la storia in formato PDF
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ANCHE LA LUNA RICEVE I DONI DI NATALE 1.Con l'avvicinarsi del Natale, un'allegra atmosfera di festa riempie le orbite dei pianeti solari e quest'anno c'è una novità ! Infatti un alato messaggero ha percorso infaticabile gli innumerevoli sentieri dell'Universo per trasmettere una lieta notizia: “ La Luna, per il tradizionale cenone di Natale, invita nel castello tutti i pianeti del sistema solare”. Che fermento ... che parlottio fra le stelle ! Com'erano indaffarati e preoccupati i pianeti, che si chiedevano ansiosi: “ Come ricambiare tanta gentilezza della nostra cara amica ? Quale dono la renderà felice?” 2.Finalmente arrivò la tanta attesa serata: la vigilia di Natale ! Nessuno poteva mancare ! Mercurio, Venere, la Terra, Marte e naturalmente il Sole furono i primi ad arrivare. Gli altri Giove, Saturno, Urano, Nettuno e il lontanissimo Plutone si presentarono poco prima di mezzanotte. Il castello della Luna, circondato da profondi crateri e da mari color cenere, era illuminato da mille stelline che sembravano semini luccicanti. Con la sua pallida faccia giallina, la Luna, avvolta in un lungo mantello argentato che lasciva un'immensa scia di chiarore, accolse gli ospiti nel salone delle feste. 3.Gli invitati, ad uno ad uno, salutarono con un inchino la Luna e le consegnarono ricche sorprese. Il primo fu Mercurio: “ Ecco il mio dono, uno splendido zaffiro azzurro e trasparente come la gemma montata sul mio turbante”. Poi toccò a Venere che le porse una stella color zafferano come la chioma dei suoi capelli e Marte, che amava i vistosi cambiamenti di colore dei suoi abiti, le regalò un arcobaleno splendente. – “L'arcobaleno è un arco di luce formato da sette colori diversi: rosso, arancione, giallo, verde, celeste, blu e violetto”, disse Marte; – “Sì, ma i colori che vedo sono molti di più!” esclamò la Luna. “Certamente, mescolando i diversi raggi colorati darai origine a tutti i colori possibili ! E potrai giocare a inventare anche tutte le sfumature che vorrai!”. – “ Fantastico, creerò nuove tinte per tutte le stanze del mio castello . La luna ringraziò sorridente, ma non era completamente felice... Aveva ricevuto ricchi regali, ma nessun dono l'aveva particolarmente emozionata. Attendeva qualcosa che le facesse sentire sensazioni stupefacenti. 4.Ad un tratto l'orchestra d'archi, formata da meteore e diretta dalla stella cometa, diffuse nell'elegante salone il suono di dolcissime composizioni musicali. Il Sole e la Luna aprirono le danze e gli ospiti iniziarono a volteggiare... Dopo le danze, Giove accompagnato dal suo inseparabile leone rosso, offrì alla Luna un elegante abito da sera color porpora: – Mia cara Luna, lo potrai indossare la notte dell'ultimo giorno dell'anno. Sarai splendente come una fiamma ! Saturno, appassionato di musica, le dono un disco di platino, ultimo successo del Festival della Galassia, e Urano uno dei suoi anelli grigi da collezione. 5. Nettuno che le portò cento cubetti di ghiaccio purissimo, precisò: – Rimarrai sorpresa: i cubetti super frizzanti ti faranno il solletico alla gola perché sciogliendosi sprigioneranno tantissime bollicine! – Pzzz,pssss pcccc.... pizzicano! Le bollicine sono salite nel naso ... Uhm... penso che offrirò qualche cubetto “superfrizz” agli ospiti durante il banchetto! Che ne dici ? 6.Nettuno fece un cenno con il capo e come un vero gentiluomo si inchinò e le baciò la mano. Poi fu la volta di Plutone che le diede un brillante di cristallo. Alla consegna dei doni mancavo solo il Sole e la Terra, ma un sonoro “GONG” riunì gli ospiti intorno alla tavola. 7.La cena si svolse a suon di musica, con una serie di spettacoli che allietarono la mensa. Il Sole all'improvviso fece portare la sorpresa per la regina del castello: una lampada scintillante a forma di girandola, dalla quale uscivano migliaia di luminosissime scintille che si disperdevano nell'aria. Ben presto tutto il salone delle feste fu ricoperto da una polvere di luce dorata. Stupore e meraviglia si leggevano sul volto della Luna ... e degli ospiti... 8.Intanto la Terra si era ritirata in un angolino del salone tentando di nascondersi dietro le tende violacee delle finestre, perché si vergognava dei doni che aveva scelto per la Luna: – Sono triste e amareggiata ... forse la Luna non gradirà i miei doni ! Non sono costosi e preziosi come quelli degli altri invitati ! Le ho portato solo alcuni prodotti creati da me: arance, datteri, fichi secchi e il tradizionale dolce di Natale, il panettone con l'uvetta e i canditi. Si fece coraggio e ... avanzò nella sala con un verde cesto colmo di invitanti prelibatezze. 9.Alla vista dei doni, alla Luna brillarono gli occhi ... questa volta era emozionata davvero ! - Co-co-come sono belli, speciali e ... insoliti questi doni ! Non li ho mai ricevuti, sebbene tanto desiderati! Gli straordinari prodotti destarono la sua ammirazione ! Con un cenno della mano la Luna chiamò vicino a se' la Terra. La ringraziò di cuore e sottovoce le confidò: - Ho apprezzato i tuoi prodotti più di ogni altra cosa! Li accetto con piacere! Ne ho sentito molto parlare ed ero molto curiosa di conoscerli! Ma, ma ora sento ... – sento l'acquolina in bocca ! Che ne dici di raggiungermi in biblioteca ? 10.La Terra, che aveva superato ormai ogni timore, con un grande sorriso, rispose: - Va bene, ma io ti farò solo compagnia. Il piacere di scoprire i profumi e i sapori dei miei prodotti sarà tutto tuo ! Approfittando del clima di festa, in un attimo la Luna e la Terra si ritrovarono in biblioteca . 11.La Luna spalancò gli enormi occhi tondi quando iniziò a scartare il cesto con tutti i prodotti. Prese un'arancia profumatissima e, nel togliere la buccia, si diffuse per tutta la stanza un'intensa fragranza. Mise in bocca uno, due, tre spicchi ed esclamò: - Ahm! Ahm! Ahm! Un vero nettare, dolce e succoso ! In un lampo alcuni frutti finirono nella sua bocca e, dopo aver chiuso gli occhi, con la lingua ancora impastata, disse. - Morbidi e dolcissimi, gnam, gnam, sembrano zuccherini ! 12.Intanto la Terra che la guardava con aria sempre più fiera, iniziò a raccontare: - Carissima Luna, sono lieta di vedere che assapori con tanto gusto i miei prodotti! Ne sono onorata ! Per ottenere dei frutti cosi buoni, bisogna dedicarsi alla cura delle piante con amore e pazienza, in tutte le stagioni dell'anno. Per esempio, d'inverno vanno protette dal freddo, in primavera occorre piantarne di nuove, d'estate è necessario dare loro molta acqua e in autunno bisogna tagliare i rami secchi. - Ora capisco perché sono così buoni – rispose la Luna. 13.E poi aggiunse: - Scusami tanto, ma non resisto! Potrei assaggiare anche un pezzo di quella “montagna” ? - Fai pure, è tutta tua ! Sai, quella “montagna” come la chiami tu, è il tradizionale dolce di Natale, chiamato Panettone! WOW! Mi è venuta un'idea geniale ... Cosa ne dici se domani ne prepariamo uno insieme? Immagino che tu non abbia mai fatto la pasticciera e questa potrebbe essere l'occasione giusta per cominciare! 14.Senza esitare la Luna rispose: - Davvero faresti questo per me ? Vuoi dire che potrei farcela ? E mentre diceva questo la sua dita continuavano a spizzicare il panettone nel quale si era formata una profonda caverna, il cui tesoro di pietre preziose era formato da canditi gialli, rossi e verdi e da uvette. - Certamente - esclamò la Terra – Abbiamo i prodotti migliori, naturali e genuini, ora si tratta di mettersi all'opera ... spetta a te decidere. E intanto frugava nelle sua mille tasche e come un'abile prestigiatrice estrasse tutti gli ingredienti necessari per realizzare il dolce. - Sì, sì, sìììì... - disse la Luna che sorridente le corse incontro abbracciandola. 15.Diventate ormai vere amiche, prima di ritornare nel salone delle feste, la Luna confermò il suo impegno alla Terra: - Domani, 26 Dicembre, prepareremo insieme la montagna-panettone. Ti fermerai qualche giorno .... staremo bene insieme ... ti farò preparare la camera migliore del castello! E sottobraccio ritornarono dagli invitati. 16.Nel frattempo nel salone delle feste le danze proseguivano a pieno ritmo. Il volto della Luna si era illuminato, i lineamenti del suo viso si erano distesi ed il sorriso lasciava intravedere bianchissimi denti. Il velo della tristezza era svanito ... ora attendeva con ansia l'arrivo del nuovo giorno. 17.Intanto tutti gli invitati si erano sistemati dinanzi alle grandi vetrate del salone: un'altra sorpresa allietava la magica notte ... la neve!!! - Oh, oh, oh, che meravigliaaaaa! - esclamarono gli ospiti. - Guardate come sono soffici, sembrano batuffoli di cotone – disse Marte - Sembrano di fiocchi di zucchero filato – rispose Urano. E Nettuno replicò: - Sono cristalli, amici miei, ma non durano per sempre! 18.Anche Venere intervenne e chiese: - Cara Luna, svelaci il tuo segreto: come hai fatto a far nevicare ? A chi ti sei rivolta ? E la Luna rispose: - E' un segreto ... è una magia ... è il Natale, una festa speciale ! - Perché è speciale ? - chiese Venere - Perché è la festa della Pace, dell'Amicizia e della Serenità ! - Brava, fantasticaaaa...- gridarono gli ospiti e nel salone delle feste risuonò un fragoroso applauso. 19.Ben presto il paesaggio fu avvolto da un candido velo di neve. Gli invitati si riunirono davanti al camino, si sedettero sui comodi divani ed insieme recitarono una serie di indovinelli dedicati alla Luna. “Con i tuoi raggi d'argento sei la dea del firmamento. Come un puntino sulla “i” guidi la notte fino al dì. Allontani l'oscurità sei il “faro” per l'umanità. La Luna, profondamente commossa fece un inchino e poi esclamò: -Sono proprio io ! - e baciò in segno di affetto tutti i suoi amici. 20.Presero il via anche i ringraziamenti degli invitati, i saluti, gli abbracci - Arrivederci – gridarono Mercurio e Venere, i primi ad andarsene. - Non potrò mai dimenticare questo Natale! - disse Marte. Il Sole che aveva gli occhi che sprizzavano allegria, invitò la Luna a trascorrere una vacanza in sua compagnia ... ma in mezzo a tanta vivacità e confusione non si sentì nemmeno la risposta. 21.Giove candidò ufficialmente la Luna ad organizzare la prossima festa di Natale; Saturno, Urano e Nettuno si presero per mano volteggiandole attorno in segno di gioia ed infine Plutone le promise: - Ti invierò un diadema: sei la regina della notte. 22.La Luna e la Terra rimasero sole. Ma non avevano sonno... La Luna era impaziente, guardò negli la Terra e le disse: - Ti va di correre in cucina, adesso ? La Terra non aspettava che questo invito; ridendo scesero di corsa le scalinate e attraversarono i lunghi corridoi che portavano alla cucina. Una volta arrivate, lavarono le mani, indossarono i grembiuli e i bianchi cappelli da chef e ... via a preparare... 23.La Terra, con voce sicura, elencò dettagliatamente tutti gli ingredienti; contemporaneamente, la Luna li disponeva sul tavolo. - Occorrono: burro, farina, latte, un pizzico di sale, uova, zucchero, uva passa, lievito di birra, canditi e uvette. Poi acqua tiepida, carta da forno e stampo ! E allora mescola, mescola... impasta, impasta ... alla Luna sembrava un sogno ... aveva farina ovunque ... pezzetti di canditi fra le dita ... granelli di zucchero sulle labbra... 24.E poi tutto lievita, lievita ... la Luna era davvero soddisfatta ... Anche la Terra lo era... - Sei stata davvero brava, ma attenta ... assaggia, assaggia finirai per scoppiare! - Grazie per l'opportunità che mi hai offerto, sei una vera amica. - Presto ... corriamo a mettere l'impasto dei panettoni nel forno ... Vedi, sono pronti per la cottura ! Inforna, inforna ... dopo alcune ore uscirono gonfie, dorate e profumate “montagne – panettone”. 25.E da quel giorno ... La Luna si prese una settimana di vacanza al mese per dedicarsi al suo passatempo preferito: confezionare panettoni per il prossimo Natale, da distribuire a stelle e pianeti. Sarà forse per questo che la Luna, per sette giorni al mese, scompare dal cielo ?
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