Quellen und Forschungen aus italienischen
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Quellen und Forschungen aus italienischen Bibliotheken und Archiven Bd. 80 2000 Copyright Das Digitalisat wird Ihnen von perspectivia.net, der Online-Publikationsplattform der Max Weber Stiftung – Deutsche Geisteswissenschaftliche Institute im Ausland, zur Verfügung gestellt. Bitte beachten Sie, dass das Digitalisat urheberrechtlich geschützt ist. Erlaubt ist aber das Lesen, das Ausdrucken des Textes, das Herunterladen, das Speichern der Daten auf einem eigenen Datenträger soweit die vorgenannten Handlungen ausschließlich zu privaten und nicht-kommerziellen Zwecken erfolgen. Eine darüber hinausgehende unerlaubte Verwendung, Reproduktion oder Weitergabe einzelner Inhalte oder Bilder können sowohl zivil- als auch strafrechtlich verfolgt werden. 846 ANZEIGEN UND BESPRECHUNGEN sammelte und produzierte unermüdlich wertvolle Notizen und Grabungsberichte, die jetzt inventarisiert werden. Das in nächster Zeit im Archivio Storico Capitolino zugängliche Archiv umfaßt 68 Einheiten und eine aus 246 Umschlägen bestehende Fotothek (S. 96-107). Aus dem Nachlaß wurden - repräsentativ für weitere dort erhaltene nahezu druckreife „Dossiers" zu unterschiedlichsten Themen - 16 Aufsätze, Projektbeschreibungen und Merkblätter veröffentlicht. Aus der Themenvielfalt schält sich ein besonderes Interesse an einigen Gegenden wie dem Territorium des östlich von Rom gelegenen Guidonia-Montecelio heraus. Aus der Mitte der Schüler und Freunde kommen die 34 z.T. noch von Coste selbst angeregten Aufsätze, die mit ihrem Reichtum an Informationen (der bedauerlicherweise nicht durch ein Namensund Ortsregister erschlossen ist) einen eindrucksvollen Überblick über die Interessen und Projekte des Coste-Kreises geben. Die Themen reichen von der Straßenforschung (zur Via Latina nova, Via Portuense, Via Prenestina, zur Sabina mit Rieti, zur Meilenzählung der Tabula Peutingeriana), von topographischen Untersuchungen vor allem zu Ortschaften in der Gegend von Rieti, der Sabina und der Campagna Romana (z.B. zu den Monti della Tolfa, zu einigen Orten und Ausgrabungen wie Mentana [Nomentum], Trebula Mutuesca, ager Labicanus, Podium S. Petri, Castel di Leva [heute das vielbesuchte Heiligtum „del Divino Amore"], das castrum Rubianeüi im Aniene-Tal, Zagarolo, Porciano, Montecelio, Palombara, Torrenova) und zu einigen Casali (dei Gallicano, Salone) bis hin zu Untersuchungen zu einigen Klöstern und Bischofssitzen in Latium und ihren Besitzungen (Anagni, s. Gregorio ad Aquino, S. Andrea in flumine, Subiaco, Grottaferrata). Die Artikel berühren auch immer wieder das vieldiskutierte Thema des „incastellamento" im Hochund Spätmittelalter, also das Phänomen der Ortsgründungen in geschützten Höhenlagen, zu dem Coste nicht zuletzt durch seine enorme Ortskenntnis maßgebliche Erkenntnisse beigetragen hat. A. R. Volker Reinhardt, Rom. Ein illustrierter Führer durch die Geschichte, München (C. H. Beck) 1999, 287 S., ISBN 3-406-45555-1, DM 39,80. - Lunga è la tradizione delle guide di Roma: dai Mirabilia urbis tardomedievali, alle guide per pellegrini in visita alle tombe degli apostoli per gli anni santi, alla Reiseliteratur settecentesca ed ai Baedeker, che presentavano al turista moderno le vestigia del passato in un preciso contesto cartografico. Il presente volume vuole invece essere qualcosa di diverso: un viaggio puntuale e colto, ma allo stesso tempo piacevole e vivace, nella secolare storia di Roma. Una lettura che parte non solo dai monumenti, dagli spazi urbani, dall'arte, ma si contestualizza costantemente in quei momenti storici più significativi, di cui appunto il monumento o l'assetto urbanistico sono la testimonianza visibile e QFIAB 80 (2000) ROM 847 duratura. Il libro si apre con il racconto di „scoperte" che sottolineano la continuità e la presenza costante del passato di Roma nel suo presente. Non si tratta, però, solo di scoperte archeologiche, come il ritrovamento del gruppo scultoreo del Lacoonte nel 1506 o della grande statua di Ercole, rinvenuta nei pressi di Campo de' Fiori nel 1864. Anche gli editti e bandi, trovati da studiosi in archivi, cercavano di affrontare e magari di risolvere nei secoli passati quei problemi di una grande città: la mendicità e il vagabondaggio, la criminalità, l'approvvigionamento cerealicolo, il traffico. Attraverso grandi partizioni cronologiche, l'autore coglie le cesure che hanno segnato la storia della città, modificandone anche il valore simbolico: il passaggio dalla Repubblica all'età augustea, ma soprattutto, la conversione di Costantino e l'Editto di Milano del 313: Da quel momento, infatti, iniziava ima nuova epoca per Roma, legata alla storia della Chiesa, alla lotta per l'affermazione del potere papale. Fra Rinascimento ed età barocca il papato seppe celebrare la propria potenza politica e religiosa anche costruendo la Roma „moderna" che riusava l'antico, risacralizzandolo. Sono, queste, le tappe fondamentali di un percorso storico che l'autore scandisce ricordando opere, simboli, la propaganda, le cerimonie che segnarono la vita culturale e politica della Roma nei primi secoli dell'età moderna. È questa, certamente, la parte più affascinante e completa del libro, frutto di profonde conoscenze maturate dall'autore in significativi studi sul periodo. Lo sguardo si posa inoltre su aspetti sociali, come il nepotismo, che pur nelle sue diverse modulazioni a seconda delle circostanze storiche, si propone come un filo rosso sotteso a tutta la storia di Roma, La fine, almeno teorica del nepotismo pontificio decretata da Innocenzo XII, avrebbe segnato la fine dell'età aurea della storia della città ed aperto un'epoca segnata dal ristagno economico, dalla perdita di peso politico del papato nel contesto europeo, da una cultura asfittica. Non è lasciato molto spazio, in quest'opera, alla Roma del Sette e Ottocento, periodi, per molti aspetti, ancora poco conosciuti, come dimostra anche la scarsa bibliografia alla fine del volume che non segnala nessuno studio sulla Roma del Settecento eccetto lo studio di H. Gross (Il nome è, nella bibliografia, errato). L'attenzione agli anni più recenti della storia di Roma meritavano forse una trattazione più approfondita, anche se Reinhardt coglie perfettamente, nel suo sintetico excursus, le difficoltà e le contraddizioni di un cammino verso la „modernità" e, nello stesso tempo, verso una più organica e consapevole fruizione del passato. Risuona dunque assai opportuno l'auspicio che Roma e la sua storia possano dare a chiunque si avvicini ad essa in questo inizio di millennio, una „lezione" per la vita. Irene Fosi QFIAB 80 (2000)