (cm) Peso (kg) Combustible sólido Material de construcción Leña LEYENDA Termómetro graduado hasta 120° Llave portamanómetro Manómetro radial escala 0-4 BAR Presóstato de bloqueo de rearme manual Termostato de regulación homologado I.S.P.E.S.L. Termostato de bloqueo de rearme manual homologado I.S.P.E.S.L. Termostato homologado I.S.P.E.S.L. Válvula de cierre Válvula de bola Válvula de ajuste Válvula de descarga térmica Válvula de retención Bomba de circulación Válvula de seguridad homologada I.S.P.E.S.L. ajustada a 2,7 bar Mezclador termostático Dispositivo automático para la purga de aire con llave Depósito de expansión cerrado Depósito de expansión abierto Dispositivo de alarma acústica Tubo de alivio DIMENSIONAMIENTO DEPÓSITO DE EXPANSIÓN ABIERTO CAPACIDAD DEPÓSITO CAPACIDAD INSTALACIÓN 30 litros INSTALACIÓN CON DEPÓSITO ABIERTO (CAPÍTULO R.3.A. DEL D.M. DE 01.12.1979) EL DEPÓSITO DE EXPANSIÓN DEBE ESTAR FORMADO POR UN RECIPIENTE CUBIERTO, UBICADO SOBRE EL PUNTO MÁS ALTO ALCANZADO POR EL AGUA EN CIRCULACIÓN DE LA INSTALACIÓN, PROVISTO DE TUBO DE ALIVIO COMUNICANTE CON LA ATMÓSFERA DE SECCIÓN NO INFERIOR A LA DEL TUBO DE SEGURIDAD Y NO INTERCEPTABLE. LOS DEPÓSITOS DE EXPANSIÓN, LOS TUBOS DE SEGURIDAD Y LOS DE REBOSE DEBEN ESTAR PROTEGIDOS CONTRA LA ACCIÓN DEL HIELO. LOS GENERADORES DE CALOR, DE POTENCIALIDAD SUPERIORA 35 KWALIMENTADOS CON COMBUSTIBLE SÓLIDO NO PULVERIZADO, SE PUEDEN INCORPORAR SÓLO A INSTALACIONES DEL TIPO CON DEPÓSITO DE EXPANSIÓN ABIERTO. CONCHA AISLANTE CON ARREGLO A LA NORMA LEGAL DE 10/91 VER DETALLE N. 1 TERMOCHIMENEA CON/SIN PRODUCCIÓN DE AGUA CALIENTE SANITARIA (BI300) EN PARALELO CON CALDERA TRADICIONAL INSTALACIÓN CON DEPÓSITO ABIERTO Y CERRADO TERMOCHIMENEA CON/SIN PRODUCCIÓN DE AGUA CALIENTE SANITARIA (BI300) EN PARALELO CON CALDERA A GAS TIPO CARACTERÍSTICAS TÉCNICAS De la continua investigación tecnológica de Palazzetti nace un nuevo generador de calor, evolución del conocido Termopalex Monoblocco. Una verdadera máquina de calefacción, el mod. BI 300 con producción de agua sanitaria y el mod. BS 300 sin hervidor son capaces de calentar los radiadores de toda la vivienda y, gracias al hervidor por acumulación (de serie sólo en el modelo BI 300), de suministrar agua caliente sanitaria para una entera famialia. Puede funcionar como único manantial de calefacción o se lo puede integrar con una instalación existente. Modelo de chimenea: acero tubular rectangular 3 mm Producción agua sanitaria (BI 300) con hervidor vitrificado con serpentín interior Contenido de agua (L) Altura Sección cañón de humo 650 cm y más 450 ÷ 650 cm 350 ÷ 450 cm * Potencia obtenida con un consumo medio de Kg/h 8 de leña M = alimentación instalación de calefacción R = retorno instalación de calefacción S = descarga I = Entrada instalación agua sanitaria U = Salida agua caliente sanitaria DIMENSIONAMIENTO GENERAL DE LA TUBERÍA DE SEGURIDAD (CAPÍTULO R.2.A. DEL D.M. DE 01.12.1975) DIÁMETRO INTERNO TUBERÍA DE SEGURIDAD LARGO MÁXIMO TUBERÍA DE SEGURIDAD I=20 mm (3/4”) 40 m E N.B.: EL TUBO DE SEGURIDAD NO DEBE TENER EL DIÁMETRO INTERNO MENOR QUE 20 mm, NO DEBERÁ TENER CONTRAPENDIENTES EXCEPTO EL TRAMO DESTINADO A DESEMBOCAR EN LA PARTE SUPERIOR DEL DEPÓSITO DE EXPANSIÓN, TENER UN RADIO DE CURVATURA NO INFERIOR A 1,5 VECES EL DIÁMETRO INTERNO DEL TUBO NI TENER NINGÚN ÓRGANO DE CIERRE TOTAL O PARCIAL. 31 • P AVISOS GERAIS Prezado cliente, inicialmente desejamos agradecer-lhe pela preferência que nos concedeu ao comprar o fogão de sala com recuperação de calor Mod BI300, com boiler de acúmulo incorporado para a produção de água quente sanitária ou Mod BS300, versão sem produção de água sanitária. A fim de permitir-lhe de utilizar da melhor maneira o seu novo fogão de sala, convidamos V.Sa. a seguir atentamente os conselhos reproduzidos no presente livrete e uso e manutenção, e sobretudo de comunicar às pessoas interessadas, as informações técnicas, de modo que as mesmas tenham todas as instruções necessárias para executar uma instalação correcta. As lareiras da série TERMOPALEX devem ser instaladas exclusivamente por empresas especializadas, isto vale tanto para a instalação da caldeira de aço quanto para as ligações hidráulicas e eléctricas, para a conexões ao cano fumeiro e os trabalhos de complementação necessários para o bom funcionamento. (DPR 24-7-1996, n.459 Art.2 Alínea 6) 1.1 LISTA DE EMBALAGEM A aparelhagem é entregue num volume único protegida por uma folha de nylon termoretraível para o transporte. Dentro da lareira estão colocados: 1 válvula de segurança DN ½” 1 maçaneta para a regulação manual da válvula de fumos, completa do próprio eixo Acessórios opcionais O quadro de controlo é fornecido apenas a pedido com volume separado; na caixa deverá haver: 1 quadro eléctrico, 1 manga porta sondas, 1 conexão para hidrómetro, 1.2 PLACA DE IDENTIFICAÇÃO E VISTORIA (Fig. 1) Está colocada no lado direito da caldeira e reproduz os dados de potencialidade do fogão de sala térmico. Modelo Matrícula Combustível: Potência térmica global (rendimento) Potência térmica directa Press. Hidr. Máx. Exercício Acúmulo água sanitária* Autonomia Lenha Kcal/h 22000 kW 25,5 30 L (BI300)* 2h • • UNI 10683/98 - Cumeeiras, distâncias e colocação TELHADO PLANO Distância > 5 m Dist.? 5 m Volume técnico 0.50 m TELHADO INCLINADO Para além do cume Eixo do cume H min. Inclinação do telhado Distância entre o cume e a chaminé Altura mínima da chaminé (medida à saída) menor de 1,85 m Maior de 1,85 m 0,50 m para além do cume 1,00 m do telhado instalação ESQUEMA DE MONTAGEM VEDAR TOMADA DE AR EXTERNA (EMBAIXO DA SUPERFÍCIE DE LUME) GRADE DESCARGA TEMPERATURA CONTRACOIFA E ESTRUTURA DE COLUNA IGNÍFUGA REVESTIMENTO DE FIBRA CERÂMICA OU DE LÃ DE ROCHA DOTADO DE FOLHA DE ALUMÍNIO EXTERIOR GRADE DE INSPECÇÃO VDF PROTEGER AS PARTES DE MADEIRA COM MATERIAL IGNÍFUGO 20 mm DISTÂNCIA MIN. 5 mm ENTRE REVESTIMENTO E FOGÃO DE SALA TÉRMICO Fig. 7 • • ATENÇÃO: INSTALAR VÁLVULA DE SEGURANÇA E TUBO DE EXPURGO ATMOSFÉRICO DE CONFORMIDADE COM AS NORMAS VIGENTES DE LEI • 1.3 NORMAS GERAIS Para garantir um funcionamento regular do fogão de sala é necessário seguir algumas regras fundamentais relativas à TOMADA DE AR, ao CANO FUMEIRO, à INSTALAÇÃO. Ref. norma UNI 10683/98. • • P • • 32 A TOMADA DE AR EXTERNA é indispensável para assegurar um fluxo adequado de AR de COMBUSTÃO (Fig. 7), sobretudo se existem portas e janelas com vidros duplos e guarnições. Realizar em seguida um furo com diâmetro de pelo menos 15 cm sobre uma parede que dá para o lado de fora. O furo deverá ser feito possivelmente abaixo do plano do lume, atrás ou ao lado da aparelhagem e deverá ser dotado tanto de grade anti-insecto quanto de fecho (Fig. 7) As dimensões do CANO FUMEIRO deverão ser conformes a quanto referido na ficha técnica. É aconselhável o uso de canos fumeiros isolados em refractário ou em aço inoxidável de secção circular, com paredes internas de superfície lisa (Fig. 2). A secção do cano fumeiro deverá manterse constante por toda a sua altura. Aconselha-se uma altura mínima de 3,5 ÷ 4 m (ver Fig. 4). É oportuno prever, debaixo da embocadura do canal do fumo, uma câmara de recolha para materiais sólidos e eventuais condensações. As características do cano fumeiro devem ser conformes a quanto prescrito pelas normas UNI 9615, 9731 e UNI 10683. Canos fumeiros ESTRAGADOS, construídos com material não idóneo (fibrocimento, aço zincado, etc... com superfície interna áspera e porosa) estão fora da lei e prejudicam o bom funcionamento do fogão de sala. Uma PERFEITA EXAUSTÃO é dada sobretudo por um cano fumeiro livre de obstáculos tais como estrangulamentos, percursos horizontais, arestas; eventuais deslocações do eixo deverão ter um percurso inclinado com angulação máx. de 45° em relação à vertical, melhor ainda se forem só 30°. Tais deslocações devem ser efectuadas preferivelmente na proximidade da cumeeira. A JUNÇÃO FUMOS entre o fogão de sala e cano fumeiro deve ser efectuada com tubos e curvas apropriadas em aço aluminato rígidos, com espessuras de pelo menos 2 mm ou aço inoxidável com espessura de 1 mm que facilitam a instalação e dão garantia de funcionalidade e resistência (Fig. 7); é proibida a utilização de tubos metálicos flexíveis e/ou de fibrocimento. A CUMEEIRA deve ser de tipo ANTI-VENTO com secção interna equivalente àquela do cano fumeiro e secção de passagem dos fumos na saída pelo menos DUPLA daquela interna do cano fumeiro (Fig. 3). Para evitar inconvenientes na exaustão, cada fogão de sala deverá ter um próprio cano fumeiro independente. No caso de presença de vários canos fumeiros no telhado é oportuno que os outros se encontrem pelo menos a 2 metros de distância e que a cumeeira do fogão de sala ULTRAPASSE os outros pelo menos de 40 cm (Fig.4). Se as cumeeiras resultam encostadas prever separadores divisórios e/ou colocar um pelo menos 40 cm mais alto em relação ao outro. Nas figuras 5 e 6 são visualizados os dados da tabela das prescrições UNI 10683/98 relativas às distâncias e à colocação das cumeeiras. • Para uma instalação correcta a canalização dos fumos entre fogão de sala e cano fumeiro deve ser feita com vedação hermética vedando todas as juntas de união. Se o fogão de sala for instalado sobre um cano fumeiro usado anteriormente com outros fogões de sala é necessário efectuar uma limpeza profunda para evitar funcionamentos anómalos e prevenir o eventual incêndio dos incombustos que se depositam sobre as paredes internas do mesmo. Em todos os Monoblocos, nas laterais externas da lareira e da coifa, devem ser aplicados painéis de lã de rocha com espessura de 3 cm com suporte de folha de alumínio, para isolar termicamente o fogão de sala. A S normas UNI prevêem a instalação de uma grade de descarga temperatura o mais próxima possível do forro do tecto. 2.1 INSTALAÇÃO DO FOGÃO DE SALA 2.1.1 TESTE DE MONTAGEM A SECO a) Aconselha-se a montar previamente o fogão de sala térmico a seco junto ao eventual nosso revestimento de mármore, de modo a ver a ocupação de espaço dos vários componentes, portanto da passagem de tomada de ar, b) Em particular é necessário fazer coincidir a parte frontal dianteira do fogão de sala térmico com o fio interno da superfície de mármore deixando uma fenda de 3÷5 mm de modo a permitir a livre dilatação do monobloco. Nesta fenda e em todas as partes comuns de junção entre o fogão de sala térmico e o revestimento será oportuno inserir uma guarnição composta por forração de lã de rocha. c ) Escolher o lugar onde efectuar as ligações hidráulicas, se do lado direito ou do lado esquerdo, portanto providenciar para fechar as ligações não utilizadas com tampas herméticas (não são fornecidas por nós). d) Remover o fogão de sala e o relativo revestimento para executar as obras de alvenaria. e) Fazer o furo de tomada de ar no muro externo de maneira que o ar frio comburente entre sob o plano de lume (Fig. 11) (C). N.B.: Incrementar esta secção de 20% para cada metro de percurso a mais além dos 40 cm do muro. 2.1.2 MONTAGEM DEFINITIVA a) Posicionar a base levando em consideração que o plano do lume do revestimento de mármore, deverá estar no mesmo nível da base. b) Executar as ligações hidráulicas no corpo caldeira conforme os esquemas hidráulicos, no respeito das normas vigentes (D.M. 1 de Dezembro de 1975) Ver secção hidráulica. 2.1.3 CONEXÃO AO CANO FUMEIRO As dimensões do cano fumeiro devem corresponder a quanto indicado na tabela reproduzida na ficha técnica. Aconselha-se a executar a conexão para a saída de fumos, entre o fogão de sala e o cano fumeiro, mediante curvas e tubos metálicos com espessura adequada, prestando atenção para não ultrapassar a inclinação de 45° (Fig. 9). Após ter efectuado a conexão é oportuno isolar os tubos metálicos da saída fumos com forração de lã de rocha ou fibra cerâmica. 2.1.4 REGISTO FUMOS A maçaneta de comando manual registo saída fumos, fornecida junto com a vareta de ligação, deve ser inserida na contracoifa, ou seja na parte superior do fogão de sala, cortando a vareta na medida necessária para que a mesma fique encaixada entre a borboleta de saída fumos e maçaneta de comando. A sede da maçaneta deverá depois ser fixada na contracoifa (Fig.10) máx. 45° Isolamento Tronco de tubo Curva H = 2D Borboleta de regulação saída fumos Vareta de regulação 6 x 6 mm para ser cortada na medida certa Maçaneta de comando FECHADO ABERTO 2.1.5 CONTRACOIFA Para a realização da contracoifa aconselha-se o uso de gesso acartonado, pela facilidade de elaboração e sobretudo para evitar de sobrecarregar com tijolos furados ou suportes a estrutura embaixo do fogão de sala: arquitrave de mármore e trave de madeira NÃO podem servir como estrutura portante. Antes de construir a contracoifa deve ser instalada a central de controlo e devem ser conectados os cabos eléctricos (ver esquemas na pág. 10). 2.1.6 • • • VISTORIA FUMOS Antes de efectuar a montagem definitiva será oportuno efectuar um controlo dos fumos, ou seja, testar o funcionamento do fogão de sala com porta aberta. Se tudo estiver funcionando, pode ser efectuada a montagem definitiva da contracoifa; Vice-versa, em caso de anomalias, verificar de ter respeitado todas as nossas prescrições técnicas. 2.2 LIGAÇÕES HIDRÁULICAS Sendo uma caldeira que funciona com combustíveis sólidos, o TERMOPALEX deve ser instalado seguindo determinados esquemas hidráulicos. As normas de lei (D.M. 1/12/1975) prescrevem a utilização do VASO DE EXPANSÃO tipo ABERTO para a atmosfera, a instalação da válvula de segurança fornecida no espaço de 50 cm da remessa da caldeira e todos os outros sensores que servem para tornar a instalação segura e eficiente. O Termopalex BI 300 é predisposto com um boiler de acúmulo para a produção de água quente sanitária; o mesmo é montado posicionado verticalmente no lado direito do fogão de sala. Todavia são predispostos os suportes e as presilhas para montá-lo à esquerda. 2.2.1 ESQUEMAS HIDRÁULICOS TIPO O fogão de sala térmico se presta para vários esquemas de instalação devido à sua versatilidade. Por este motivo pedimos a atenção do canalizador às pags.14-17, onde são reproduzidos, a título de exemplo, vários esquemas de conexão do fogão de sala. A remessa do fogão de sala deve antes ser conectada ao boiler e a partir do mesmo deve ser conectada à instalação de aquecimento. O TERMOPALEX BS 300 (sem boiler) deve ser conectado com todos os sensores e as seguranças previstas pelo DM 1/12/1975, excluídas obviamente aquelas relativas ao boiler. N.B.: Antes de efectuar a montagem do revestimento é necessário executar a VISTORIA HIDRÁULICA da caldeira e dos anexos, levando em consideração que a pressão de teste para a vedação não deve ultrapassar a pressão máxima de exercício da caldeira, ou seja, 3 bar. Saída água sanitária 1/2M tubo de segurança; Remessa aquecimento Válvula de segurança Conexão hidrómetro Colector porta sensores do quadro de controlo (opcional) Presilha para válvula descarga térmica Entrada água sanitária 1/2 M Conducto de controlo temperatura Presilha 1¼ F Retorno aquecimento boiler por acúmulo. 2.2.2 ACESSÓRIOS O TERMOPALEX é equipado com alguns acessórios para facilitar a instalação do mesmo e para que o canalizador execute a montagem no respeito das normas de lei em vigor. a) Em dotação a.1)V.S. = Válvula de segurança DN ½” (Fig. 11 pag. 8) Deve ser instalada na tubulação de remessa do fogão de sala térmico, utilizando um T DN 1”¼ ÷ 1”½, posicionando tudo de modo que seja inspecionável através de uma porta a ser prevista no revestimento externo do fogão de sala. A descarga da V.S. deverá ser conectada do lado externo com uma descarga de despejo em esgoto. A V.S. calibrada a 2,7 bar deve ser instalada mesmo se o fogão de sala for equipado com vaso de expansão tipo aberto, de fato serve para evitar que o corpo da caldeira ultrapasse a pressão de vistoria no caso de obturações dos tubos de carga causadas pelo gelo nocturno, ou dos tubos de segurança para os vasos de expansão se forem colocados no forro do teto, não isolados e estejam sujeitos a temperaturas inferiores a zero. b) A pedido b1) Quadro de controlo, (Fig. 14) é uma aparelhagem eléctrica que permite uma gestão correcta do termopalex, se compõe dos seguintes instrumentos: • Termóstato accionamento bomba • Hidrómetro • Termómetro • Som de alarme. Outras informações estão contidas na ficha técnica da pag.18 N.B.: O quadro de controlo é um acessório indispensável para controlar o funcionamento regular do termopalex; o Cliente não é vinculado para usar o quadro de controlo fornecido pela Palazzetti, deve de qualquer modo prever a instalação de um instrumento equivalente. 2.3 LIGAÇÕES ELÉCTRICAS 2.3.1 INSTALAÇÃO DO QUADRO DE CONTROLO OPCIONAL O quadro eléctrico deve ser instalado nas proximidades do gerador de calor. Os sensores dos dispositivos de funcionamento, protecção e controlo devem ser colocados directamente no gerador, ou no máximo sobre a tubulação de remessa no espaço de 0,5 m de distância do gerador e de qualquer modo antes de qualquer dispositivo de interceptação. 2.3.2 INSERÇÃO BULBOS (Fig. 15) a) Utilizar uma conexão em cruz (Q) DN 1”¼, conforme o desenho, colocada na saída da água quente. b) Inserir o colector porta sensores (P) e introduzir os três bulbos, isto é, a parte terminal do termóstato de bloqueio, de mínima partida da bomba e do termómetro (ver também Fig. 12). c ) A conexão do hidrómetro deve ser aparafusada na válvula de retenção apropriada, que deve ser colocada no colector. (I) 2.3.3 MONTAGEM DA PARTE EXTERNA NA PAREDE d) Abrir a tampa com a chave. e) Afrouxar o parafuso central até se desprender da plataforma preta do quadro. f ) Fixar a plataforma à parede utilizando os parafusos e as buchas fornecidas. g) Os cabos eléctricos podem entrar por baixo ou por trás. Afundar os diafragmas e executar as conexões eléctricas conforme esquema na etiqueta. Deixar sair os capilares dos dispositivos de controlo, funcionamento para protecção de um dos furos com diafragma a quebrar. h) Antes de recolocar o quadro na plataforma, verificar que as conexões tenham sido executadas correctamente. 2.3.4 P Nas figuras 11-13 reproduzimos alguns esquemas de conexão FOGÃO DE SALA-BOILER-INSTALAÇÃO. Lembramos que a instalação, as ligações hidráulicas, a regulação e o arranque do equipamento devem ser efectuados exclusivamente por pessoal especializado na observância das prescrições referidas no presente livrete e de todas as normas vigentes. Conexão com boiler Conexão sem boiler exclusivamente por pessoal especializado na observância das prescrições reproduzidas no presente livrete e de todas as normas vigentes. Para o dimensionamento térmico deve ser considerado que a potência global disponível é de aproximadamente 21.900 kcal/h, portanto relacionável a superfícies para cerca de 100 ÷ 140 m2 (para edifícios com características construtivas de conformidade com as leis em vigor sobre economia de energia). Existe também a possibilidade de uma conexão para a produção de água quente sanitária. MONTAGEM DE EMBUTIR (Fig.16) i) Criar uma contraparede A na traseira da coifa a uma profundidade de 80 mm da frente. j) Executar as operações de acordo com os itens d) e e) . k) Fixar a base B à contraparede A. l) Na parede frontal C efectuar um furo com 140x140 mm para inserir o quadro de controlo. m) Efectuar a colocação dos bulbos e dos fios eléctricos utilizando os furos já marcados para quebrar. 2.3.5 FUNCIONAMENTO (Fig.14) Dispositivos de controlo: • Termómetro 7 • Hidrómetro 6 Dispositivos de protecção: sistema alarme sonoro • Cigarra 1 • Termóstato de bloqueio 2 33 • Interruptor luminoso 3 O sistema intervém quando a temperatura do líquido ultrapassa o valor limite colocado pelo Recolhedor R e avisa o operador para interromper a alimentação de combustível. O funcionamento prolongado do alarme poderá se tornar irritante: a cigarra pode ser desligada agindo no interruptor Iuminoso. Para restaurar as condições iniciais, após ter rearmado o termóstato de bloqueio, é preciso reactivar o interruptor. • ATENÇÃO: durante o funcionamento normal controlar que o interruptor esteja iluminado (ou seja, que haja energia eléctrica). Dispositivo de funcionamento: sistema circulador Termóstato de regulação 4 Sinal luminoso de funcionamento 5 Quando a temperatura do fluído atinge o valor configurado no termóstato, o circulador é activado, e o sinal luminoso de funcionamento se acende. No momento em que a temperatura do fluído desce abaixo do valor considerado, o termóstato de regulação abre o circuito eléctrico: sinalizador apagado com bomba parada. 2.3.6 ESQUEMA DE LIGAÇÃO ELÉCTRICA Efectuar as conexões respeitando quanto indicado no quadro de bornes de ligação (Fig. 18) 2.3.7 DADOS TÉCNICOS Alimentação: - 220 V ± 10% Grau de protecção: IP 40 Temperatura min. - max. ambiente: + 2 ÷ 50° C Comprimento capilares: 1.2 m Termómetro: 0 ÷ 120° C Interruptor luminoso: 16A – 220V Termóstato de regulação: 0 ÷ 90° C Termóstato de bloqueio: 90° C (+ 0° C; - 5° C) Capacidade de contactos termóstato de regulação: 15 A - 220 V carga resistiva 2 A – 220 V carga indúctil Capacidade contactos termóstato de bloqueio: 15 A - 220 V carga resistiva 2 A -220 V carga indúctil Cigarra: 220 V - 8 V A 2.3.8 RESOLUÇÃO DOS PROBLEMAS Não se acende o interruptor luminoso: Não funciona o circulador apesar do consenso do termóstato de regulação: • Verificar que haja energia na rede; • Verificar as conexões ao quadro de bornes. • Controlar que o interruptor luminoso esteja na posição de fechamento. • Verificar as ligações ao quadro de bornes do quadro de controlo e do circulador. Branco Azul Fase Neutro Vermelho Neutro PRIMEIRO ACENDIMENTO Os primeiros acendimentos devem ser efectuados com o lume moderado. • Eventuais cheiros desagradáveis ou fumos são causados pela evaporação ou pela secagem de alguns materiais utilizados. Tal fenómeno tenderá a continuar por alguns dias até desaparecer. Nota: as chapas refractárias que revestem a lareira poderão provocar, durante os primeiros acendimentos, uma saída de água, fenómeno natural que desvanece após alguns acendimentos com a evaporação da humidade contida nos refractários novos. P 3.2 ACENDIMENTO E CONDUÇÃO INSTALAÇÃO a) Partindo do pressuposto que o TERMOPALEX tenha sido instalado como recomendado por nós, antes de acender o lume é indispensável verificar que a caldeira esteja cheia de água. Controlar portanto, no quadro de controlo, que o ponteiro índice do hidrómetro (quadrante no alto à direita), não esteja no ponto 0 (zero), mas que esteja colocado para cima de pelo menos 2-3 tacas, ver desenho (Fig. 19); isto significa que na parte interna da instalação há água, portanto pode-se proceder ao acendimento do fogão de sala térmico. b) A verificação descrita acima deve ser efectuada taxativamente: • Antes de acender o lume; • No início de cada estação de inverno; • Após um período prolongado de inactividade; Dessa maneira se evitará de acender o TERMOPALEX com falta parcial ou total de água, e o consequente perigo de deformação ou quebra do mesmo. c ) N.B.: Se o ponteiro do hidrómetro marca 0 (zero), não acender o lume, mas procurar as eventuais causas, tais como: • vazamento na instalação • falta de reposição da água Se tiver dúvidas, consultar o seu canalizador de confiança. d) No caso de combinação com outra caldeira, eventuais válvulas de diafragma ou válvulas de exclusão, não deverão NUNCA impedir o fluxo de vapor e água fervente ao vaso de expansão através do tubo de segurança. Portanto antes de acender o lume verificar que 34 COLOCAÇÃO DA INSTALAÇÃO EM REGIME Aconselha-se inicialmente a fazer um lume forte. Será de qualquer modo necessária uma hora de fogo para levar a instalação em regime, carregando nesse intervalo de tempo a lareira com 10 Kg de lenha. 3.3 COMO USAR A PORTA (Fig. 21) A abertura se obtém puxando a maçaneta para fora, levantando-a e depois puxando para si a folha da porta. N.B.: O vidro cerâmico resiste muito bem às altas temperaturas, mas é frágil, por isso NÃO BATER. 3.4 USO 3.1 o circuito com o TERMOPALEX tenha todas as válvulas de diafragma abertas. e) Inserir a chave geral vermelha que se encontra no QUADRO de CONTROLO, o qual se iluminará, controlar que o termóstato bomba (manípulo redondo no alto à esquerda), esteja colocado na temperatura de 55°C aproximadamente. f ) Acender lentamente o lume no TERMOPALEX usando lenha em pedaços pequenos e abrir a introdução de ar. g) Com a combustão accionada se poderá carregar o fogão de sala térmico com uma quantidade de lenha adequada à exigência da própria instalação. Lembramos que para obter um bom rendimento, não deverão ser nunca efectuadas cargas exageradas de lenha, e não deverão ser utilizados pedaços muito grandes ou lenha não suficientemente seca. h) Quando a temperatura da água estiver estabilizada entre os 6070°C, quer dizer que a água contida na instalação será levada em regime, portanto será suficiente uma quantidade menor de lenha para manter o TERMOPALEX nas condições desejadas. i) A bomba de circulação deverá ser regulada de forma que se accione quando a água tiver atingido os 55-60°C, portanto será necessário regular o termóstato entre os 65÷75°C. Desta maneira se reduzem bastante as incrustações de alcatrão e incombustos na caldeira do fogão de sala obtendo um rendimento e durabilidade maiores. N.B.: Na fase inicial, quando se acender o fogão de sala, a bomba de circulação se accionará e parará repetidamente. É um comportamento normal que se prolonga até quando toda a água fria contida na instalação tiver sido aquecida. j) É DESACONSELHÁVEL inserir na instalação eventuais termóstatos ambiente, que param ou accionam a bomba de circulação, para regular a temperatura nos ambientes. Por motivos de segurança, a bomba deve SEMPRE funcionar até quando o fogão de sala estiver aceso, eliminando o calor produzido no termopalex. Se nos ambientes houver muito calor, reduzir o volume de lume, eventualmente até o apagamento. k) Quando o fogão de sala for a única fonte de calor, isto é, sem uma caldeira tradicional de suporte, será oportuno que o projectista da instalação de aquecimento dimensione os radiadores considerando a temperatura da água em circulação entre os 70÷60° C ao invés dos normais 85÷75° C. TIPO DE COMBUSTÍVEL Os monoblocos devem ser alimentados de preferência com lenha de fago/bétula bem seca ou então com briquetes de linhito. Cada um dos tipos de lenha possui características diferentes que influenciam também o rendimento da combustão. O rendimento nominal em kW do fogão de sala declarado, obtém-se queimando uma correcta quantidade de lenha, prestando atenção para não sobrecarregar a câmara de combustão. A tabela do poder calorífico da lenha reproduzida ao lado, orienta V.Sa. a uma escolha mais correcta e permite de obter o máximo do seu fogão de sala. Não queimar lenha envernizada. Qualquer tipo de lenha que decidir queimar, lembrar sempre de rachála para fazer com que a mesma perca a humidade: mais elevado é o seu conteúdo de água, maior é a quantidade de calor necessário para se incendiar. 3.5 CONTROLO DA COMBUSTÃO (Fig. 20) É obtido mediante o comando externo colocado embaixo no centro. • Deslocando o puxador para + à ESQUERDA, se obtém uma combustão mais rápida; • Deslocando o puxador para – à DIREITA a combustão será mais lenta. 3.6 GAVETA DE CINZAS A gaveta de cinzas é ampla e de fácil remoção. É aconselhável o esvaziamento frequente da gaveta para favorecer a introdução de ar comburente na lareira. 3.7 SAÍDA DE FUMOS O monobloco é dotado, no tubo de saída fumos, de uma válvula tipo borboleta com regulação manual (Fig.7 pag.4). Este dispositivo permite de regular a saída dos fumos conforme segue: • maçaneta na posição aberto na fase de acendimento ou de carga • maçaneta na posição fechada na fase de condução normal. Mínimo Tipos de lenha Poder calorífico da lenha sem humidade (kcal/h x kg). Choupo-preto Carvalho Fago Abeto* Roble Bétula * O uso das coníferas (pinho, abeto) é desaconselhado: contêm elevadas quantidades de substâncias resinosas que obstruem rapidamente o cano fumeiro DIÂMETRO INTERNO TUBULAÇÃO DE SEGURANÇA 4.1 I=20 mm (3/4”) LIMPEZA DO VIDRO (Fig. 22) Para limpar a superfície interna do vidro é necessário abrir a porta virando a maçaneta em sentido horário e depois puxando a folha para si. • Limpar o vidro como segue: utilizar um pano ou um pouco de papel jornal embolado humedecido e impregnado de cinzas; esfregar a superfície do vidro até obter a limpeza total. • É desaconselhado executar as operações de limpeza durante o funcionamento do fogão de sala. 4.2 COMPRIMENTO MÁXIMO TUBULAÇÃO DE SEGURANÇA 40 m N.B.: O TUBO DE SEGURANÇA NÃO DEVERÁ TER UM DIÂMETRO INTERNO INFERIOR A 20 mm, NÃO DEVERÁ APRESENTAR CONTRAPENDÊNCIAS EXCETO O TRECHO DESTINADO A DESEMBOCAR NA PARTE SUPERIOR DO VASO DE EXPANSÃO, TER RAIO DE CURVATURA NÃO INFERIOR A 1,5 VEZES O DIÂMETRO INTERNO DO TUBO E NÃO TER NENHUM ÓRGÃO DE INTERCEPTAÇÃO TOTAL OU PARCIAL. MANUTENÇÃO GERAL O termopalex necessita de uma frequente e profunda limpeza para poder garantir sempre um rendimento eficiente, no funcionamento durante o inverno: • Todos os dias remover as cinzas que se depositam na gaveta de cinzas, para permitir o livre fluxo do ar primário de combustão. • Todas as semanas é indispensável executar a limpeza dos conjuntos de tubos; para facilitar esta operação aconselhamos a queimar lenha fina e seca que produz maior volume de chama, facilitando o desprendimento e a remoção das incrustações que se formaram na superfície das tubulações. Dessa maneira se evitará a oclusão gradual da passagem dos fumos, favorecendo um maior rendimento do fogão de sala. • No fim do inverno: aconselhamos a executar uma limpeza radical profunda, utilizando uma escova metálica ou raspar com um utensílio apropriado, as superfícies lisas do termopalex, para remover os depósitos carboníferos residuais da combustão • Limpeza do cano fumeiro: deve ser efectuada pelo menos duas vezes por ano, início e metade da estação invernal e, em todo o caso, todas as vezes que for necessário. A lenha húmida, não seca de pelo menos 6 meses, além de queimar no limite sem produção de calor, provoca fortes condensações do vapor áqueo na superfície interna do cano fumeiro, que empastando-se com os incombustos contidos nos fumos, forma as incrustações e o depósito de fuligem, com consequente maior necessidade de limpeza e manutenção. ESQUEMAS HIDRÁULICOS ESQUEMAS HIDRÁULICOS INSTALAÇÃO DE VASO ABERTO FOGÃO DE SALA TÉRMICO COM/SEM PRODUÇÃO DE ÁGUA QUENTE SANITARIA (BI300) CONEXÃO COM BOILER CONEXÃO SEM BOILER BOILER DE ACÚMULO COLECTOR Mufla isolante de conformidade com a lei 10/91 VER DETALHE N. 1 FOGÃO DE SALA TÉRMICO COM/SEM PRODUÇÃO DE ÁGUA QUENTE SANITÁRIA (BI300) EM PARALELO COM CALDEIRA TRADICIONAL INSTALAÇÃO DE VASO ABERTO E VASO FECHADO FOGÃO DE SALA TÉRMICO COM/SEM PRODUÇÃO DE ÁGUA QUENTE SANITÁRIA (BI300) EM PARALELO COM CALDEIRA A GÁS TIPO CARACTERÍSTICAS TÉCNICAS LEGENDA TERMÓMETRO GRADUADO ATÉ 120° Torneira suporte do manómetro MANÓMETRO RADIAL ESCALA 0-4 BAR Através da contínua pesquisa tecnológica Palazzetti nasce um novo gerador de calor, evolução do já conhecido Termopalex Monobloco. Verdadeira máquina de aquecimento, o mod. BI 300 com produção de água sanitária e o mod. BS 300 sem boiler são capazes de aquecer os radiadores da casa toda e, graças ao boiler de acúmulo (de série apenas no modelo BI 300), de fornecer a água quente sanitária para toda a família. Pode funcionar como única fonte de aquecimento ou pode ser integrado a uma instalação já existente. Pressóstato de bloqueio com rearme manual TERMÓSTATO DE REGULAÇÃO HOMOLOGADO I.S.P.E.S.L. Modelo fogão de sala: TERMÓSTATO DE BLOQUEIO COM REARME MANUAL HOMOLOGADO I.S.P.E.S.L. Monobloco Termopalex Kcal/h kW Potência térmica global (rendimento)* Potência térmica directa (a fluido) Conteúdo de água (L) Pressão máx. exercício (bar) Superfície de troca (m2) Saída fumos (cm) Tomada do ar externo (cm) Peso (kg) Combustível sólido Material de construção Lenha Termostato homologado I.S.P.E.S.L. Válvula de interceptação válvula esférica Válvula de calibragem Válvula de descarga térmica Válvula de retenção Circulador Válvula de segurança homologada I.S.P.E.S.L. calibrada a 2,7 bar Misturador termostático Dispositivo de expurgo ar automático com torneira Vaso de expansão fechado Vaso de expansão aberto dispositivo de alarme sonoro; Tubo de expurgo DIMENSIONAMENTO VASO DE EXPANSÃO ABERTO CAPACIDADE VASO CAPACIDADE INSTALAÇÃO INSTALAÇÕES COM VASO ABERTO (CAPÍTULO R.3.A. DO D.M. 01.12.1979) O VASO DE EXPANSÃO DEVE SER CONSTITUÍDO POR UM RECIPIENTE COBERTO, COLOCADO SOBRE O PONTO MAIS ALTO ATINGIDO PELA ÁGUA EM CIRCULAÇÃO DA INSTALAÇÃO, MUNIDO DE TUBO DE EXPURGO COMUNICANTE COM A ATMOSFERA DE SECÇÃO NÃO INFERIOR ÀQUELA DO TUBO DE SEGURANÇA E NÃO INTERCEPTÁVEL. OS VASOS DE EXPANSÃO, OS TUBOS DE SEGURANÇA E OS TUBOS LADRÃO DEVEM SER PROTEGIDOS CONTRA A ACÇÃO DO GELO. OS GERADORES DE CALOR, DE POTÊNCIA SUPERIOR A 35 KW ALIMENTADOS COM COMBUSTÍVEL SÓLIDO NÃO PULVERIZADO, PODEM SER INSTALADOS SOMENTE EM INSTALAÇÕES DE TIPO COM VASO DE EXPANSÃO ABERTO. Produção de água sanitária (BI 300) com boiler vitrificado com serpentina interna Conteúdo de água (L) Altura Secção do cano fumeiro 650 cm e mais 450 ÷ 650 cm 350 ÷ 450 cm P 30 litros aço vazado 3 mm * Potência obtida com um consumo médio de Kg/h 8 de lenha M = remessa instalação aquecimento R = retorno instalação aquecimento S = descarga I = Entrada instalação sanitária U = Saída água quente sanitária DIMENSIONAMENTO DE MÁXIMA DA TUBULAÇÃO DE SEGURANÇA (CAPÍTULO R.2.A. DO D.M. 01.12.1975) 35 CARATTERISTICHE TECNICHE Dalla continua ricerca tecnologica Palazzetti nasce un nuovo generatore di calore, evoluzione dell’ormai noto e Termopalex Monoblocco. Vera macchina da riscaldamento, il mod. BI 300 con produzione di acqua sanitaria e il mod. BS 300 senza bollitore sono in grado di riscaldare i radiatori di tutta la casa e, grazie al bollitore ad accumulo (di serie nel solo modello BI 300), di fornire l’acqua calda sanitaria per un’intera famiglia. Può funzionare come unica fonte di riscaldamento oppure può essere integrato ad un impianto già esitente. Modello caminetto Monoblocco Termopalex Kcal/h kW Potenza termica globale (resa)* 22.000 25,5 Potenza termica diretta (al fluido) 14.100 16,4 Contenuto d’acqua (L) 28 Pressione max esercizio (bar) 3 2 Superficie di scambio (m ) 2,90 Uscita fumi (cm) Ø 25 Presa d’aria esterna (cm) Ø 15 Peso (kg) 205 Combustibile solido legna Materiale di costruzione acciaio scatolare 3 mm Produzione acqua sanitaria (BI 300) con bollitore vetrificato a serpentina interna Contenuto d’acqua (L) 30 Sezione canna fumaria Altezza Ø 20 cm 20x20 650 cm e oltre Ø 25 cm 25x25 450 ÷ 650 cm Ø 30 cm 30x30 350 ÷ 450 cm M = mandata impianto riscaldamento R = ritorno impiantoriscaldamento S = scarico I = Ingresso impianto sanitario U = Uscita acqua calda sanitario Ø 1”1/4 Ø 1”1/4 Ø 1/2” Ø 1/2” Ø 1/2” RIVENDITORE - RETAILER - HÄNDLER REVENDEUR - REVENDEDOR Palazzetti Lelio spa Via Roveredo, 103 - 33080 Porcia/PN - ITALY Tel. 0434/922922-922655 Telefax 0434/922355 - Telex 460834 PLZZTI E-mail: [email protected] La ditta non si assume alcuna responsabilità per eventuali errori del presente opuscolo e si ritiene libera di variare senza preavviso le caratteristiche dei propri prodotti. Versione - 14 maggio 2002 - COD. 004720134 Realizzazione: Ad Hoc comunicazione visiva * Potenza ottenuta con un consumo medio di Kg/h 8 di legna