LE ORIGINI DELLA MUSICA
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LE ORIGINI DELLA MUSICA
LE ORIGINI DELLA MUSICA La musica nell’età preistorica Le origini della musica Come possiamo conoscere le origini della musica? Le possiamo conoscere attraverso: Fonti archeologiche (oggetti e rappresentazioni pittoriche); Fonti etnologiche (studio di antiche culture tribali). Alcune teorie sull’inizio dell’attività musicale Origine nella necessità di comunicarsi – emmissione di segnali sonori; Teoria dell’imitazione – la musica si sarebbe originata dall’imitazione del canto dei passeri e rumori di animali; Origine della musica nei movimenti ritmici corporali, per la sincronia del lavoro collettivo. Fin dalle origini della musica, come si ha modo di verificare ancora oggi osservando i popoli che vivono allo stato primitivo, il ritmo ha avuto sicuramente un ruolo indispensabile come momento unificante nelle danze e nei canti collettivi. Qualunque oggetto percuotibile e capace di produrre dei rumori e suoni ritmati poteva diventare strumento musicale. Il piffero di Neanderthal 45.000 anni a.C. Paleolitico – 40.000 a.C. Imitazione dei rumori della natura con la bocca; Sviluppo del controllo dell’altezza del suono, dell’intensità e del timbro della voce; Fabbricazione di oggetti sonori fatti in pietra, legno e ossa di animali; La musica aveva la funzione di dominare il mondo magicamente. Neolitico – 12.000 a 4.000 a. C. L’uomo incomincia a costruire le prime case, a coltivare la terra, ad allevare gli animali e a lavorare con la ceramica; I fenomeni sonori si organizzano più sistematicamente: il canto si distingue dal linguaggio parlato; Si cercava di conquistare gli spiriti attraverso la musica. Le fasi musicali della Preistoria Organizzazione ritmica molto rudimentare, fatta con bastoni e altri oggetti (semi, nocciolini, denti di animali), e percussione corporale; Il grido è anche una delle forme di manifestare sensazioni/emozioni primarie e le necessità elementari; L’uomo cerca di osservare le alterazioni vocali provocate dall’emozione, facendole volontariamente; Le fasi musicali della Preistoria L’uomo produce xilofoni (legno), litofoni (pietra), tamburi e flauti capaci di espressione artistica e di imitazione dei rumori della natura; Avrà l’idea di associare l’espressione vocale all’espressione strumentale: acquisisce coscienza musicale (40.000 a.C.); Creazione di membranofoni e cordofoni (9.000 a.C.). Curiosidade: O Didgeridoo Didgeridoo é um instrumento musical de sopro, que consiste em um tubo oco sem nenhum orifício, a não ser em suas duas extremidades, sendo que em uma delas há um bocal. O Didgeridoo Em geral, tem forma cilíndrica ou cônica e o comprimento entre 1 a 2 metros, variando o som conforme: o tipo de material de que é feito; o grau de secura desse material (quando houver possibilidade dessa variação); seu comprimento, diâmetro de sua cavidade, espessura e grau de rigidez de sua parede; tipo de bocal e maneira de tocá-lo. O Didgeridoo Esses fatores somados dão uma sonoridade própria a cada didgeridoo. Ele funciona como um amplificador e alterador dos sons provocados pelos lábios, língua e cordas vocais; portanto, são incontáveis as variações sonoras que podem ser criadas. O didgeridoo é tocado com a contínua vibração dos lábios para produzir o zumbido enquanto é usada uma técnica especial de respiração chamada respiração circular. O Didgeridoo Esta técnica exige a respiração através do nariz enquanto que, ao mesmo tempo, a expiração deve ser feita pela boca usando a língua e as bochechas. Para um tocador experiente, a técnica da respiração circular permite que ele renove o ar de seus pulmões mantendo uma nota pelo tempo que desejar. Assim, saiba: os sons do Didgeridoo não são propriamente do Didgeridoo, mas de quem o toca!