ALMANACCO DEL Pescator di Chiararalle per l`anno Bisestile 1908

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ALMANACCO DEL Pescator di Chiararalle per l`anno Bisestile 1908
ALMANACCO
•
DEL
Pescatordi
Chiararalle
PER L ' A N N O B I S E S T I L E 1 9 0 8
Ad uso della Corsica, colla giunta di Poesie Giogost
« Sessantunesima
Annata »
PREZZO DI VENDIDA : 1 0 CENTESIMI
B a s t i a . — Stamperia PIAGGI e C° successori di FABIANI
Per scusare alcuni pellegrini
reduci da Tuani,
che vuotarono
le bottiglie del siguor curato
delle
Ville-di-Paraso.
Il signor Davide de Murati, compose il seguente
SONETTO
Vi pregho perdonar signor curato,
Se un stanco è situbando Pellegrino,
Grondante di sudore, arso e scalmato,
Si ha tracannato in chiesa, il vostro vino.
Non crediate che questi sia usitato
A pare il gabbanrondo o il ladronchino
Che dal bisogno estrenno fù porzato,
A bagnarsi le panci il poverino.
Non l'attribuite ai signori villesi,
Ne ad altri galantuomini onorati ;
Pellegrini di Lourd d'altri paesi.
Questi son tutti onesti e delicati,
E il delinquente fù signor Marchesi,
Il maire di Nessa, Davide da Murati.
Maghio 1874.
ALMANACCO
DEL
Pescator di
Chiaravalle
PER L ' A N N O B I S E S T I L E 1 9 0 8
Ad uso della Corsica, colla giunta di Poesie Giogose
« Sessantunesima
Annata »
PREZZO DI VENDIDA : 1 0 CENTESIMI
Bastia. — Stamperia PIAGGI e C° successori di FABIANI.
2
ECCLISSI
Vi saranno nel 1908 4 ecclissi tre del sole e una della
luna come appresso :
1° Ecclisse totale del sole il 3 gennajo invisibile a noi
2° Ecclisse annuale del sole il 2 8 giugno visibile a noi
come ecclisse parziale
Principio dell'Ecclisse a ore I m. 38 di sera
Mezzo
—
— 4
40
—
Fine
—
— 7
39
—
3° Ecclisse della luna il 7 dicembre visibile a noi
Principio dell'Ecclisse a ore 7 m. 47 di sera.
Mezzo
—
- 1 0
04
Fine
—
— 0
21 matt.
4° Ecclisse annulare e totale del sole li 22 e 2 3 dicembre
invisibile a noi :
TAVOLA
ORARIA
Levar del sole
1 Genn.
1 Feb.
1 Marzo
1 Aprile
1 Maggio
1 Giugno
1 Luglio
1 Agosto
1 Sett.
1 Ottob.
1 Nov.
1 Dec.
ore
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
—
7 minuti 56
—
7
33
—
6
43
—
5
38
4
4!
—
—
4
3
4
—
3
4
—
36
—
5
19
6
—
2
6
—
50
7
—
35
Tramonta del sole
ore 4
— 4
— 5
— 6
— 7
—
—
—
_
—
—
—
7
8
7
6
5
4
4
minuti 10
—
—
—
—
—
_
—
53
41
29
13
52
5
37
42
38
39
11
3
P r o n o s t i c i p e r l'anno 1 9 0 8
INVERNO
Entrata il 21 decembre la rigida stagione con venti, acqua e
neve, non può negarsi che tediosa riuscir non debba in quest'anno per la instabilità de'tempi, la mutazione d'opposti
venti, la rigidezza del freddo, e quindi sarà perniciosa alla
salute, segnalamento per le persone delicate che dovranno
cautelarsi.
PRIMAVERA
Giungerà il 20 marzo fra noi la brillante stagione. A gara
fecondi n'andranno la terra e il mare a provvigione e sollievo
de'bisognosi. Febbri biliose, indigestioni e sciatiche saranno i
mali più comuni da'quali dovremo riguardarci, ma li più sensibili, li più importanti sarano quelli della stacca per i quali
non cè medicina che vaglia.
ESTATE
Entra questa pingue stagione il 21 giugno. Frequenti saranno le pioggie. Copioso sufficientemente il prodotto delle
granaglie e de'varj frutti. Riscaldamenti, strettezze di gola,
diaree, e coqueluche ne'fanciulli.
AUTUNNO
Il 23 settembre avrà principio la dolce stagione. La vendemmia, che non sarà scarsa, compenserà le fatiche de'poveri
agricoltori. Costipazioni, nojose emicranie, e lente tossi. —
Gravi perturbazioni politiche minacciano la pace europea.
4
Computo Ecclesiastico
Numero d'oro
Epatta
Ciclo Solare
Indizione Romana.
Lettera Dominicale
9
XXVII
13
6
ED
Quattro Tempora
Primavera . . . . . . . 11, 13, 14 Marzo.
Estate
10,
12,
13
Giugno.
Autunno
16,
18,
19 Settembre.
Inverno
16, 18, 19 Dicembre.
Feste Mobili
Settuagesima
Ceneri
Pasqua
Rogazioni
Ascenzione
Pentecoste
SS. Trinità.
Corpus Domine
La Domenica I
16
4
19
25,
26,
28
7
14
18
dell'Avento..
Rapporti Cronologici
Febbrajo.
Marzo.
Aprile.
27 Maggio.
id,
Giugno.
id.
id.
29 Novembre.
L'ANNO 1908 dell'era cristiana corrisponde all'anno
6621 del Periodo Giuliano
2684 dell'olimpiade, osia la seconda annata della 671* Olim­
piade incominciando in luglio 1906, considerando che
l'era delle olimpiade incomincia 775 anni e 6 mesi
avanti N. S. J. C. ossia verso il 1° Luglio dell'anno
3938 del periodo Giuliano
2661 Della fondazione di Roma, secondo
Varron.
2655 Dell'era di Nabonassat fissata il mercoledì 26 febbrajo
dell'anno 3967 del periodo Giuliano, ossia 747 anni
avanti N. S. J. C. secondo i cronologisti e 746 secondo
l'astronomi.
5
NOVENE
DELLE PRINCIPALI FESTE DELL'ANNO, A BASTIA.
Purificazione di M. V. — La novena comincia il 24 Gennajo.
S. Giuseppe. — Il 10 Marzo.
SS. Annunziala. — Il 16 Marzo.
La Madonna della Misericordia, nel suo oratorio. — Il 17
Aprile.
SS. Crocifisso de'Miracoli. — 24 Aprile.
Mese Mariano. — Comincia il 31 aprile, nelle due parocchie.
Pentecoste, ossia dello Spirito Santo. — Il 29 Maggio.
SS. Trinità. — Il Triduo comincia il 23 Maggio.
S. Antonio. La Tredicina,il 31 Maggio, nelle due Parocchie.
B. Giovan Battista. — Il 16 Giugno.
Cuor di Gesù. — Triduo, il 23 Giugno.
S. Luigi Gonzaga. — Il triduo comincia il 18 Giugno
Visitazione di M. V. — Il 29 Giugno.
La Madonna del Carmine. — Il 13 Luglio.
S. Anna. — Il 23 Luglio.
S. Ignazio. — Il triduo, il 28 Luglio.
S. Gaëtano. — Il 29 Luglio.
Assunzione di M. V. — Il 6 Agosto.
S. Rocco. — 11 7 Agosto.
Natività di M. V. — La novena comincia il 30 Agosto.
SS. Angeli Custodi. — Il triduo comincia il 29 Settembre.
SS. Rosario. — 11 triduo comincia il 1° Ottobre.
Immacolata Concezione di M. V. — Il 29 Novembre.
Natività di N. S. — Il 16 Dicembre.
Le feste di Precetto Belle quali si è tenuti, come le Domeniche, ad
astenersi dal lavoro, ed ascoltare la Messa, sono quattro : Il Natale dì
N. S. L'Ascensione. L'Assunzione di M. Y. La Festa di Tutti i Santi.
Le Vigilie con digiuno sono cinque : Quella della Pentecoste; — di
S. Pietro e Paolo, che si fa il sabato seguente, se la festa non cade in
Domenica ; — dell' Assunta ; — di Tutti i Santi ; — del Natale,
6
GENNAJO
I giorni crescono di ora 1, minuti 4.
Leva il sole a ore 7, min. 56
Tramonta
»
4 , - 1 0
4.
2.
Mer. Circoncis. del Signore (festa non di precetto).
Gio. S. Martiniano, vesc.
Ave Maria a ore 5 e un quarto
3.
Ven. S. Genoveffa, verg.
© L. N. a ore 9, minuti 52 di sera.
La nuova luna sara serena affinchè l'anno principii nella giovialità. Dio voglia che anche i politicastri nettan giudiziu !!
4.
Sab. S. Rigoberto, vesc. conf.
5. f Dom S. Telesforo, papa mart.
6.
Lun. E p i f a n i a d e l S i g n o r e (festa non)
precetto).
7.
Mar. S. Luciano, prete mart.
8.
Mer. S. Severino, vesc.
9.
Gio. S. Giuliano, mart.
10.
Ven
S. Giovanni Buono, vesc. conf.
di
ì) P. Q. a ore 2, minuti 02 di sera.
Questa prima quarta pare voglia darci freddo ed acqua in quantità.
Le nevi sarranno abbondanti e i! freddo rigido.
11.
Sab. S Igino, papa mart.
12. f Dom. l dopo l'Epif. S. Probo, vesc. conf.
13.
Lun. S. Veronica da Binasco, verg.
14.
Mar. S. Ilario, vesc. dott.
15.
t6,
Ave Maria a ore 5 e mezza
Mer. S. Mauro, abate.
Gio. S. Marcello, papa mart.
7
17.
18.
Ven. S. Antonio, abate (festa de'macellaj e pizzicagnoli).
Sab. Cattedra di S. Pietro a Roma.
% P. L. a ore 1. minuti 46 di sera.
Il plenilunio ristora alquanto, e ci farà godere qualche giornata
temperata. Dio lo voglia perchè ne abbiam veramente bisogno.
19. f Dom. 2 dopo l'Epif. SS.Nome di Gesù e S. Appiano,
vesc, mart.
20.
Lun. SS. Fabiano, papa e Sebastiano, mart.
21.
Mar. SS. Agnese, verg. mart.
22.
Mer. SS. Vincenzo e Anastasio, mart.
23.
Gio. Sposalizio di Maria Vergine.
24.
Ven. S. Timoteo, vesc, mart.
25.
Sab. Conversione di S. Paolo, apost.
26. T Dom. 3 dopo l'Epif. S. Policarpo, vesc. mart.
C U. Q. a ore 3, minuti 10 di sera.
L'ultima quarta produrrà alterazione di aria per rendere i giorni
tetri e malinconici. Forti dibattimenti fra gli statisti.
27.
28.
29.
30.
31.
Lun. S. Devota, verg. mart. Protettrice principale
della Corsica.
Ave Maria a ore 5 tre quarti
Mar. S. Paolo, primo Eremita.
Mer. S. Francesco di Sales, vesc. conf.
Gio. S. Martina, verg. mart.
Ven. S. Pietro Nolasco, conf.
OPERAZIONI
AGRARIE
In questo mese si taglia il legname da fabbrica e quello da ardere,
le ceppate di salice domestico e le gabbate dolci e forti, il cui prodotto serve per sostegno delle viti. Si possano letamare le viti con
cenere, graspi d'uva, fusti di melegono ad altri, purchè non sia letame da stalla, il quale nuoce assai.
8
FEBBRAJO
I giorni crescono di ora 1, minuti 30.
Leva il sole a ore 7, minuti 33
Tramonta
»
4, —
53
1.
Sab. S. Ignazio, vesc. mart.
© L. N. a ore 8, minuti 45 di matt.
Freddo secco nel comminciare ; ci ritorna i giorni illuminati dalsole, portando un pòco di sollievo agli ammalati.
2. f Dom. 4 dopo l'Epif. Purificazione di M. V. (festa de'
candelai, droghieri e confettieri).
3.
Lun. S. Sinfronio, mart.
4.
Mar. S. Andrea Corsini, vesc. conf.
5.
Mer. Commemor della Passione di N. S. e S. Agata,
verg. mart.
6.
Gio. S. Giovan Grisostomo, vesc. dott.
7.
Ven. S. Romualdo, abate.
8.
Sab. S. Giovanni di Mata conf.
3 P. Q. a ore 4, minuti 37 di
matt.
Per l'incostanza della quarta si s ffriranno molte flussioni. Il fred­
do ci percuote con lo stesso rigore.
9. + Dom. 5 dopo l'Epif. S. Apollonia. verg. mart.
Ave Maria a ore 6.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
Lun.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Lab.
S Scolastica, verg.
BB. Sette fondatori de'servi di Maria, Verg.
S. Canuto, re. mart.
S. Raimondo di Pennafort, c.
S. Biagio, vesc. mart.
S. Agatone, papa, conf.
9
46. f Dom. di Settuag. S. Giuliana, verg. mart.
O L. P. a ore 9, minuti 15 di matt.
Il Carnevale principia. I carnevaleschi danzatori sarano numerosi.
All'erta, ragazze, per non cador nella trappola.
17.
18.
19.
20.
Lun. S. Zosimo, p. c.
Mar. Orazione di N. S. sul Monte Oliveto S. Tito,
vesc. conf.
Mer. I 26 Martiri del Giappone
Gio. S. Fausto, mart.
Ave Maria a ore 6 e un quarto.
21.
Ven. S. Eleonora. verg.
22.
Sab. Cattedra di S. Pietro in Antiochia.
23. f Dom. di Sessag. S. Pietro Damiano, vesc. conf. dot.
24.
Lun. S. Mattia apostolo.
C U.Q. a ore 3, minuti 33 di matt.
Del tempo bello godiamo ancora qualche giorno, indi vento e fred­
do con pioggia.
25.
26.
27.
2S.
29.
Mar.
Commemor. della Passione di N. S. e S. Mar­
garita da Cortona penitente.
Mer. S. Onorato, mart.
Gio. S. Leandro, vesc. conf.
Ven.
Sab. S. Fortunata verg. mart.
OPERAZIONI
AGRARIE
In questo mese si possono concimare i campi ed i prati : i campi
devono essere concimati con letame grasso poco prima di lavorarli,
ed i prati con letame minuto quando incominciano a rinverdire.
10
MARZO
I giorni crescono di ora 1, minuti 48.
Leva il sole a ore 6, minuti 43.
Tramonta
» 5,
—
41.
1. + Dom. di Quinquag. S. Donato, mart.
2.
Lun. S. Lucio vesc. mart.
@ L.N. a ore 7, minuti 06 di sera.
Il novilunio ci fa sperare delle soluzioni atmosferiche in bene, e
delle stipulazioni politiche in senso della gustizia.
Ave Maria a ore 7.
3.
4.
5.
6.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
S. Cunegonda, verg. (Carnevale).
Delle Ceneri. S. Casimiro, c.
S. Giovanni Giuseppe della Croce, conf.
Sacra Corona di Spine di N. S. e S. Teofilo,
conf.
7.
Sab. S. Tomaso d'Aquino, conf. dott.
8. f Dom. 1. di quaresima. S. Giovanni di Dio, conf.
(Festa del Crocifisso miracolose di Muro)
9.
Lun. S. Francesca Romana, vedova.
C P.Q. a ore 9, minuti 51 di sera.
Questa prima quarta vuol far delle sue. Sinistri marittimi. Siam
prudenti ò marinari. Il carnevale passò lasciando sospiri di cuore e
di stacca.
10.
11.
12.
13.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
SS. Quaranta Martiri.
S. Eraclio, mart. Q. T.
S. Gregorio I, papa conf. dott.
la Lancia e i chiodi di N. S. e S. Macedonio,
mart. Q. T.
14.
Sab. S. Matilde, regina. Q. T.
15. f Dom. Il di quaresima. S. Zaccaria I, papa conf.
16.
Lun. S. Liberato, mart.
11
17.
Mar.
S. Patrizio, vesc.
® L. P. a ore 2, minuti 38dimatt.
Il plenilunio ci promette bel tempo. Speriamo di poterlo godere.
18.
19.
Mer.
Gio.
a
Patrocinio di N. S della Misericordia.
S. Giuseppe, sposo di M. V. (festa dei falegnami).
20.
Ven. Sacra Sindone di N. S. e S. Gabriele, arcang.
21.
Sab. S. Benedetto, abate.
22. + Dom. I.I di Quaresima. S. Caterina da Genova, ved.
23.
Lun. S. Vittoriano, mart.
24.
Mar. S. Romolo, mart.
25.
Mer. Annunziazione di M. V.
3 U. Q. a ore 0, minuti 41 di sera.
Il tempo mite e temperato ci annuncia l'entrata della primavera.
Finalmente sia la benvenuta.
26.
27.
Gio. S. Teodoro, vesc. mart.
Ven. Le Cinque Piaghe di N. S. e S. Giovanni Emerita (Feste del Crocifisso miracoloso di Muro)
28.
Sab. S. Sisto III, papa conf.
29. f Dom. IV. di Quaresima. S. Secondo, mart.
30.
Lun. B. Amedeo di Savoja.
31.
Mar. S, Amos Profeta.
Q L. N. di aprile a ore 5, minuti 11 di matt.
Il novilunio ci darà forti venti un pò di pioggia, qualche burraschetta di terra e di mare e poi finalmente bel tempo.
OPERAZIONI AGRARIE
In questo mese si finisce di potare le viti e di stenderle ai pali. S i
devono anche terminare i lavori nei prati ; si zappa il frumento, la
segala ed il ravizzone ; si moda il lino invernengo. Verso la fine del
mese si puo seminare la biada, il lino marzuolo ed il melgone maggere nei terreni sciolti. Si piantano viti e gelsi ed ogni sorta di
alberi da frutta.
E il tempo dinnestare, specialmente quelle piante che muovono
presto, come il pesco, il mandorlo ecc. Nei giorni sereni e senza
vento si travasa il vino.
11
APRILE
1 giorni crescono di ora 1, minuti 38.
Leva il sole a ore 5, minuti 40
Tramonta
» 6, —
29
1.
2.
Mer, S. Macario, conf.
Gio. San Francesco di Paola, conf.
Ave Maria a ore 7,
3.
Ven.
Il Prezioso sangue di N. S. e San Riccardo,
vesc.
4.
Sab. S. Isidoro, conf.
5. f Dom. di Passione. S. Vincenzo Ferreri, conf.
6.
Lun. S. Sisto I, papa mart.
7.
Mar. S. Celestino 1, papa, conf.
8.
Mer. S. Perpetuo, vesc, conf.
> P. Q. a ore 4, minuti 41 di sera.
Continuano i venti e le pioggie, saranno abbondanti. 0 paura che
la vegetazione abbia à soffrire di questa inconstanza.
9.
10.
Gio. S. Dimetrio, mart.
Ven. I sette dolori di M. V. e S. Giuseppe da Leonessa, conf.
11.
Sab. S. Leone I, papa conf. dott.
12. f Dom. della Palme. S Giulio I papa conf.
13.
Lun. Santo. S. Ermenegildo, mart.
14.
Mar.
—
SS. Tiburzio e comp. mart.
15.
Mer.
—
S. Vittorino, mart.
16.
Gio.
—
S. Fruttuoso, vesc.
9
L. P. a ore 5, minuti 4 di sera.
Il plenilunio ci darà ridente giornate. La costanza del tempo ci permettarà di godere finalmente di giornate bellissime.
13
17.
Ven.
—
S. Aniceto, papa mart.
18.
Sab.
—
S. Apollonio, mart.
19. f Dom. PASQUA DI RESUREZIONE.
20. Lun. S. Vittore, mart.
21.
Mar. S. Anselmo, vesc. conf. dott.
22.
Mer. SS. Sotero e Cajo, papi mart.
23.
Gio. S. Alessandro Sauli, vesc. conf.
D U. Q. a ore 7, minuti 16 di sera.
Sono in peimanenza le belle giornate ; i seminati e le frutti
godono.
ne
21.
Ven. S. Fedele da Sigmaringa, m.
25.
Sab, S. Marco Evangelista.
26. f Dom. In Albis. La Madonna del Buon Consiglio.
27.
Lun. S. Giorgo, mart. e S. Zita festa de'giardinieri.
28.
Mar. SS. Cleto e Marcellino. pap. mart.
29.
Mer. S. Pietro, mart.
30.
Gio. S Caterina da Siena verg.
O L. N. di maggio a ore 3, minuti 42 di sera.
Un mixto di sereno e pioggia sarà il novilunio, onde la campagna
fecondi sempre più.
OPERAZIONI
AGRARIE
In questo mese si devono lavorare i terreni umidi. Si semina il
riso, il fagiuolo, il lupino e l'erba medica ; si mondano dalle erbe i
campi di lino e di frumento ; s'innestano quelle piante che muevona
più tardi, si fanno vivai d'ogni sorta, e si incominci a tagliar erba
per il bestiame.
11.
14
MAGGIO
I giorni crescono di ora 1, minuti 17.
Leva il sole a ore 4, minuti 41
Tramonta »
7 , - 1 3
1.
Ven.
2.
Sab.
3. f Dom.
4.
Lun.
5.
Mar.
6.
Mer.
7.
'
Gio.
P
.
SS. Filippo e Giacomo, apost.
S. Atanasio, vesc. conf. dott
II dopo Pasqua. Invenzione della S. Croce.
Sta. Monica ved.
S. Pio V,papa conf.
S. Giovanni di Porta Latina (festa degli
stamp. librai, cartai, legatori e notaj.
S. Stanislao, vesc. mart.
Q. a ore 11, minuti 32 di
matt.
Le piante fiorite e con frutti fanno rallegrare il contadino che deve
raccogliere.
8.
Ven.
Apparizione di S. Michele Archang.
9.
Sab. S. Gregorio Naziazeno V. conf. dott.
10. f Dom. III dop. Pasqua. Patrocinio di S. Giuseppe e
S. Antonio, vesc. conf.
Lun.
S. Francesco di Girolamo, conf.
Ave Maria a ore 7 e tre
12.
13.
14.
15.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
quarti.
SS. Pancrazio e comp Mart.
N.Sig.Rifugio de'peccatori S. Servasio, vesc.
S. Bonifacio, mart.
S. Torquato, conf.
© L. P. a ore 4, minuti 41 di matt.
Questo plenilunio ci darà bel tempo. Dopo tante variabilità, sperr i a m o gadere dei giorni piagevoli.
16.
Sab.
S. Giovanni Nepomuceno, mart.
15
17. + Dom. IV dopo P a s q u a . S. P a s q u a l e Baylon, conf.
18.
Lun. S.Venanzio, mart.
19.
Mar. San Pietro Celestino. p a p a , cOnf.
20.
Mer.
S. B e r n a r d i n o d a Siena, conf.
21.
Giov. S. R e s t i t u d a , v e r g . m a r t .
22.
Ven.
S. Giulia, v e r g . m a r t . p r o t e t t r i c e della Corsica.
3 U. Q. a ore 0 , minuti 2 6 di matt.
Un pò d'acqua non sarà discara in questi giorni ai proprietari ed
ai contadini.
23.
Sab.
24. f Dom.
25.
26.
27.
28.
29.
S. Ubaldo, vesc. conf.
V dopo P a s q u a . La Madonna Refugio d e ' P e c catori e N. S. Auxilium
Christianorum.
L u n . S. G r e g o r i o VII, p a p a conf. (Rog).
Mar.
S. Filippo N e r i , conf (Rog.)
Mer.
S. Maria Maddalena de'Pazzi, v e r g . ( R o g ) .
Gio. ASCENSIONE DEL S I G N O R E .
V e n . S. R e s t i t u t o , m a r t .
$ L. N. di giugno a ore 3, minuti 2 4 di matt.
Il novilunio variable, ci regala della minuta pioggia che fa progredire le seminaggioni e l e frutta. Discussioni alle camere di leggi
importanti diversamente apprezzate.
30.
S a b . C o m m . di S. P a o l o , a p o s t .
31. f Dom. N . S i g n o r a delle Grazie.
OPERAZIÓNI
AGRARIE
Sul principio del mese si fanno nascere i vermi da seta ; si lavorano per la prima e la seconda volta umidi e cretosi. Si zappa il m e l gone maggese che fosse gia nato, e si dovrebbero levare dalle viti
novelle e vecchie le cacciate inut li e che non hanno fiore. Sitaglia il
fieno maggengo.
16
GIUGNO
I giorni crescono di ora 0, minuti 14.
Leva il sole a ore 4, minuti 3 .
Tramonta
» 7 ,
— 52.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Lun. S. Massimino, vesc. conf.
Mar. S. Erasmo, V. mart. (Festa de'marinari).
Mer. S. Angela Merici, verg,
Gio. S. Francesco Caracciolo, conf.
Ven. S. Doroteo, prete, m.
Sab. S. Norberto, vesc. conf.
J P. Q. a ore 5, minuti 05 di matt,
11 tempo sereno è propizio alla messe che sperasi copiosa e di buona
qualità.
7. f Dom. di PENTECOSTE
8.
Lun. S. Medardo, vesc. conf. (Pellegrinaggio di
Santa Devota alla Canonica )
9.
Mer. S. San Gregorio Naziazeno, vesc. dott.
10.
Mer.
S. Margherita, regina di Scozia. (Q. T.)
11.
Gio.
S. Barnaba, apost.
Ave Maria a ore Se tre quarti
12.
Ven.
S. Giovanni da S. Facondo, conf. (Q. T.)
13.
Sab.
S. Antonio da Padova, conf. (Q. T.)
14. f Dom. SS. Trinità e S. Basilio Magno vesc conf.
dott.
& P. L. a ore 2, minuti 04 di sera.
Variabile questo plenilunio. Venti fortissimi e acqua abbondantissima, Sarano ilsuo regalo.
17
15.
16.
17.
18.
19.
20.
Lun.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
S. Vito e comp. mart.
S. Giovanni Francesco Regis. conf.
S. Ranieri, conf.
CORPO DEL SIGNORE.
S Giuliana Falconieri, verg.
S. Silverio papa mart.
C U. Q. a ore 5, minuti 35 di matt.
Il caldo pare voglia mettersi in permanenza, e ci obbliga a dover
respirare l'aria della campagna. Furti notturni.
21. f Dom.
22.
23.
24.
25.
26.
27.
28.
2 dopo Pent. S Eufrasio, vesc. mart. Proltere della Diocesi e S. Luigi Gonzaga, conf.
Lun. S. Paolino, vesc. conf.
Mar.
S Felice, prete, mart.
Mer.
Natività di S. Giovan Battista (non di precet).
Gio.
S. Guglielmo, abite.
Ven.
SS. Giovanni e Paolo, mart. e Sacro Cuer di
Gesù.
Sab.
S. Gallicano, mart.
f Dom. 3 dopo Pent. S Leone II; pape conf. a
Sacro Cuor di Maria.
O L. N. di luglio a ore A, minuti 41 di sera.
Il novilunio ci fa sperare un pò di pioggia ; poi una longa seria di
belle giornate rinfriscate con leggieri zeffiri.
29.
30.
Lun.
Mar.
SS. Pietro e Paolo, apost. (Festa de'pescetori)
Commemoraz. di S. Paolo, apost.
2.
18
LUGLIO
I giorni diminuiscono di oraO, minuti 58.
Leva il sole a ore 4 minuti 3,
Tramonta
»
8 —
5
1.
2.
Mer. S. Teodorico, prete conf.
Gio. Visitazione di Maria Verg. Grari festa a Lavasina.
3.
Ven. S. Ireneo, Vesc. mart.
4.
Sab. S. Osea, profeta.
5. t Dom. 4 dopo Pent. Prezioso Sangue di N. Si e S.
Domenica, verg.
6.
Lun. S. Ulrico, vesc. (Digiuno per là vigilia di
San Pietro e Paolo)
3> P. Q.a ore 8, minuti 3 i di sera.
Bella questa prima quarta, e favorevole ai mietitori. Il caldo però
si fa sentire più
sehsibilmente.
7.
8.
9.
10.
11.
12. +
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
13.
•
Lun.
S Benedetto, XI Papa conf.
S. Elisabetta, reg. di Portogallo ved.
S. Veronica Giuliani, verg.
I SS. Sette Fratelli mart.
S. Pio, I papa mart.
5 dopo Pent. Com. di tutti i Santi Pontifici
Romani e S. Giovanni Gualberto. abate.
S. Anacleto, papa mart.
L. P. a ore 9, minuti 57 di sera.
Il caldo che va aumentando ci indebolisce il fisico, e le perturbazioni politiche il morale Sulfinedella quarta temo abondante cadu­
te di acqua.
14.
Mar.
15.
Mar.
S. Bonaventura, vesc conf. dott.
FESTA NAZIONALE
S. Enrico, imperatore conf.
19
16.
Gio.
17.
Ven.
18.
Sab.
19. f Dom.
20.
Lun.
3
La Madonna del Carmine.
Ave Maria a ore 8.
S Alessio conf.
S. Camillo de Lellis, conf.
6 dopo Pent. SS. Redentore. S. Vincenzo di
Paolo, conf.
S. Girolamo Emiliani, conf.
U. Q. a ore 0, minuti 11 di sera.
Benchè il tempo continui piovoso, il caldo con umidità non tralascia di darci molestia.
21.
22
23.
24.
25.
26. T
27.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Lun.
S. Prassede verg.
S. Maria Maddalena, penitente.
S. Apollinare, vesc, mart.
S. Cristina, verg. mart.
S. Jacopo, Apostolo (Festa de'cappellai).
7 dopo Pent. Comm. di tutti i Santi Pontefici Romani della Chiesa Romana e S.
Anna, Madre di Maria Verg.
S. Pantaleone, mart.
Q L. N. di agosto a ore 7, minuti 26 di matt.
Caldissimo il novilunio, ma burrascoso. Arrestazioni importanti.
28.
29.
30.
31.
Mar. SS. Nazario, e comp. mart.
Mer. S. Marta, verg.
Gio. SS. Abdon, e Sennem. mart.
Ven. S. Ignazio di Lojola, conf.
OPERAZIONI
AGRARIE
Si taglia la biada e si finisce di tagliare il frumento ; si raccolgono
le lente, e ceci ed i lupini da semente. Si taglia il fieno agostano. Si
battono tutte le biade ed i cerceli raccolti.
Si semina ancora il melgone quarantino, miglio e panico. Si fanno
colture ai campi onde mondarli dalle erbe gattive. Si zappano le vite
ed i gelsi.
20
AGOSTO
I giorni diminuiscono di ora 1, minuti 36.
Leva il sole a ore 4 , minuti 36
Tramonta
» 7,
—
37
1.
Sab.
S. Pietro, apostolo in Vincoli.
Ave Maria a ore 7 e tre quarti
2. f Dom.
3.
4.
Lun.
Mar.
8 dopo Pent. S. Alfonso Maria de' Liguori,
vesc. conf. e la Madonna degli Angeli.
Invenzione del corpo di S. Stefano.
S. Domenico, conf.
> P. Q. a ore 9, minuti 49 di matt.
Non differendo il tempo dal precedente vorrà accrescerci gragnuola
e tuoni che portaranno danno alle piantagioni.
5.
Mer.
La Madonna delle Neve.
6.
Gio.
Transfigurazione di N. Signore
7.
Ven. S. Gaetano, conf.
8.
Sab. SS. Ciriaco e comp. mart.
9. f Dom. 9 dopo Pent. S. Emidio, vesc. mart.
10.
Lun. S. Lorenzo, mart. (festa de'cucinai, tavernieri e pompieri).
11.
Mar. S. Filomena, verg. mart.
6 L. P. a ore 5, minuti 08 di
matt.
Il plenilunio sarà turbato da nuvole che daranno giorni foscoCaldi. Congressi d'internazionali, e scioperi d'operai.
Ave Maria a ore 7 e mezza.
12.
13.
14.
Mer.
Gio.
Ven.
S. Chiara, verg.
SS. Ippolito e comp. mart.
S. Ormisda, papa conf. (vig. con diguino).
21
15.
Sab, ASSUNZIONE DI M. V. (festa dì precetto).
16. f Dom. 10 dopo. Pent. S.Giovacchino Padre di M. V.
e S. Rocco, conf.
17.
Lnn.
S. Massimo, vesc.
18.
Mar.
S. Giacinto, conf.
(E U. Q. a ore 9, minuti 31 di sera.
Il tempo sereno e temperato ci dà luogo di godere delle feste campestri della stagione.
19.
20.
Mer.
Gio.
S. Giulio, mart.
S. Bernardo, abate, conf. dott.
L'Ave Maria a ore 1 e un quarto
21.
Ven. S. Giovanna Francesca Fremiot, ved.
22.
Sab.
SS. Timoteo e comp. mart.
23. f Dom. 11 dopo Pent. S. Filippo Benizj, conf,
21.
Lun.
S. Bartolomeo, apostolo. (Festa dei conciatori di pelli.)
25.
Mar.
S. Luigi, re di Francia, conf.
26.
Mer.
S. Zeffirino, papa mart.
•
L. N. di settembre a ore 1, minuti 08 di sera.
Il novilunio ci regala un po di pioggia che rinfresca l'atmosfera.
Fallimenti, ad una corte che divertirà i popoli.
27.
Gio.
28.
Ven.
29.
Sab.
30. f Dom.
31.
Lun.
S. Giuseppe Calasanzio, conf.
S. Agostino, vesc. conf. dott.
Decolazione di S. Giovan-Battista.
12 dopo Pent. S. Rosa di Lama, verg.
S. Raimondo nonnato, conf.
Ave Maria a ore 7.
OPERAZIONI
AGRARIE
Si continuano le colture dei campi, si semina il ravizzone il terreao
lavoreto e ben concimate. Si asciugano i risi, si raccoglie il lino I ar­
divo ed i fagiuch maggesi. Si incomincia a tagliare il fieno terzuolo
Si fanno lavori di terra e fossi di vite e moroni. L'uva comincia a
prendere collorito e preparasi l'occorenta per la vendemmia.
22
SETTEMBRE
I giorni diminuiscono di ora 1, minuti 42.
Leva il sole a ore 5, minuti 19.
Tramonta
» 6,
—
42.
1.
2.
3.
Mar.
Mer.
Gio.
S. Egidio, abate.
S. Stefano, re, conf.
S. Tecla, verg. mart.
3
P. Q. a ore 9, minuti 00 di sera.
In questa prima quarta il tempo si rasserena e da campo alle uve
di maturare.
4.
Ven,
5.
Sab.
6. f Dom.
7.
Lun.
8.
Mar.
S. Rosa da Viterbo, verg.
S. Lorenzo Giustiniani, vesc. conf.
13 dopo Pent. S. Bertino, abate.
S. Regina, verg.
16 dopo Pent. Natività di Maria Vergine.
Ave Maria a ore 6 e tre
9.
10.
quarti.
Mer. S. Gorgonio, mart.
Gio. S. Nicolao da Tolentino, conf.
0
L. P. a ore 0, minuti 32 di sera.
La vendemmia che in quest'anno sarà più abbondante ci farà gus­
tare dello squisito liquore. 11 tempo incommincia a rinfrescare.
11.
Ven. SS. Proto e comp. mart.
12.
Sab S. Silvino, vesc. conf.
13. f Dom. 14 dopo Pent. SS. Nome di Maria Verg. e S.
Venerio, abate.
14.
Lun. Esaltazione della S. Croce di N. S.
15.
Mar. S. Nicomede, mart.
23
16.
Mer.
Ave Maria a ore 6 e mezza.
SS. Cornelio e Cipriano, mart. {Q. T.)
5) U. Q. a ore 10, minuti 42 di
matt.
Le giornate limpidissime danno campo alle vispe vendemmatrici di
mettere nei tini le uve.
17.
18.
19.
20. f
21
22.
23.
24.
25.
Gio.
Ven.
Sab.
Dom.
Le Sacre Stimate di S. Francesco., conf.
S. Giuseppe da Copertino, conf. (Q. T.)
SS. Gennaro, vesc. e comp. mart. (Q. T.)
15 dopo Pent. I sette dolori di M. V. e SS.
Eustachio e comp. mart.
Lun. .S Matteo, apost. ed evang.
Mar. S. Tommaso da Villanova, vesc. conf.
Mer. S. Lino, papa, mart.
Gio. N. Signora della Mercede.
Ave Maria a ore 6 e un quarto.
Ven.
S. Pacifico da S. Severino, c.
Q L. N. di ottobre a ore 3, minuti 08 di sera.
In questo novilunio, dopo un variare continuo d'atmosfera, avremo
forte caduta d'acqua.
?
26.
Sab. SS. Cipriano e Giustina, mart.
27. f Dom. 16 dopo Pent. SS. Cosimo e Damiano, mart.
(Festa de'medici, chirurghi e farmacisti).
28.
Lun. S. Venceslao, mart
29.
Mar. 19 dopo Pent. Dedicaz. di S. Michele, arcang.
30.
Mer. S. Girolamo, conf. dott.
OPERAZIONI
AGRARIE
Continuano le colture. Si taglia il tieno terzuolo, si raccolgono e
pommi di terra, le noci, i fagiuli, il riso, il melgone primaticcio, e
si raccoglie l'uva.
Sul principio si pnò ancora seminare il ravizzone ed i lupini per
voltarli sotto terra. Si tagliano le stoppie e si segnano le viti migliori
per farne rasole.
24
OTTOBRE
I giorni diminuiscono di ora 1, minuti 41.
Leva il sole a ore 6, minuti 2.
Tramonta
»
5,
» 38.
1.
2.
Gio.
Ven.
S. Remigio, vesc, conf.
S. Angeli Custodi.
C P.Q. a ore 6, minuti 23 di matt.
Bello ma fresco questo plenilunio. Furti in campagna e naufragi
numerosi e spaventevoli nel mediterreneo e particolarmente nelle
coste di Sardegna.
3.
Sab. S. Candido mart.
4. f Dom. 17 dopo Pent. La Madona del Rosario (in­
dulgenza come quella della Porziuncula in
quelle chiese dove e eretta canonicamente
la Congregazione del SS.Rosario) S. Francesco d'assisi conf.
Ave Maria a ore 6.
5.
6.
7.
8.
9.
Lun.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
S. Placido e comp. mart.
S. Brunone, conf.
S. Marco, papa conf.
S Brigida, vedova e S. Reparata, V. M.
SS. Dionisio e comp. mart.
$ L. P. a ore 9, minuti 12 di sera.
Il tempo si dispone alle piogge
de'fenomeni.
In ques i giorni dovremo notare
10.
Sab.
S. Francesco Borgia, conf.
11. f Dom. 18 dopo Pent. La Maternità di Maria Vergine
e S. Germano, vesc. mart.
12.
Lun. S. Serafino, conf.
13.
Mar. S. Eduardo, conf.
Ave Maria a ore 5 e tre quarto.
25
ti.
15.
16.
Mer.
Gio.
Ven.
(£
S.
S.
S
U.
Calisto, papa mart.
Teresa, verg.
Gallo, abate.
Q. a ore 3 , minuti 4 4 di
matt.
L'aria che tanto fu sconcertata in questi giorni ci fa temere ancora
di qualche nuovo disastro.
17.
Sab. S. Edwige, vedova.
18. f Dom. 19 dopo Pent. La Purità di Maria Vergine e
S. Luca, evangelista, (festa de'pittori).
19.
Lun. S. Pietro d'Alcantera, conf.
20.
Mar. S. Giovanni Canzio, conf.
21.
Mer. S. Orsola e c o m p , verg. mart.
22.
Gio
S. Alessandro, vesc mart.
Ave Maria a ore 5 e mezza
23.
Ven.
S. Giovanni da Capistrano, conf.
24.
Sab. S. Raffaele, arcang.
® L. N. di novembre a ore 0, minuti 56 di matt.
In questa quarta avremo qualche variazione in bene.
25. f Dom.
26.
27.
28.
29.
30.
31.
Lun.
Mar.
Mer.
Gio.
Ven.
Sab.
20 dopo Pent. Le Reliquie de' Santi. e SS.
Crispino e Crispiniano mart. (Festa de'
Calzolai).
S. Evaristo, papa mart.
S. Fiorenzo, mart.
SS. Simone e Giuda apost (festa de'tessitori).
S. Eusebia, verg. mart.
S. Lucano mart.
S. Lucilla verg, mart. (Vig. con digiuno).
OPERAZIONI
AGRARIE
Si raccoglie il melgone, la fraima, il miglio, il panico, le castagne
e le ghiande.
Si semina il frumento. la segale l'orzo. Si fanno tutte le operazioni
necessarie per disporre le marcite, e si conduce il letame nei campi e
nei prati. Intanto si fan mangiare al bestiame l'erba quartarola.
26
NOVEMBRE
I giorni diminuiscono di ora 1, minuti 17.
Leva il sole a ore 6, minuti 49.
Tramonta
»
4,
— 40.
1. T Dom. 21 dopo Pent. La Madonna del Suffragio
T u t t i i S a n t i (di precetto).
> P.Q. a ore 2, minuti 25 di sera.
Questa quarta ci fa sperare godibili giornate. Gran caduta di nevi
sui monti. Freddo intenso.
2.
Lun.
Commemorazione di tutti i fedeli defunti.
3.
4.
5.
6.
7.
Mar. S. Laurina, verg. mart.
Mer. S. Carlo Borromeo, vesc. conf.
Gio. S. Zaccaria, padre del Precursore.
Ven. S. Leonardo, conf.
Sab. S. Achille, vesc. conf.
Ave Maria a ore 5, e un
0
quarti.
L. P. a ore 8, minuti 07 di
matt.
Un promiscuo di venti e piogge sarà questo plenilunio, ciò ch'è
nocivo alla salute.
8. f D o m . 22 d o p o Pent. Dedicazione di tutte le chiese
di Francia e SS. Quattro coronati, fratelli
mart. (Severo, Severiano, Carpoforo e
Vittorino. Festa de'muratori e scultori.)
9.
Lun. Dedicaz. della Basilica del SS". Salvatore.
10
Mar. S. Andrea d'Avellino, conf.
11.
Mer. S. Martino, vesc. conf. (Festa de'vignajoli).
12.
G i o . S. Martino, papa mart.
27
13.
Ven.
14.
Sab.
15. f Dom
3
S. Omobono, conf. (Festa de'sarti).
SS. Diego, conf.
23 dopo Pent. S. Geltrude, verg.
U. Q. a ore 11, minuti 50 di sera.
Si addensano le nubi, e ci danno acqua e freddo. Nuovi e lungh
dibattimenti alle Camere.
16.
17.
18.
Lun.
Mar.
Mer.
19..
20.
Gio.
Ven.
21.
Sab.
22. f Dom.
23.
0
Lun.
L. N.
i
S. Stanislao Kostka, conf.
S. Gregorio Taumaturgo, vesc. conf.
Dedicaz. della Basilica de'SS. Pietro e Paolo
apostoli.
S. Elisabetta, ved.
S. Felice di Valois, conf.
Ave Maria a ore 5.
Presentazione di M. V. al tempio.
24 dopo Pent. 11 Patrocinio di M. V. e S.
Cecilia, verg. mart. (Festa de'musicanti).
S. Clemente, papa mart.
di dicembre a ore 10, minuti 02 di sera.
I forti venti che spirano ci fanno sentire il rigore della stagione che
s'avvicina.
24.
Mar. S. Giovanni della Croce, conf.
25.
Mer. S.Caterina, verg. mart.
26.
Gio. S. Silvestro, abate.
27.
Ven. B. Leonardo da Porto Maurizio, conf.
28.
Sab. S. Giacomo della Marca, conf.
29. f Dom. 1 d'Avvento. S. Gelasio I, papa conf.
30.
Lun. S. Andrea, apostolo.
t P. Q. di dicembre a ore 9, minuti 53 di sera.
Questa quarta segue le fasi del novilunio precedente. Aggiungendo­
si però abbondantissime acqua.
OPERAZIONI AGRARIE
In questo mese si possono scalzare, concimare, potare le vite. Si pos­
sono far fosse per gelsi e viti ed altre operazioni di terra ed aggiusta­
menti di prati. Si possono lavorare i terreni vuoti., per lavorarli pe­
rò nuovamente in primavera. S'incominciano a tagliar boschi.
28
DICEMBRE
I giorni diminuiscono di ora 0, minuti 14.
Leva il sole a ore 7, minuti 35
Tramonta »
4,
—
5
1.
Mar,
S. Eligio, vesc. conf (festa degli orefici,
ferrali, lamai, carrezzai.)
2.
Mer.
S. Bibiana, verg. mart.
3.
Gio.
S. Francesco, Saverio, conf.
4.
Ven. S. Barbara, verg. mart. (festa degli artiglieri).
5.
Sab.
S. Pietro Grisologo, vesc. Conf. dott.
6. f Dom. 2 d'Avvento, S. Nicolao, vesc. conf.
7.
Lun.
S. Ambrogio, vesc. conf. dott.
C L. P. a ore 9, minuti 53 di sera.
Tempo freddo ma bello ; avremo cosi delle godibili giornate. Scio­
peri e naufragi.
8.
Mar.
I m m a c o l a t a C o n c e z i o n e di Maria Vergine.
9.
Mer.
S. Valeria, verg. mart.
10.
Gio.
Traslazione della S. Casa di L. reto.
11.
Ven.
S. Damaso, papa conf.
12.
Sab. S. Dionisia, verg. mart
13. f Dom. 3 d'Avvento S. Lucia, verg. mart.
14.
Lun. S. Spiridione, mart.
15.
Mar.
S. Fortunado, mart.
3
U. Q. a ore 9, minuti 22 di sera.
Il vento che soffierà gagliardo aumentarà il freddo, ma la salute ne
gode.
16.
17.
Mer. S. Eusebio, vesc. mart.
Gio. S. Lazaro, vesc. cont.
29
18.
Ven.
19.
Sab.
20. f Dom.
21.
Lun.
22.
Mar.
9
Espettazione del Parto di M. V. (Q. T.)
S. Fausta, ved.
4 d'Avvento.S. Sebastiano Maggi, conf.(Q.T.)
S. Tommaso, apost. (Q. T.)
S. Flaviano, conf.
L. N. di gennajo a ore 11, minuti 59 di matt.
Il novilunio prometto belle "giornate onde godere allegre le feste
natalizie.
23.
Mer.
S. Vittoria, verg. mart.
24.
Gio.
S.Gregorio, prete mart. (vigilia con digiuno)
25.
Ven. N a t a l e d i N. S i g n o r e (di precetto).
26.
Sab.
S. Stefano, primo martire.
27. f Dom. S. Giovanni, apost. evang.
28.
Lun.
SS. Innocenti, mart.
Ave Maria a ore 5 e 1 quarto.
29.
Mar.
S. Tommaso Cantuariense, vesc. mart.
3 P. Q. di gennajo a ore 5, minuti 49 di
matt.
Questa quarta chiude l'anno. Speriamo che il vegnente, rimargi­
nando le piaghe del passato, s'adoprerà a pacificare le popolazioni
e a migliorare le sorti del povero !
30.
31.
Mer.
Gio.
S. Eugenio, vesc. conf.
S. Silvestro, papa conf.
OPERAZIONI
AGRARIE
Quando la terra non sia gelata e non troppo bagnata, si possano con­
tinuare le arature dei terreni vuoti, comme pure tutte le altre opera
zioni di terra e l'abbatimento delle piante morte. Si voltano 1 letamai
e si possono ingrassare et potare le viti ben esposte.
30
P'e nostre
nozze
d'argentu
26 Aprile 1882-1907
S
U
N
Dedicatu
E
T
T
in segnu
U
di
prufond'amore à miô tantu cara e incumparabile
CUNSORTE
A to
U to
A to
A to
grande onestà miò cara Rosa,
per me prufondu e pura amore ;
rara esattezza in ogni cosa,
custanza, a buntà d'u to core,
Mi fecenu felice a tutte l'ore,
E benediscu quella evventurosa
Allorchè per angelicu favore
T'ebbi cungiunta in legittima sposa,
In stu per noi si grande avvenimentu
0 miò incummensurabile tesoru
I cori pien di gaudiu e di cuntentu,
Rendimu grazie al Diu dell'altu coru,
E faccia che, dopu'e nozze d'argentu
Possamu celebranne quelle d'oru.
G.
Bastia, 26 aprile 1907.
GlOVANNELLI.
31
SUNETTU
Dedicatu all'amicu A.-G. Pasqualini
pe u rigalu
d'un bellissimu bastone ch'ellu m'ha fallu.
Nè a verga di Mosè, nè u fulminante
Scettru, di u nostru gran Napuleone ;
Nè u baston d'u marescial Mac-Mahone,
Nè quel di Canrobert benchè brillante.
Nè mancu quellu chi purtò custante
A u vecchiu fiancu Tuliu Cicerone
Di cui parla Giancarlu Passerone
Ne u quartu tomu d'a Ciceronante.
Nè pur bastone d'eban, fabbricatu
Da maestri più scelti e sopraffini,
Sia pur d'argentu e d'oru imbucculatu ;
Un sarà bellu, e un balerà quattrini
Quantu quel di lecciu, chi m'ha rigalatu
L'amicu Anton-Ghiseppu Pasqualini.
G.
G.
32
Il porco che rompe la porta
Q u a n d o qui in Bastia non vi e r a abattoir per amazzare i
b u o v i , v a c c h e , agnelli, castrati, porchi ed altri animali che
s e r v o n o t u t t ' o r a di a l i m e n t o a ogni p e r s o n a che ne ha biso­
g n o , i macellai p e r uccidere detti a n i m a l i , avvevano come
d ciamo in n o s t r o dialetto bastiese il loro amazzatoïo nella
s t r a d a del P o n t e t t o c h e c o n d u c e alla casa Romieu, detta
al Mugghione. I vecchi c o m e m e , si r i c o r d e r a n n o sempre
di q u e s t o luogo detto amazzatoïo.
D u n q u e n e l l ' i n v e r n o del 1856, un c e r t o garzone di an
p a d r o n e macellaio c h e non n o m i n e r ò qui il nome, volendo
l e g a r e c o m e si fà q u a n d o si deve polzare un porco, li l'uggì
dalle mani la bestia e se ne fuggì a t u t t a fuga scendendo
per la m a r i n a , sali le scale
terazze e a n d ò a rifugiarsi
in un m a g a z e n u c h e serviva di abitazione ad una certa detta
P o t t i n a di s o p r a n o m e c h e abitava alla F o n t a c c h i a .
delle
Questa b u o n a d o n n a aveva chiusa la sua p o r t a per andare a fare q u a l c h e facenda per il vicinato. Vedendo tutta la
gente c h e c o r r e v a a p p r e s s o il porco fuggitivo, li prese la
curiosità di s e g u i t a r e il c o r e n t e di tutti gli uomini e ragazzi
andando a n c h ' e s s a dietro.
Ecco c h e il maiale nel volersi m e t t e r e in salvo diede di
testa un colpo così forte nella p o r t a di s u a b o t t e g a , c h e
le d u e albe si a p r i r o n o così r a p i d a m e n t e e il ferracchione
che chiudeva p e r sicurezza la p o r t a , saltò fuori e se ne andò
in pezzi.
E n t r a r o n o d e n t r o molti uomini e fecero p r i g i o n i e r o il
porco fuggitivo legandolo q u e s t a volta p e r b e n e e lo condussero di n u o v o all'amazzatoïo. T u t t a q u e s t a battaglia durò
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molto meno di tempo per quanto ci vuole per raccontarla.
Andiamo che la povera Pottina, arrivata anch'essa li da­
vanti alla sua bottega, vede la porte sfondata, spalancata, e
il ferracchione sconquassato, si mise a perorare, a gridare.
— Ah ! poverina di me ! E come debbo fare adesso !
Questa è bella ! e chi mi pagherà le spese ?...
Alla fine si decide a ricorerre ad un falegnamme suo
compare che si chiamava Bartolomeo.
— Subito, dice a suo figlio 11 presente, vai correndo dal
tuo compare Bartolomeo, e dilli da parte mia : 0 maestro
Bartolomeo, mia mamma m'invia a chiamarvi di venire per
riparare la porta del magazzeno perchè è scappato un porco, ed ha sfondata la porta col ferracchione che non giova
più.
Il ragazzo suo figlio si chiamava Angelo, e senz'altro an­
dò subito a fare l'imbasciata. Ma debbo farvi rimarcare che
il ragazzo aveva la lingua poco addestrata nel parlare, e
s'inciampava quando voleva esprimersi un poco precipitoso.
Camminò subito il giovane ed arrivato davanti al magazzeno del bancalaro si messe subito di furia a dire ;
— 0 mestru Strumè, mamma venite subitu, u pôttu ha
rottu a pôtta e u puttacchione un pô più entrà in quellu
lôgu chi face trùcchi, trùcchi...
GUARNIZIONE
DI
FUNGHI
Riponete i vostri funghi in una casseruola con un pezzo
di burro, un mazzetto di prezzemolo e cipolle. Quando sono
passati sul fuoco aggiungetevi un pizzico di farina bagnata
col brodo. Quando sono cotti e che non vi sia più salsa
mettetevi un amalgama di tuorli d'uova ed il sugo d'un
limone ; fate friggere una crosta di pane nel burro, riponetela nel fondo del piatto nel quale potete mettere i funghi,
8 ricopritela coi medesimi.
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Colloquiu
Intimu di Furfanti
COMMEDIA
ATTORI : Succiasangue
del populu
Funicella e Scannabecchi
Scalzacani e Spilorcione
Fallatutti e Cacastecchi
Poveri
bisognosi
Ruminente, Rullicone
Frasculina e Gianfrullinu
Santuccia e Cumpassinu.
FUNICELLA.
Per cumpiace a tutt'ognunu,
Cumu disse un talianu,
So di tutti e di nissunu
Cu lu verbu e cu la manu ;
Qui nescit dissimulare,
Altresi nescit regnare.
In pulitica figliolu,
E megliu d'esse clemente ;
Chi pretende d'esse solu,
Un bel ghiornu si ne pente.
Semu due, serenu sei ;
Ma timore aver nun dei.
FUNICELLA.
Che paesi di cuccagna ! *
Chi ne dici ô Scannabè ?
Castagniccia e la Balagna
Quantu ci facenu b è . . .
Per disgrazia un simu soli,
Cume me nun ti ne duoli ?
Bedu quantu si capace,
Hai ragiò lu mio amicacciu,
L'unione a forza face.
Via mandemùli un dispacciu ?
Ma nun serve, ecculi ! andemu
All'incontra e ci spieghemu
SCANNABECCHI.
Lu
Scalzacani e Spilorcione,
Cacastecchi e Fallatutti.
Cume noi sanu dispone
Per un n'esse a denti asciutti ;
Semu di la stessa clicca :
Chi la pò ficca, la ficca.
Distintissimi Signori,
Discutendu tra di noi
D'interessi che di onori,
Avemu ricorsu a voi,
Perchè dentru cume fuora
Nun ne vadanu in malora.
STESSUR
35
SCALZACANI.
FUNICELLA.
F e m u dunque un bon cuntrattu,
E restemu sempre uniti
In un bloccu ben cumpattu
P e r fa fronte a li ; artiti,
Senza teme un accidente,
Cume accade il più sovente.
Però, ciò nun è abbastanza,
Bisogoa studia li venti,
F à riluce la speranza
Fra li populi scuntenti.
Di bugie chi più ne dice,
Serà sempre u più felice.
Tuttu quellu ch'un n'e tontu,
In paese di muntoni
S'ellu sà fà lu s e contu,
S e r à sempre di li buoni ;
Cu la plebe cieca e stolta,
Sempre abbonda la raccolta.
FRUSCULINA (poverella, passendu,
sente e si dice in petto :)
Unitu l'ingannu all'arte,
Si po vive mezzu l'annu ;
E si vive l'altra parte
Cun malizia e cun ingannu
P e r quelli chi so pruvisti
In la scola dei sofisti.
SPILORCIONE.
Bene, recte, amicu nostru,
Parli megliu che Jauressu
Che vorebbi quellu mostra
Facci a tutti lu prucessu,
Mentre ch'ellu si propone
Di fà u populu patrone.
E o nun s o di quella pasta,
Mi la sbrugliu cume possu.
Solamente s e nun basta,
T a g l i u a polpa fin all'ossu ;
Infinocchiu a tutti quanti
Senza mai ch'io mi ne vanti.
CACASTECCHI.
Secondu lu m i o cunsigliu,
Tuttu serve in qualchi modu,
Quel ch'io trovu mi lu pigliu
Ancu s'ellu fussi un chiodu.
Cumulendu e frazione,
Si po ghiunghe a milioni.
Durerà sin ch'ella dura
L'ignoranza del paese ;
Finchè dura la tonsura,
Camperanu a nostre spese
LA STESSA (ritornendu, implora):
Per pietà, dite qualcosa
A chi troppu e bisognosa ?
SCALZACANI,
(acerbu) :
Vai e ruspa ! e troverai
Castagne sottu le frasche ;
E cusi riempierai
Lu to ventre, le to tasche ;
Tuttu quel che si dimena,
Sera sempre a panza piena.
GIANFRALLU (accostendusi)
Perdonate un innocente,
Fruscul na è mia futura ;
Se simu di quella jente
Ch'ebbenu poca cultura,
Ben sapimu ch'a su jocu,
La pappata dura pocu.
Dunque, postu che n'avite,
A gente necessitosa
Date quellu che bulite,
Fate un'opera pietosa ?
Carità, dopu la morte
Di lu cielu apre le porte.
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CACASTECCHI.
RULLICONE .
Vai e strappati lu collu,
Lusinghiera e leccatagghiu !
O Colombu sporgulatu,
Mettiti a sona lu ballu,
Per summette in lu steccatu
Tantu a pedi che a cavallu,
0 traccà dentru foresta
Se di quelli ci ne resta.
T i CONOSCU, si Gianfrollu,
Sempre prontu per l'assaghiu ;
Ma nun vale che mi assecchi,
Di lu meo nun ci ne lecchi.
FALLATUTTU.
Caru meo, nun ci la face
Sia chi sia di li to pari ;
Vatt.ne cun santa pace
A pesca e vende li zari
Dall'attracchiu a la mattina
p e r amor di Frusculina.
GlANFROLLINU.
La so bene che nun ghiova
Di ricorre a certi cani ;
Fù per mettevi a la prova
Ladri, furbi e ciarlattani.
Ma chi sà s'un proverete
Cu la fame ancu la sete ?
RUMINENTE
(a la riscossa, e s e ­
gueati).
E cusi che voi tratt te
1 poveri mend clienti ?
Quelli che voi scorticate
Cun le sgrinfie, cu li denti.
Gente cruda ed assassina,
Di la Corsica ruviLa.
Contru queste anime nere,
Sangiusucchiule accanite,
Corsi, sottu le bandiere
In gran fretta sù venite ?
Sù venite a schiere armate
E la Corsica salvate.
Fà ch'ellu risoni forte
0 Colombu lu to sonu ?
Chiudinu le nostre porte
Nun si accordi alcun perdonu.
Focu e fiaccula sfavilla,
Dies ire, dies illa !
CUMPASSINU.
P e r le volpi e l'avoltoi
Sia finita l'intrapresa,
Che per elli e i pari soi,
Già la corda è troppu tesa,
E quand'ella si ne strappa,
Furtunatu a chi la scappa.
SANTUCCINA.
S o m m u Dio che tuttu vedi,
Tuttu faci e tuttu sai,
Mi ne cascu a li to pedi,
Ti ne pregu più che mai,
F a che s i a felice appienu
Questa perla del Tirrenu ?
F à che prosperi cun pace
L'isula di li zeffiri,
L'isula che al mondu piace
Per l'esfatichi ritiri,
Per l'eterni e casti amori
Dell'aurette in grembo ai fiori.
PIERI, da Pietra.
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VISIONE E REALITA'
Penciulendu
Dopu avè di
Fra u sonnu
Quale site ?
una sera a u facone
Petrarca un pezzu lettu,
sentu dì : « baitine in lettu. »
so eiu, u to babone.
Chi stranu casu è que ? boi e mammone
Un muriste quand'era un zitellettu ?
Cum'è chi bi truvate qui sulettu ?
Spiegatemi o vabò qual'è a cagione.
« Subitu ti la spiegu, ascolta vè ;
Dah'altissimu Côru duve stanu
Di Diu l'eletti, bengu qui o Jasè :
Un ti maraviglià, toccami a manu
E dammi un basciu, e pò dimmi, perchè
Faci e to puesie in talianu ?
Perchè un cumponi in côrsu ? perchè un scrivi
A to lingua materna cusì bella ?
Forse un li piace ? dì, duve cum'ella
Ne trovi, cu i so accenti cusi bivi ?
Cusì fecondi, e pô cusì espressivi ?
Da ora in pòi scrivi sempre quella
Che tu parli, e parlonu in so favella
I to antinati, in Cielu ava tra i divi.
Per l'inguaggiu, carattere, e custume,
U Côrsu d'ogghie jornu è imbastarditu !
E so velie virtù,ne andonu in fume !
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A miò tempi si parlava assai sculpitu
U nostr'idioma, avà c'u francesume
U massacrate tuttu ! hai capitu ? »
Babò ! per tuttu quantu ciò che aghiu
Di più caru a s t u mondu, bi prumettu
Che all'avenire u nostru dialettu
In prosa, e in puesia, scriveraghiu.
Babone a ste parolìe ; avà sò lietu
Suridendu mi dice, e sudisfattu :
Mi dà un teneru additi, poi ad un trattu
Mi smarisce dall'occhj, e mi discetu.
Discitatu ch'eo fui, tuttu surpresu
E infreddulitu dissi : ah, si, babone
Di ciò che ha dettu ha propriu ragione ;
Poi spensi u fôcu ch'era sempre accesu.
E in lettu mi n'andai dicendu ; è bera !
I Córsi d'ogghie sô degenerati ;
Cume da u jornu â notte sô cambiati,
Un hanu più quella virtù primiera.
Nè quella indipendenza, e quelli fieri
Tratti di libertai, che i facianu
Grandi, e forti, e più che u fòca i timianu
L'infami Genuvesi, avventurieri.
Chi diceranu, ah, si, chi dicerano
D'i Córsi d'ogghie, l'ombre venerate,
Da stu mondu nell'altru trapassate,
Di Sampieru, De Paoli, e D'Ornano ?
30
Di Sambucucciu, Giafferi, e Salvini,
Pietri, Abbatucci, Giubega, Ordioni,
Tomasini, Grimaldi, e Petriconi,
Petrignani, Vincenti, e Franceschini ?
D'Orticoni, Murati, e Limperani,
Buttafuoco, Colonna, e Vincentelli.
Casevecchie, Savelli, ed Altelli,
Casablanca, Tomasi, e Giuliani ?
E infin di u nostru gran Napuleone
Di tutt'u mondu l'òmu più mojone ?
Si piatteranu a faccia da u russore !
Oh ! vergogna 11 ma zittu
è megliu a more !!
G.
Anche tu
GlOVANNELLI.
mangiato salciccia
'Vi era in una città un signorone possedente di un buon
patrimonio che viveva solo avendo con sè una donna a ser­
vizio che li faceva da governatrice. occupandosi di tutta la
casa e ancora della cucina. Questo signorone aveva un papagallo che parlava tanto e tanto bene che faceva tutto il
suo divertimento. La sua piazza d'onore, del detto uccello,
era in cucina dove vi era la sua gabbia ben fatta e molto
spaziosa.
Un bel giorno questo signorone faceva* collazione e la
sua governante lo serviva a tavola. Così mangiando, la ser­
va aveva messo al fuoco un bel pezzo di salciccia per darla
al padrone come rosto. Ecco che mentre la cucinaïa va per
cambiara il piatto al padrone, il papagallo sortì della g a b ­
bia, andò al fuoco, prese la salciccia, e mentre se la finiva
di mangiare la serva torna per prendere e portare la sal-
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ciccia al padrone, non la trovô più. Alzò gl'occhi in aria
dalla parte della gabbia e ti vede il papagallo che finiva di
inghiottire l'ultimo pezzo di salciccia.
Presto fà due ova fritte e le porta al padrone. Ma tornando subito in cucina prese il papagallo lo immerse di capo
in una pentola dove vi era dell'acqua mezza calda e poi lo
rimesse in gabbia. Ecco che dipoi quella immersione, il
papagallo non parlò più. Anzi non passarono molti giorni
la testa dell'uccello si pelò tutta e rimase il suo capo tutto
nudo. Di più vedeva che il capo, poco a poco si pelava e in
pochi giorni diventò tutta spiumata la testa. Il padrone sup­
pose che avesse qualche malattia e vedendo che non parla­
va più si decise a piazzare il papagallo nella sala d'entrata,
perchè le persone che venivano, lo vedessero come curio­
sità. La serva avveva sempre la rabbia contro il papagallo,
e ogni volta li passava vicino quando il padrone non se ne
accorgeva li diceva scherzando... « Hein ! hai mangiata la
salciccia ? hai mangiata la salciccia ?
Durò almeno ben tre anni questa storia che il papagallo
non parlava più e che la serva non cessava mai di rammen­
tarli il furto commesso.
Un bel giorno capitò in casa di questo signorone un n o ­
mo ben messo, e dimandò di parlare al padrone. Quando il
signore si presentò disse all'individuo nuovo di entrare in
casa. Il papagallo vedendo quel forestiere che aveva tutto
il capo pelato come lui si mise a esclamare e gridare con
tutta la voce che poteva dare : « Anche tu mangiato salciccia ?... Anche lu mangiato salciccia ? .. »
Si venne a Spiegazione, e la serva narrò il lutto che era
accaduto al suo padrone che ne fu ramaricato ma se ne
consolò in appresso perchè il papagallo continuò a parlare
anche più scolpito. Soltanto quando ogni qualvolta vedeva
la serva non cessava di ripeterli : « Anche tu mangiato
salciccia
»
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S O N E T T O
Dedicato all'egregio
Signor
G.
Per la sua elezione
A.
SALVINI
di maire della
di Santa-Reparata
di
comuna
Balagna
0 , dell'alma Balagna mio natale
Bello paese, Santa-Reparata ;
Esulta d'allegrezza, or che ti è data
Dal ciel la bella grazia speciale,
Di essere finalmente amministrata
Dal nobile Salvini ; un uomo tale
Che non si trova in Corsica l'uguale
Per virtù, per valor, per lama ornata.
Se poi la gran famiglia de' Salvini
In Cimo è nota tanto, cui l'istoria
Ci descrive i suoi pregi sopraffini,
In parte ell'è l'orgoglio, e pura gloria
Della Balagna, e tutti i balanini
Per essa hanno una, stima adoratoria,
G. G.
Bastia, 8 aprile 1907.
42
TERZINE
Gradite questi versi, amato zio
Scritti di propria man, dal cuor dettati,
Che parto son del rozzo ingegno mio.
Da veri Cristian, da battezzati,
Amarci dobbiam noi come fratelli,
Perche un Dio ci ha col sangue riscattati.
Avanti eravam tutti meschinelli.
Per il peccato che commise Adamo,
Fatti preda degli angeli rubelli.
Sapete quanto il patriarca Abramo
Amava il figlio Isacco ? eppur sull'ara
Pronto l'offriva al divin richiamo.
Voi pur sapete ancor quanto à me cara
Sia la mia prole, eppur se Iddio lo esige
Gliela rimetto tutta sulla bara.
Cosi scrivendo dal mio ciglio elice
Fonte di doglia, che rimane esausto,
Poi si rinuova a guisa di Fenice.
Mentre vado pensando al giorno infausto
ln cui saremo tutti giudicati
Da chi per noi si diede in olocausto.
Quando dirà rivolto ai suoi beati :
« Venite, benedetti da mio Padre,
« A possedere i seggi a voi parati.
43
Indi volto alle turbe infame ed atre,
« Andate maladetti. al fuoco eterno,
« A dimorar tra le tartaree squadre.
Allor vedrasssi il regnator d'Averno,
Piombar coi suoi seguaci ai neri chiostri
Ove regna un orrore sempiterno.
Incrudeliti allor quei fieri mostri.
Contro l'anime a loro date in sorte,
Sbranandole coll'unghie e adunchi rostri.
Poi chiuderansi quelle eterne porte
Dove sopra sta scritto sempre e mai,
Vuol dir, colui che ci entrò mai più sorte
Che ne sarà di noi che tanti guai
Ci sofrastano, ed infiniti mali
Che in questo mondo non finiscan mai.
Se non quando con forbici fatali,
Tronca lo stame Atropo crudele
Di noi si miserabili mortali ?
Ma che giova al nocchier sparger querele
Se vede il mar turbato e lascia il porto,
E nel periglio chiamarlo infedele ?
Tal ne sarà di noi se il camin torto
Seguiremo nel procelloso mare
Del mondo, ci perdrem senza conforto :
Dove nessun contento ci può stare
Non vi fu.mai alcun che non provasse
In vita sua disgusti e doglie amare.
Il dovere saria che ognuno amasse
Il suo simile e non dolersi mai,
Si del ben che del mal si contentasse,
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Voi sapete zio che ognor vi amai
E vi ameró finchè avró fil di vita ;
Pur vi chiedo perdon se vi mancai,
Poi se pur piace alla Bontà infinita
Giacché ormai siete all'età senile,
Chiamarvi pria di me a miglior vita.
l o sulla vostra tomba in atto umile.
Giuro pianti versar, pregare Dio
Che il mio cenere, benche assai più vile,
Sia unito al vostro State sano, addio.
M. GUELFUCCI.
Sermano, ìl lo Marzo 1907.
L'ISTORIA D'UNA
che ha scampato
VOLPE
la morte da vent'una
Io già non canterò, lettor mio caro,
Stragi, battaglie, pastorali amori
L'ingegno mio pur troppo essendo avaro
Per riserbar tal cura ad altri autori ;
Sol canterò d'un animai audace
Che d'un Borghetto un dì turbò la pace.
Del mese che ammazzò nostro Signore,
Sul principiar, s'intese una mattina,
Verso le dieci, e mezzo all'undici ore
Molte voci echeggiar per la collina
E ripeter, con strepito inaudito
Ch'una volpe un pollajo avea assalito.
fucilata
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Eran tre donne a cui tutto affannato
Avvicinasi un tal, e grida, ohé !
Dite, che c'è di nuovo, cos'è stato ?
Una gran volpe ! In verità ? dov'è ?
Or, or, salì disotto al ponticino
E in casa sen'entrò di Pirucchino
Ricorre questi allor tosto al partito
Di chiamar in soccorso i suoi vicini,
Ed a chiamar si mette indispettito
Ad alta voce — olà Falon, Piccini,
Boggi, Bondiara, Antonio, Natalino,
Anastasio, Ruggero ed. Arlecchino !
Falone con Giuseppe vengan giù
Paolaccio Truffatto e Pinzino
Ticchione, Spellapuce, Arsiccio, sù !
Matteo di Pettinello e Merzulino
E di Pastine il canto a Fanfarò
Venite tutti quì ; ma presto
ajò.
Correte tutti qua, presto venite
Abitanti del Borgo al caso strano
Una volpe quì dentro, non sentite
I polli che svolazzano pel piano ?
Ah ! bestiaccia nefanda e maladetta
Or cadrà su di te fiera vendetta.
Eh ! datemi un boston corpo d'un giud
Che la voglio sbragar sensa ritardo,
Dice il sarto Bandiera à testa nuda,
Senza giacchetta e con feroce sguardo,
Chi lasciava questa porta cosi bene ?
Dite al patron che venga giù, che viene.
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Ch'el porti quî la ciave de sta cà
Che volio castigar questa canaglia
Lassate pur far a me, si vederà
Con la volpe chi vince la battaglia
Bisun ch'el mora corpo d'anticristo ?
Quel porco animalasso infame e tristo.
Bisun ch'el caghe tutte le galine
Ch'a ciappat questa volta e l'altre ancora,
Quel de la sia Maria, poverine !
Che n'ha mangiat e ancor purtate fera
Anch'io staman n'a bianca n'ho trovatto
N'tol'oito a l'alivetosoiotteratto!
11 Boggi un ben robusto calzolaro
Come ognun sa, toscano di nazione
Del Lombardo sartor amico caro
Faciente parte della riunione
Della mischia gridò tutto ad un tratto
Che c o s i fai, Bandiera ; o che sei matto !
Or dimani un pò ; ma giur a un can barbone
Ti sembra a te che sia c >sa prudente
D'esporti con un semplice bastone
Contro c'ha denti quant'allaccidente ?
Lascia venir a me collo moschetto ;
Ma dimmi dove resta la grilletto ?
E intanto pian, pianino s'avvicina
Sgrigna la porta e del fucil la canna
Introduce, e la volpe là vicina
Ravviso che si sta sotto una scranna.
Dà l'ugna sulla scaglia della chiappa
Aggiusta ma il fucile gli gli fa zappa.
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Àh giurralmio ! fuscile maledetto
Che venga una saetta a chi t'ha preso,
Veramente Tommaso me lo ha detto
Che ci vole il tizzone sempre acceso
Avesse pure dato retta a ello
Ch'almen non passerei per un corbello.
Monta di novo il can e novamente
D'ugna la scaglia riprovvede allora
Indi d'impazienza al sommo ardente
Scarca il fucil ricarca e carca ancora
Per dieci volte, senza l'animale
Avesse, si suol dir, un pal di male.
In guisa tal vedendosi deluso
Comincia a dubitar d'ingermatura
Sicchè pensa ed alfin ricorre all'uso
Della simplice usata battitura
E appena il primo colpo egli scagliò
11 ceppo in varj tocchi si spezzò.
Scarpetta buon maestro falegname
S'avanza allor con passo maestose
E i par che di vendetta abbia gran fame
E sembra nell'aspetto assai sdegnoso
Porta un moschetto a rosso verniciato
Che in chioppetta da lui fu trasformato.
Sortitemi di qua, grida arrabbiato,
Vergogna e obbrobrio dell'umana schiatta
Mi rincresce ch'anch'io sarò implicato
Nella satira ch'or ci verrà fatta
M a . . . basta col poeta chi lo sa
Pensi prima ch'io son da Luri in la 1
48
L'asciate far a me per l'anticristo
Or vi farò veder ch'ai colpo mio
La volpe morirà sì, sí. c'insisto
Oh come a voi non m'accadrà perdio !
Ma a farla apposta perse munizione
E ruppe del fucil ceppo ed arcone.
Più desolato ancor dello scarparo
Tinge scarpetta di rossor le gote
Invano all'onor suo tente un riparo.
Sta un pò perrplesso poi sul fin si smote
Ed a percorrer prende quei dintorni
Gridando pal di forni, pal di forni !
Precipitan da casa, a tal appello,
Un tumulto di donne inaudito,
Chi nelle mani porta un gran pestello,.
Chi di lacci ha il grembiale ben guarnito,
Chi pal di forno, chi baston, chi uncino
Tutte alla casa van di Pirucchino
Là dove giunte, ecco immantinente
Della volpesca guerra i tre campioni
S'arman ciascun d'un palo e prestamente
Sulla volpe s'avventan qual leoni,
Foccono colpi senza discrezione,
Volati per aria pezzi di bastone.
Accorser altri ma non è più tempo
Di mostrare ad ognun la lor bravura
Poichè per farlo apposta in quel frattempo
Mori quell'infelice creatura
Ch'a scherno degl'astanti avea scampata
La vita da vent'una fucilata.
Ma chi vi par ? ardir spiegar i vanni
Verso Eclona un ch'è sui novant'anni !
Centuri, giugno del 1907
A. G. P.
49
In occasione della nascila d'una
fanciulla
AL SIGNOR GRIMALDI
Giudice di Pace nel cantone di Campile
POESIA
Con voti uniti e caldi,
Fermiamoci rimpetto alla magione
Dei Signori Grimaldi,
Del giudice di pace del cantone ;
E come vuol decenza
Pria di cantare dimandiam licenza.
Vedo che invan s'attende
Di suonar, di cantar, grato permesso,
Allor ogn'un s'arrende
Ad un vecchio proverbio con riflesso,
Proverbio ogn'or presente,
Che dice « se si tace si acconsente. »
Malgrado i molli accenti
E il timor che m'assal'principio intanto,
Deh ! mi siate indulgenti,
Perdonate la voce, il debol canto,
Che adetto non son'io
Di Me'pomene, Talia, Erato e Clio.
E pur se vi conviene
Per or lasciate ô muse, bei terreni
Di Pieno e d'Ippocrene,
Di Pindo d'Elicona i siti amèni,
E mi sedete accanto
Onde dar forza al rauco e rozzo canto.
50
Signora Antonietta
Gradite i voti nostri e la fantina,
Dotata d'alma eletta,
Sia del sommo Fattor, Maria Adelina,
Mentre noi con ardore
Gridiam viva la madre, il genitore !
Fanciulla desiata,
Lunghi giorni t'accordi il Ciel clemente
Vedi che appena nata,
T'auguriamo il buon dì sinceramente,
Or mentre succhi il seno
Della felice madre, ascolta almeno.
Che la tua infanzia scorra,
Lieta e serena colla genitrice,
Per te la bella aurora
Fulgida ogn'or si mostri adulatrice,
Poscia d'infanzia fuori
T'accordi il Ciel, virtù, richezze, onori.
La virtù, non la sorte,
T'auguro di Lucrezia, invitta e pura
Di Clelia, vergin forte,
La bellezza, il valor, l'alta natura,
Col genio e la possanza
Di Penelope ancor la gran costanza.
Ch'ognor ti sia la sorte,
Ben fausta, sotto il maritale tetto,
Si mostri il tuo consorte,
Sempre pieno d'amor di puro affetto,
Allor con cor sereno
I figli stringerai contenta al s e n o .
51
Ecco fin dalla culla
Qual t'augura destin rozzo cantore,
Perdonami ô fanciulla
Mi perdoni la madre il genitore,
Sebben le muse accanto
Ti sconcia la mia rima e roco il canto.
Voi pur Signora Nana,
Figlia gentil degnatevi ascoltarmi,
Tal beltà più che umana
Merta un'altro cantor con altri carmi,
Ma inesperto qual sono
Dell'ardir mio vi chiedo umil perdono.
Or tempo è di cessare,
Ma prima il mio dover qual campilese
E di ringraziare,
L'esperto snonator con il paese,
Cesso dunque ed intanto
Un più grato cantor rigrenda il canto.
Settembre
S U N E T T U
1872.
ENIGMATICU
So difesu da Diu, e d'a ragione ;
Esistu, eppuru è ignusta a miò esistenza ;
So illegale, e u bon sensu assai s'oppone,
Pur sbrogliu all'ari d'onorificenza.
A miò azione è un attu di viulenza ;
Sangue facciu versane a le persone !
Abreviu ancu a so murtal partenza,
E, e precipitu ne i regni di Plutone !
52
Sò sempre praticatu ne i signori
Principi, Gavaglier, Duchi, Marchesi,
Ministri, Deputati, e Senatori.
Sò in usu in Francia, e in tutti
Sparghiendu sangue ! e morte
Or, quale sò lettori mei curtesi
G.
li paesi ;
! ottengu onori ;
?
GIOVANNELLI.
Frattanto replichiamo, che coloro che troveranno l'enigma prenderanno parte alla solita annuale lotteria. Al vin­
citore della quale sarà spedito in articoli di libreria, a sua
scelta e franco di posta, il valore di 10 franchi.
SCIARRATA
Se il primier praticherai
Nel secondo aurai un fiore,
Se l'intiero onorerai
L'otterrai senza sudore
Se non pratichi il primiero
Ottener non puoi l'intiero
Il secondo se al ver credi
Col primiero è men gradito
Ma se al secondo tu riedi
Quando il primo è già tinito
Tu l'intiero proverai
Se pur sano allor sarai.
Se il primiero a tutti rendi
Reciproco l'otterrai
Se il secondo poi tu prendi
Un bel frutto gusterai.
Se l'intiero ti è dovuto
Te lo rendo e ti saluto.
M.
G.
53
Per queste 3 sciarrate si offrono le medesime condizioni,
cioè, un'altra lotteria con la rimessa di 10 franchi in articoli
al vincitore. Corraggio dunque e mente sana Signori lettori.
Spiegazione del Sonetto Enigmatico publicato l'anno
precedente : il L . E T T O
Hanno trovato l'enigma, i Signori :
Sanesi Fortunato, a Bastia.
Abbate Giannoni, a Nonza.
Leoui Nicolao, a Santa-Reparata di Balagna.
Nasica Matteo, a Prato.
Pietrelli Paolo Francesco, a Santo-Pietro di Tenda.
Mannoni Catalina (Mma), Olmeta di Tuda.
Pasqualini Giuseppe Antonio, Campile.
Graziani Santu, a Borgo.
Poggioli Gio-Marco, a Figari Tivarello.
Paccini (Mlle), à Bonifacio,
Bernardet, à Bastia.
Giuseppi Cecco, a Pietralba.
Verri Domenico, à Montluçon (Allier).
Luccarotti Luiggi, a Bastia.
Giovanni Vincenzo dei Notari, a Tolla.
A. B. Sansonetti, a Rusio.
Sarocchi Natalello, a Rusio.
Guelfucci Matteo, a Sermano.
Pietro-Paolo Denobili, à Bastia.
Pieri da Pietra.
11 vincitore della lotteria è il Signor :
Poggioli Giov-Marco, a Figari Tivarello.
Spiegazione del Sonetto Enigmatico del Sig. M. Guelfucci :
Le lettare E A U che formano L'EAU (l'acqua)
54
Hanno trovato l'enigma, i Signori :
Mannoni Catalina (Mma), a Olmeta di Tuda.
Nicolini Francesco, a Velone Orneto.
Maestrali Antoniò, a Asco.
Montrésor Salvadore, a Pietro ni (Aleria).
Leoni Nicolao, a Santa Reparata di Balagna.
Verri Domenico, a Montluçon (Allier),
Luccarotti Luiggi, a Bastia.
I asqualini Giuseppe-Antonio, à Campile.
Pietro-Paolo Denobili, à Bastia.
Nicolini Francesco, a Velone Orneto.
Il vincitore di questa seconda lotteria, è, il Signor
Sonetti riguardo a quello enigmatico del 1907
Mi volsi e mi rivolsi da ogni lato
E non potei capir per vita mia,
Cosa sia quell'oggetto tanto amato
Che a noi mortai tanto sollievo dia.
Ed ora che son stato infiuenzato
E mai provato avea preste si ria
Un mese intiero in letto l'ho passato
Oppresso da si truce malattia.
Sollievo vi trovorno i membri miei ;
E allora mi sovvenni del Sonetto
Del Signor Giovannnelli, e dir vorrei
Secondo il debol scarso mio intelletto
Che solo il LETTO sia creder potrei.
Intanto ti saluto con rispetto.
Matteo GUELFUCCI.
Sermano, il 1° Marzo 1907.
55
Amico Giovannelli, io mi permetto
Cosi chiamarti, poi far la risposta
E la ricerca che da te proposta
Fù chiaramente in-quello tuo sonetto.
È buon sollievo, à tutti un molle Letto
Letizia all'amator quando s'accosta
Alla diletta sua ivi riposta
Dopo chè l'amor suo fù benedetto
Sollievo alle sue membra indebolite
Da lavor quotidiano il meschinello
Che trova, e son dal letto risarcite
Quivi il corpo riposa ed il cervello
Qui prendono principio, e qui finite
Saran le pene dell'uman duello.
A. B. SANSONETTI
lo ci penso e non sò qual sia l'oggetto
Che dà tanto sollievo alli viventi
Sollievi al Mondo ven'è, tanti e tanti
Che sceglier non lo puote il mio intelletto
Che cosa sia ci penso e ci rifletto
Dove acquistano pur l'egri e languenti
Forza e vigore ; e ai deriori amanti
Serve di testimone al gran diletto
Con grande aviditate e molto affanno
S'ingegnano a scoprir sopra ogni cosa
Gli uomini : e di saper quel che non sanno
Benche molto non sia dificultosa
Che sia un Letto mi par s'io non m'inganno
Dove la notte tutto il mondo posa.
NATALELLO SARCCCHI
56
ENIGMI A S P I E G A R E
Pareggio nella età col padre mio,
Più vecchiu assai di chi m'inchiuse in seno
E mi diè corpo. Sailo tu qual sieno
Costoro, mio lettor ? e qual son io ?
Chi vedo a ogni momento e Dio non vede,
Che mai non vide, ne vedrà giammai ?
Se il labro mio mentisce, tu che il sai,
Gran Dio, da te non devo aver mercede.
Chi lo disseta, lo alimenta e sazia,
Invigorisce, aumentà il suo volume,
Quando quell'altro suo, senz'aver piume,
Volando in alto sempre più si spazia ?
D'impalpabil che fui, palpabil sono,
Corro pei monti, le pendici e piane,
Nei cupi fondi e per le vie sottane,
All'imo al sommo unitamente trono.
Laido e nudo mi strascino al suolo,
Fabbrico la mia tomba è in lei m'inserro,
Poscia risorgo, e non son più qual'ero,
Che or leggieretta su per l'aria volo,
Stupenda ell'è, ma è verità lettore,
Connessi seco i vari suoi germogli,
Ancorchè tu laniare glieli vogli
Ad uno, ad uno, pur nessuno muore
Da corpo inanimato partorito,
In lui mi nudro senza niun rispetto,
Di quà, di là facendo alcun sguizzetto ;
Ma presto in sguizzi e salti son sparito.
57
Resta in veder cosa esser può colei
Che gioia esprime, o duolsi a dir ch'ei piange
Quando che l'uom festeggia o morte tange,
Secondo sia la volontà dei Dei.
Conclusione
Con gran piacere lettor mio ti avverto,
Se sei ben perspicace, ti si aspetta
Di sublime poeta una opra schietta
In giusto ptemio del tuo raro merto.
PIERI, da PIETRA
Nota : Ogni stanza fino all'ottava contiene un enigma.
Spiegazione dei 13 indovinelli publicati nell'almanacco
del 1907.
1° indovinello Il Padre Eterno.
2°
«
Gesù Cristo
3°
«
Marie V. Madre di Dio.
4°
«
Il Demonio, ossia Lucifero
L'Anima
5°
La Luna, e la Luce del giorno
6°
L'ombra, e la Luce del sole
7°
La Fede
8°
La Coscienza
9°
Il Pensiere
10°
11 Rimorso
11°
La Morte
12°
Il Fanciullo.
13°
Hanno trovato le 13 soluzioni: i signori Giovannelli a
Bastia e Pasqualini à Campile a i quali sarà rimesso nn
bellissimo libro a titolo d'incoraggimento
58
Osservazioni presentate dal Signor G i o v a n n e l l i :
Signor Editore,
Ho il piacere di rimettervi la mia soluzione sopra i 13
« indovinelli » del Signor Pieri da Pietra, pubblicati sopra
il vostro interessante Almanacco del 1 9 0 7 .
Eccettuato i due versi :
« Chi sorprende la tua quiete
Quando l'essenziale miete ? »
ne i quali io trovo un pocu di contrasenso, questi 13 indovinelli sono al mio aviso ben descritti per cui, addirizzo al
suo autore, i mei più sinceri complimenti.
TERZINE
Agli Amici GIOVANNELLI e P A S Q U A L I N I ,
per la soluzione dei 1 3 indovinelli riferiti
nel Chiaravalle, 1 9 0 7 .
AD OGNUNO IN PARTICOLARE
Gl'indovinelli che tu risolvesti
Con quella perspicacia conosciuta
In tutto quel che faci e che facesti,
Fanno che la mia stima ti è dovuta
Tanto più perchè sei quel buon póeta
Di cui la fama non rimane muta.
Con equabil misura, onesta e lieta,
Non estentosa come alquanto si usa
È la tua rima semplice, discreta.
59
Sopra Pegaso nato da Medusa,
Un dì traesti su per l'Elicona
— Ghe l'entrata per te mai non è chiusa —
Per imparar siccome dolce suona
Di nove muse l'armonia divina,
Che ripercuote dove Giove trona ;
E imitar le vezzose (I) a Nemosina,
Che soggiocando anche i superni dèi,
Fan che verso la terra il Ciel s'inchina.
Coi portentosi Anfioni e con gli orfei
Preludesti d'intorno al sacro fonte,
Dove bevuto avendo, un'altro sei.
Ma quando esulterai la giola in fronte,
Cantando alfin la Corsica fiorita
Libera ormai dei vituperi e l'onte ?
Fortuna ingrata venga darle aita
Cessanda in ver d'essere sua nemica,
Con che riprender possa moto e vita.
Quando avverà che all'universo dica
Eco portato sopra l'ali ai venti :
E l'isola dei fiori al Cielo amica.
Degli eroi, dei vati e dei sapienti,
Di quelli che si albergano in suo seno
Sarà l'isola bella un vero Edeno
Dove tutti saran lieti e contenti..
Intanto amico, vive valaque.
PIERI, DA PIETRA.
(1). Le nove muse, figliuole di Nemosina dea della m e m o r i a .
60
MARCHE D E S TRAINS
HORAIRE
Ligne
DU CHEMIN
de Bastia
à
DE
FER
Ajaccio
Aux a r r ê t s , le s e r v i c e d e s v o y a g e u r s ; d e s b a g a g e s , d e s c h i e n s a c c o m p a g n é s est
a s s u r é p a r e c h e f d u t r a i n . L e s v o y a g e u r s d o i v e n t a i d e r au c h a r g e m e n t et au d é c h a r "
g e m e n t de l e u r s colis.
61
MARCHE D E S TRAINS
H O R A I R E DU CHEMIN DE F E R
Ligne
d'Ajaccio
à
Bastia
* A u x a r r ê t s , le s e r v i c e d e s v o y a g e u r s d e s b a g a g e s , d e s c h i e n s a c c o m p a g n é s e s t
a s s u r é p a r le chef d u t r a i n . L e s v o y a g e u r s d o i v e n t a i d e r a u c h a r g e m e n t e t a u d é ­
c h a r g e m e n t de leurs c o l i s .
62
LIGNE DE CASAMOZZA
GHISONACCIA
BASTIA
CORTE
AJACCIO
CALVI
P r i x des Places
l c . | 2 ° c . | 3 ° c.
.
STATIONS
r e
matin.
8 34
soir.
2 41
matin.
départ. 7 19 11 29
—
départ.
6 41
départ. 5 14
—
1. 2 . 3 . 1. 2 . 3 .
départ.
classe.classe.
malin
»
»
1
2
CASAMOZZA
Arena-Vescovato
St-Pancrace (halte)
Folelli-Orezza
Padulella (halte).-
45
90
25
25
PRUNETE-CERVIONE
Alistro
Bravone (arrêt)
Tallone
Tavignano (arrêt) *
Aleria
Puzzichello (halte)
GHISONACCIA
DE PONTE-LECCIA
départ.
9
9
10
10
.
10
10
11
11
11
11
11
12
arrivée, 12
.départ.
.départ.
AJACCIO.
.départ.
»
»
2
3
4
4
5
6
7
65 »
15 1
25 2
15 3
70 3
80 4
70 5
75 5
8
30
6
50 » 35
60 1 15
45 1 80
10 2 30
55 2 60
35 3 20
05 3.70
80 4 25
20 4 55
PONTE-LECCIA
Pietralba
Novella
Palasca
Belgodere
Le Regino
6
19
29
37
42
52 I L E - R O U S S E
60 Algajola
69 Lumio
74 CALVI
soir
4 46
4 54
5 3
5 14
5 30
5 47
6 2
6 14
6 33
6 44
6 49
7 3
7 15
A CALVI
BASTIA.
CORTE.
GHISONACCIA.
43
51
1
12
29
47
3
15
34
45
50
4
17
.départ.
.départ.
.arrivée.
matin. soir.
6 35 3 41
7 19 4 10
matin.
—
12
soir.
4 50
2 6
5 53
8 43
6 10
9 1
9 37
6 45
7 9
10 1
7 29
10 21
7 44
10 36
8 6
10 58
8 24
11 16
8 44
11 36
11 44
8 52
63
LIGNE DE GHISONACCIA
A
CASAMOZZA
DE CALVI A PONTE- LECCIA
NOTA.
Les indicateurs officiels de la marche des trains sont
rendus dans toutes les gares au prix de 0 f r . 10.
ET
Cie
Départs de marseille
Pour Bastia, tous les dimanches à midi et mercredis * à 2 h. du soir.
» Ajaccio, tous les mardis à midi et vendredis * à 4 h. du soir.
» Toulon, Calvi oul'Ilе-Rousse(alternativ.),
tous les jeudis à 8
Départs de Nice
Pour Bastia,tousles lundis, à 5 h. du s.
» Ajaccio, tous les samedis à 4 h. du s.
» la Balagne, tous les dimanches à 10 h. du m. et jeudis à 1 1 h. du m.
Départs de Toulon
Pour la Balagne, Ajaccio, Propriano et Bonifacio, tous les jeudis à 4 h. du s.
Départs de Bastia
Pour Marseille, tous les dimanches à midi et jeudis * à Л h. du soir.
» Nice, tous les mercredis, à 4 h. du s.
• la Balagne. tous les jeudis à midi.
» Livourne, tous les mardis à 10 h. s. lundi à minuit et vendredis à 10 h. nu
Départs d'Ajaccio
Pour
Marseille, tons les lundis à midi et jeudis à 4 h. s.
» Nice, tous
les mardis, à 4 h. du s.
» la Balagne, tous les samedis a midi et lundis à 9 h du m.
FRAISNET
Compagnie marseillaise de Navigation à Vapeur
64
Propriano, tous les mercredis a A h. du s.
Propriano et Bonifacio, tous les samedis à 9 h. d u m .
Porto-Torres, par quinzaine, les dimanches à 10 h. d u s.
Service Cotier, tous les dimanches à 7 h . m . (ait. par le Nord ou le Sud.)
Départs de la Balagne
De Calvi pour Ajaccio, dimanche * 1 1 h. d u s.
Calvi ou Ile-Rousse pour Ajaccio, vendredi à midi. alt.
par quinzaine.
d'Ile Rousse pour Nice, jeudi à 10 h . s. par quinzaine
D'lle-Rousse
et Calvi pour Nice, j e u d i 7 h 30 s. d'Ile-Rouss
de Calvi pour Nice, samedi 1 1 h. s. par q u i n z a i n e .
Calvi par quinzaine
Calvi et d'Ile-Rousse pour Nice, samedi à 8 h. de Calvi et 1 1 h. d'Ile-Rousse
D'Ile-Rousse
pour Bastia, jeudi m i n u i t .
par q
Calvi ou Ile-Rousse, pour Toulon, luridi à. 1 1 h . par q u i n z a i n e .
Départs
de Propriano
Pour Ajaccio tous les dimanches à 6 h . du s. et tous les jeudis à 4 h . d u s.
» Pour Bonifacio, tous les samedis à 3 h . du s.
Départs de Bonifacio
Pour Propriano tous les dimanches à 10 h. du m .
Départs de Livourne
Pour Bastia, tous les mardis et mercredis, à 10 h. d u . s. et samedi à 2 h . s.
Départ pour Porto-Torrès
Pour Ajaccio l u n d i à midi par quinzaine.
Pour
»
»
»
65
INDICE
Ecclissi
P r o n o s t i c i p e r l ' a n n o 1908
Computo ecclesiastico
Quattro tempora
F e s t e mobili
Rapporti cronologici
N o v e n e delle principali feste d e l l ' a n n o
Calendario
P ' e n o s t r e nozze d ' a r g e n t o , ( s u n e t t u )
S u n e t t u d e d i c a t o all'amicu A . - G . Pasqualini
Il p o r c o c h e r o m p e la p o r t a
G u a r n i z i o n e di funghi
Colloquiu i n t i m a di furfartti, ( c o m m e d i a )
Visione e realità
A n c h e tu m a n g i a t o salciccia
S o n e t t o d e d i c a t o a l l ' e g r e g i o S i g n o r G . - A . Salvini
T e r z i n e , (Guelfucci di S e r m a n o )
L ' i s t o r i a d ' u n a volpe c h e h a s c a m p a t o la m o r t e da
v e n t ' u n a ' f u c i l a t a , (A. G. P.)
In o c c a s i o n e della n a s c i t a d ' u n a fanciulla al S i g n o r
Grimaldi
Sunettu enigmaticu
Sciarrata
S o n e t t i r i g u a r d o a q u e l l o e n i g m a t i c o del 1907
Enigmi a spiegare
S p i e g a z i o n e dei 13 indovinelli
T e r z i n e agli amici Giovannelli e P a s q u a l i n i
H o r a i r e du C h e m i n de fer
C o m p a g n i e Marseillaise de N a v i g a t i o n à ' v a p e u r
2
4
4
4
6
5
6
30
31
32
33
34
37
39
41
42
44
49
51
52
54
50
57
58
60
64