Il Comune informa Luglio 2012

Transcrição

Il Comune informa Luglio 2012
Comune
Luglio 2012
n°
Informa
11
Periodico d’informazione paesana www.comune.mogoro.or.it
Notiziario del Comune di Mogoro
“I have a dream”
Ognuno di noi ha uno o più sogni
nel cassetto di diversa natura, portata e probabilità di realizzazione.
Normalmente i sogni di noi “gente comune” son legati alle nostre
aspirazioni personali, a ciò che noi
vorremo essere o diventare, quindi sono orientati al raggiungimento prima della felicità individuale
e solo in rari casi e comunque in
secondo piano, verso la felicità
collettiva. I sogni “comuni” hanno
quindi una sorta di “connotazione
egoistica”.
A tal proposito, credo che la trasformazione di un individuo da “uomo comune” a “grande uomo”,
“profeta-visionariorivoluzionario”,
si
realizzi nel preciso
momento in cui il
suo “sogno individuale” si trasforma
in “sogno collettivo”,
le sue azioni non
saranno dunque più
dettate dai soli bisogni e obiettivi personali, ma da quelli di
una collettività. Così
il sogno di Martin
Luther King “profeta dell’uguaglianza”
era il sogno di libertà di un intero popolo: i neri d’America,
all’epoca ancora violentemente discriminati dai “bianchi” e
privati di qualsiasi diritto umano e
civile. “I have a dream”, “ho un sogno”, è il titolo con cui viene identificato il suo più celebre discorso,
pronunciato nel 1963 davanti al
Lincoln Memorial di Washington;
un discorso che ha cambiato la
storia americana e dell’intera
umanità, improntato sulla lotta
all’omofobia e alla discriminazione razziale. Per questo motivo
è, a distanza di 40 anni, ancora
attualissimo. Infatti, sebbene la situazione americana, da quegli anni
a oggi sia radicalmente migliorata,
fino ad arrivare all’elezione di un
presidente, Barack Obama, di origini afro-americane, gli episodi di
omofobia e razzismo si ripetono in
continuazione in tutte le parti del
mondo.
Paura degli “zingari”, paura dell’“uomo nero”, disprezzo dei “musi gialli” e degli omosessuali: l’elenco
delle paure che generano odio
razziale è infinito, l’omofobia è figlia dell’ignoranza. Penso che se
solo ognuno di noi iniziasse a trasformare questa paura del diverso in apertura mentale, curiosità e
desiderio di conoscenza, saremmo tutti più liberi, uguali oltre che
ricchi interiormente e il mondo sa-
rebbe di certo un posto migliore.
Lascio la parola al grande “visionario” King, citando la parte conclusiva oltre che la più significativa del
suo discorso:
[…] e perciò, amici miei, vi dico
che, anche se dovrete affrontare
le asperità di oggi e di domani, io
ho sempre davanti a me un sogno.
E’ un sogno profondamente
radicato nel sogno americano,
che un giorno questa nazione si
leverà in piedi e vivrà fino in fondo
il senso delle sue convinzioni: noi
riteniamo ovvia questa verità,
che tutti gli uomini siano creati
uguali.
Io ho davanti a me un sogno,
che un giorno sulle rosse
colline della Georgia i figli che
un tempo furono schiavi e i
figli di coloro che un tempo
possedettero schiavi, sapranno
sedere insieme al tavolo della
fratellanza.
Io ho davanti a me un sogno,
che i miei quattro figli piccoli
vivranno un giorno in una
nazione nella quale non
saranno giudicati per il colore
della loro pelle, ma per la qualità
del loro carattere. ho davanti a me
un sogno, oggi!
Io ho davanti a me
un sogno, che un
giorno ogni valle
sarà esaltata,
ogni collina e ogni
montagna saranno
umiliate, i luoghi
scabri saranno
fatti piani e i luoghi
tortuosi raddrizzati
e la gloria del
Signore si mostrerà
e tutti gli esseri
viventi, insieme, la
vedranno. E’ questa
la nostra speranza.
questa è la fede con
la quale io mi avvio
verso il Sud.
Con questa
fede saremo in
grado di lavorare
insieme, di
pregare insieme,
di lottare insieme, di andare
insieme in carcere, di difendere
insieme la libertà, sapendo che
un giorno saremo liberi. Quello
sarà il giorno in cui tutti i figli
di Dio sapranno cantare con
significati nuovi: paese mio, di
te, dolce terra di libertà, di te io
canto, terra dove morirono i miei
padri, terra orgoglio del pellegrino,
da ogni pendice di montagna
risuoni la libertà, e se l’America
vuole essere una grande nazione
possa questo accadere.
Risuoni quindi la libertà dalle
poderose montagne dello stato di
New York.
Segue a pag. 2
2
Al via i lavori
per la
sistemazione
dei vialetti
pedonali
del cimitero
comunale
Già da qualche tempo
l’Amministrazione Comunale ha dato vita a diversi
progetti per la riqualificazione del cimitero e il
miglioramento dei servizi
di quest’area.
Innanzi tutto sono state
acquisite le aree per l’ampliamento del cimitero e
sono state realizzate le
nuove recinzioni. Nella cappella sono state
eseguite opere di consolidamento statico sulle
fondazioni e sulle murature. I lavori sono stati
dell’importo di 285.000
Euro. Sarà ora necessario
trovare le risorse per le
opere di completamento
interno, esterno e coperture. E’ stata realizzata la
casa delle condoglianze,
un intervento di 75.000
Euro che consente di solidarizzare con i parenti e
gli amici dei defunti in un
luogo riparato dal sole e
dalle intemperie.
Con un altro intervento,
per un importo di 65.000
Euro, si è cominciato a
mettere mano ai vialetti
e si è creata una piccola
piazza tra la casa delle
condoglianze e i colombari cimiteriali. Il vialetto
parte dall’ingresso del
cimitero e arriva fino ai
colombari e inoltre sono
stati completati i vialetti
del vecchio cimitero. L’intervento che inizierà nelle
prossime settimane consiste nella realizzazione di
vialetti nei campi comuni e
nelle aree adiacenti ai colombari. L’importo dei lavori è di circa 60.000 Euro.
Tutti i vialetti sono realizzati con un sottofondo con
sopra rete elettrosaldata
e una pavimentazione in
basalto.
Inoltre, con la apertura
automatica del cancello, il cimitero è aperto
tutti i giorni dalle ore
08,00 alle ore 20,00.
Comune
Piazza Giovanni XXIII
e il mistero del pozzo
Circa un mese fa si son
conclusi i lavori per la riqualificazione di “Piazza di Chiesa”, ancora un
intervento perfettamente
in linea con altre azioni dell’Amministrazione
Comunale (Convenzione
fra il Comune e la facoltà
di Architettura per la
riqualificazione del
centro storico, contributi per il recupero
e restauro conservativo delle facciate di
abitazioni private),
particolarmente attenta all’estetica e alla
riconversione degli
spazi pubblici e non
del paese e soprattutto del centro storico.
I recenti interventi,
risalenti a più di un
anno fa, avevano portato al rifacimento dei
marciapiedi altamente dismessi, i quali
erano stati ricondotti
all’incirca alla stessa
quota del piazzale,
e alla rifinitura del
pavimento con lastre
di basalto a forma rettangolare.
Le ultimissime operazioni, hanno invece avuto
come scopo principale la
ristrutturazione di una parte
della pavimentazione che
risultava sconnessa in più
punti. Durante la rimozione
di una parte del vecchio
pavimento, nella parte della
piazza confinante con via
Gramsci, è venuto inaspettatamente alla luce un
antico pozzo.
Gli operai hanno scavato
per circa cinque metri, al
momento non si conosce
la profondità della cavità e
tantomeno il periodo in cui
è stato scavato. Certo è
che nessuno degli abitanti
mogoresi in vita ha mai
conosciuto questa fonte
di acqua, che dunque si
pensa possa risalire almeno agli inizi del XX secolo,
quando ancora in assenza
della rete idrica, l’approvvigionamento dell’acqua era
sopperito dai numerosis-
simi pozzi disseminati per
tutto il territorio.
Per il momento l’origine di
questo antica fonte rimane
dunque avvolta nel mistero
e in attesa di nuovi sviluppi
in merito, il pozzo, che è
stato ricoperto con una lastra in vetro, è fruibile alla
vista di tutti, aggiungendo alla piazza
un ulteriore “arcano”
fascino.
Nella piazza si è inoltre provveduto a rimuovere i dissuasori,
presenti nella parte
antistante la Chiesa, i quali oltre ad
ostacolare il transito
verso l’edificio sacro,
deturpavano anche
la bellezza originale
della piazza, si è cancellata la vernice che
delimitava i parcheggi
e a ripulita tutta la
pavimentazione con
idrosabbiatura.
Per concludere l’intervento, son stati posti dei dissuasori mobili all’ingresso della
piazza e ridipinta di color
ocra la facciata dell’attuale
biblioteca, e conseguirà
quella dell’ex pretura.
La piazza è stata adibita
esclusivamente a zona
pedonale, e potranno transitarvi solo i residenti.
La spesa complessiva
dell’intervento è stata di
circa 30.000 Euro.
“I have a dream”
segue dalla prima pagina
Risuona la libertà negli
alti Allegheni della
Pennsylvania.
Risuoni la libertà dalle
montagne rocciose del
Colorado, imbiancate di
neve.
Risuoni la libertà dai dolci
pendii della California.
Ma non soltanto.
Risuoni la libertà dalla
Stone Mountain della
Georgia
Risuoni la libertà dalla
Lookout Mountain del
Tennessee.
Risuoni la libertà da
ogni monte e monticello
del Mississipi. da ogni
pendice risuoni la libertà.
E quando lasciamo
risuonare la libertà,
quando le permettiamo
di risuonare da ogni
villaggio e da ogni borgo,
da ogni stato e da ogni
città, acceleriamo anche
quel giorno in cui tutti
i figli di Dio, neri e
bianchi, ebrei e gentili,
cattolici e protestanti,
sapranno unire le mani
e cantare con le parole
del vecchio spiritual:
“liberi finalmente, liberi
finalmente, grazie Dio
onnipotente, siamo liberi
finalmente. (a cura di Angelica Brigas)
3
Comune
Informa
Progetti per Mogoro
“Mogoro lab 2.012”
e “Identità e Sviluppo locale”…Work in progress!!!
da Mogoresbook
Una serie di iniziative
dell’Amministrazione Comunale mogorese volte
alla valorizzazione dell’aspetto estetico del paese e
soprattutto alla fortificazione del suo carattere e della
sua identità di luogo. Nel
mese di dicembre, infatti, il
Consiglio Comunale aveva
approvato all’unanimità la
delibera che dava il via alla
stipula di una Convenzione
tra la Facoltà di Architettura
dell’Università degli studi di
Cagliari e lo stesso Comune di Mogoro. Questa collaborazione ha dato vita a
uno studio dedicato al centro abitato di Mogoro “Idee
e progetti per il paese di
Mogoro”, un progetto che
comprende al suo interno
il Workshop “MogoroLab
2.012-le vie del paese, la
vie della campagna”.
Quest’ultimo, insieme al
progetto “Identità e sviluppo locale” , hanno già preso l’avvio, dopo esser stati
presentati alla popolazione
mogorese lo scorso 14
Aprile nei locali della Fiera.
Ma vediamo nello specifico
di cosa si tratta: in merito
al progetto “MogoroLab
2.012-le vie del paese,
la vie della campagna”,
è stata più volte utilizzata
la parola Workshop, un
prestito dall’inglese, che
in italiano traduciamo con
la parola laboratorio. Infatti già da alcuni mesi un
gruppo di allievi dell’ultimo anno della Facoltà di
Architettura di Cagliari,
sotto la supervisione dei
loro docenti, sta studiando
il “caso Mogoro” e in maniera particolare quel poco
che resta del centro storico
del paese, quasi scomparso a causa delle disastrose
pianificazioni dettate dal
boom economico degli
anni ’60 - ’70.
I giovani architetti sono
già a lavoro per preparare
il materiale che poi verrà
utilizzato nel laboratorio
vero e proprio che si terrà
dal 3 al 13 ottobre, per le
strade del centro storico.
In questi 10 giorni, il paese
sarà dunque “invaso” da un
gruppo di 20 giovani architetti, guidati da esperti e
professionisti, che lavoreranno per noi e per il nostro
paese, cercando delle pos-
sibili soluzioni per riqualificare il nostro centro storico
e l’intero territorio. È bene
precisare che da questo
studio non verranno fuori
dei progetti veri e propri
ma delle idee, di certo innovative, in quanto frutto di
giovani menti, un prezioso
bacino da cui attingere per i
prossimi progetti degli anni
a venire.
Per quanto riguarda invece
il progetto di ricerca “Identità e sviluppo locale”,
ideato da un team di psicologi e antropologi laureati
all’Università La Sapienza
di Roma, tra cui due giovani mogoresi, Francesca
Broccia e Federica Melis,
esso nasce in simbiosi con
il workshop di Archittetura.
Utilizzando il metodo di
Ser vizio SMS
Il comune di Mogoro ha deciso di attivare il nuovo servizio gratuito di messaggistica per informare i cittadini.
Nell’intento di proseguire e migliorare il rapporto di
comunicazione ed informazione l’amministrazione comunale attiverà un nuovo canale informativo, dedicato ai
cittadini, più snello e dinamico: un semplice messaggio
di testo inviato direttamente sul proprio telefonino.
Sarà così possibile, per il cittadino che si registrerà al
servizio, ricevere gratuitamente sms che lo informeranno sulle attività del comune: scadenze, provvedimenti,
appuntamenti, iniziative varie, etc…
Iscriversi è molto semplice, basta compilare l’apposito modello disponibile presso gli uffici comunali e
scaricabile dal sito internet del comune e restituirlo
all’Ufficio Protocollo.
Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Segreteria, tel. 0783/993003-07.
progettazione partecipata gli abitanti mogoresi,
gia a partire dal mese di
Maggio, son stati coinvolti
nello studio dello sviluppo
territoriale futuro del proprio paese. Servendosi di
focus group, composti
da circa 10 partecipanti,
e attraverso la somministrazione di questionari, i
giovani ideatori del progetto, stanno lavorando con
l’obiettivo di comprendere
il modo in cui i cittadini
mogoresi vivono e rappresentano il proprio paese,
con particolare accento
sul centro storico e quali
sono le loro aspettative e
i loro desideri in merito.
Circa 100 mogoresi tra
giovani e meno giovani,
associazioni e commercianti, hanno partecipato ai
gruppi di discussione e son
stati raccolti almeno 250
questionari. I ricercatori
stanno in questi giorni analizzando la grande mole
di materiale raccolto, che
dopo l’elaborazione verrà
consegnato all’Amministrazione Comunale e servirà
da input per il Workshop
suddetto, garantendo così
una perfetta sinergia fra
le idee dei cittadini mogoresi e quelle dei giovani
architetti. I risultati di tutto
questo lavoro diventeranno
dunque un grande patrimonio di informazioni a
disposizione del paese e
saranno preziosissimi per
la pianificazione futura.
Angelica Brigas
4
Comune
Informa
Primi passi per una “Scuola Eco-sostenibile”:
Risparmio energetico e Pasti Biologici
nelle mense scolastiche.
Fino a qualche mese fa,
nella mensa scolastica del
nostro paese, era normale
prassi servire agli alunni i
pasti su piatti in plastica
usa e getta.
Facendo una piccola stima e considerando che i
bambini che usufruiscono
della mensa sono in totale
circa 140, ogni giorno venivano consumati almeno
280 piatti, 140 bicchieri e
280 posate. Moltiplicate
queste cifre per il numero
di giorni scolastici si arrivava a utilizzare un totale
di 138.000 pezzi all’anno,
che si trasformavano a
loro volta in 10 tonnellate
annue di rifiuti indifferenziati.
Da questi calcoli, sebbene sommari, si evince
che la cattiva abitudine
all’utilizzo delle stoviglie
in plastica, generava, dal
punto di vista ecologico,
già un piccolo disastro
ambientale: infatti, per
produrre, trasportare e
smaltire questi rifiuti si bruciano risorse economiche
e combustibile fossile, con
le conseguente immissioni inquinanti di CO2 nell’atmosfera. Naturalmente
questi rifiuti andavano a
saturare ulteriormente le
discariche, producendo
oltre al danno ecologico
anche quello economico,
essendo altissimi i costi
di smaltimento dei rifiuti
indifferenziati. Il nostro
Comune, ad esempio,
spende 175 euro per smaltire una sola tonnellata di
frazione secca.
L’altro danno meno evidente ma più insidioso è
quello educativo; ai bambini passava, infatti, il
messaggio altamente diseducativo dell’usa e get-
ta come prassi quotidiana
legittima, oltre che come
modello comportamentale
applicabile anche nel loro
prossimo futuro.
Considerate tutte queste
ragioni, l’Amministrazione
Comunale ha recentemente preso la decisione di eliminare i piatti
in plastica dalla mensa
dai pannelli fotovoltaici
posti sul tetto del centro Fiera del Tappeto; in
questo modo si azzererà
il dispendio di energia
per questa e per l’intero
edificio.
Per quanto riguarda le
prossime iniziative in materia di risparmio energetico, si sta vagliando
scolastica, dotandola di
una lavastoviglie e di piatti
lavabili. Questo permetterà di risparmiare risorse
economiche, ambientali
e, cosa molto importante,
trasmetterà ai ragazzi
un messaggio diametralmente opposto a quello
dell’usa e getta.
La lavastoviglie in questione che, consuma energia
e acqua, sarà alimentata
la possibilità di abbattere il consumo dell’acqua
corrente attraverso un
sistema di riciclaggio, il
quale permetterà di usare
l’acqua di scarico dei lavandini, dei bagni e della
cucina per alimentare le
vaschette degli scarichi
del WC. Ciò permetterà
di risparmiare circa il 40
% di questa risorsa indispensabile. Inoltre, al fine
AVVISO
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Dal 1° maggio 2012 è cambiata la normativa.
I piatti e i bicchieri di plastica “usa e getta”
sono assimilabili alla plastica riciclabile e
quindi questi vanno inseriti nella busta gialla
per la plastica.
di smaltire le bottiglie di
plastica, del quale l’Italia
è il primo consumatore al
mondo, è in programma
la fornitura per la mensa
scolastica di un macchinario che filtra e disinfetta
l’acqua di rete, eliminando lo sgradevole sapore
dell’“acqua di rubinetto”.
Quest’intervento oltre che
abbattere totalmente il
consumo di bottiglie di plastica, altamente inquinanti,
porrà fine anche all’ormai
consueta “regola scolastica” che costringe i genitori
a portare ogni inizio anno
un cartone d’acqua, per
dissetare i propri figli.
Sempre nella scuola materna statale la vecchia
caldaia a gasolio, la cui
efficienza sia in termini
di resa che di affidabilità
è alquanto scarsa e per
niente eco-sostenibile,
verrà presto sostituita con
un’altra ad alta efficienza
energetica e ovviamente
alimentata sempre dal
fotovoltaico.
In ultimo, ma non per
importanza, si son iniziati
a introdurre nella mensa
scolastica, almeno una
volta alla settimana, i pasti
biologici. Il rispetto della
natura deve, essere affrontato nella sua globalità
e il cibo è una componente
fondamentale, perché rispettare il cibo e la terra
vuol dire rispettare noi
stessi. L’obbiettivo è quello di nutrire i 140 bambini
che usufruiscono della
mensa con i soli prodotti
biologici, possibilmente a
km 0, cioè prodotti provenienti dagli agricoltori e
allevatori mogoresi, creando così un circuito virtuoso
e una scuola totalmente
ecosostenibile.
5
Comune
Informa
Il fotovoltaico
a Mogoro
“Una reale e concreta scelta di campo”
Ambiente, Ecologia, Ecosostenibilità, Biocompatibile, Efficienza Energetica, Basse
Emissioni di CO 2 ecc. ecc.
Quante volte avete sentito
queste parole e quante volte
avete visto delle azioni collegate a questi concetti? Sarebbe
bello che fossero tante, ma
temo che le realtà sia diversa.
Anche la nostra azione amministrativa in alcune scelte è
sembrato facesse esattamente
l’opposto, e questa è stata una
grave mancanza causata da
una superficiale e inadeguata
informazione.
Ma la realtà dei percorsi che
stiamo intraprendendo è ben
diversa, anche se ancora poco
visibile. Il tempo dirà se siamo
stati o no coerenti con quello
che abbiamo detto e concreti
nelle cose che abbiamo fatto
e nei sentieri che abbiamo
tracciato.
Tanto per cominciare, una di
queste promesse è già realtà.
Nel luglio del 2010, appena
insediati, abbiamo deliberato di
attivare un mutuo per l’istallazione di impianti fotovoltaici per
una potenza totale di 59,25 kW
che produrranno circa 81.000
Kwh, cioè la metà del fabbisogno comunale. La realizzazione degli impianti, contribuisce
all’abbattimento delle emissioni
di CO2, evitando l’uso di un’ingente quantità di combustibili
fossili e garantendo alle amministrazioni presenti e future, un
discreto introito finanziario per
20 anni (che, con la sempre
più scarsa disponibilità di fondi,
faranno sicuramente comodo).
Ma vediamo alcuni dati. Come
abbiamo già detto, la potenza
dell’impianto è di 59,25 kW
che a regime produrranno
81.000 kW/h. Per la nostra
tipologia di impianto, la tariffa
al 31/12/2011 era di € 0,295
kWh, che moltiplicati per gli
81.000 kW/h prodotti, danno
23.800 € l’anno di incentivo alla
produzione. A questo incentivo
va sommato il risparmio in bolletta, che sarà di circa 5.000
€ l’anno e un ulteriore introito
l’avremo dal ricavo della vendita dell’energia eccedente, che
è di circa 4.200 € l’anno. Il totale che il comune incamererà
tra introiti e risparmio è circa
33.000 € l’anno per i prossimi
venti anni. A questo va sottratto
il costo della manutenzione,
che si aggira sui 1300 euro
l’anno. Ciò significa che l’amministrazione ammortizzerà l’investimento in 8 anni. Quindi in
20 anni il comune incamererà
(detratti i costi di manutenzione
e degli interessi del mutuo stipulato) circa 634.000,00 euro,
a fronte di un investimento di
265.000,00.
Uno degli impianti, quello posto
sul tetto del centro Fiera del
Tappeto, alimenterà il municipio e la scuola materna statale,
abbattendo in questo modo il
fabbisogno energetico delle
due strutture con conseguente
risparmio dei costi.
Come si vede, il rispetto
dell’ambiente conviene anche
in termini economici, anche
se la sostenibilità dovrebbe
diventare uno stile di vita quotidiano per tutti noi. La prima
fonte di “energia rinnovabile”
è comunque la riduzione dei
consumi. Si può fare qualcosa
anche senza grossi investimenti, dobbiamo solo stare più
attenti. Un esempio su tutti: i
led dei vari apparati elettronici
lasciati accesi costano circa 50
euro l’anno. Si può stare attenti
anche nel consumo dell’acqua,
in modo da non abusarne,
nella raccolta differenziata e in
generale limitando al minimo i
piccoli sprechi quotidiani che
riguardano tutti noi. In questo
modo oltre che l’ambiente ne
trarrà beneficio anche il portafoglio.
Ma le azioni sull’ambiente
dell’amministrazione non finiscono qui. Infatti stiamo ragionando su diversi fronti, poiché
siamo convinti che la questione ambientale debba essere
affrontata nella sua globalità.
Ci siamo posti degli obbiettivi
che toccano principalmente
4 punti: risparmio energetico,
abbattimento di CO2 e di rifiuti
indifferenziati ed educazione
ambientale.
Francesco Sanna
Sant’Antioco:
Dopo il restauro della Chiesa,
il Comune finanzia
un nuovo intervento
per il recupero
degli spazi esterni
“Valorizzare il paese” è uno dei punti programmatici a cui l’attuale Amministrazione Comunale ha
dato particolare importanza fin dal suo insediamento, avvenuto nel Giugno 2010. E in effetti
da quasi due anni a questa parte nel paese si è
assistito a diversi cantieri mirati alla riqualificazione delle spazi comuni e in particolare delle
piazze: sono infatti terminati i lavori di Piazza
Giovanni XXIII, divenuta area pedonale, l’anno
scorso è stato effettuato il primo intervento su
Piazza del Carmine, per cui si sta progettando la
risistemazione dei giardini adiacenti alla stessa
piazza, il cui progetto preliminare è stato presentato in un’affollata assemblea pubblica tenutasi
nella stessa piazza.
Per quanto riguarda invece la zona di Sant’Antioco, ovvero attualmente lo spazio comune più
frequentato e probabilmente quello più caro alla
popolazione mogorese, si sono concluse un paio
di mesi fa le operazioni di restauro dell’omonima
Chiesa, risalente al XII-XIII secolo, un tempo
sede parrocchiale. I lavori in questione hanno
conferito alla Chiesa, il cui stato di degrado era
ormai giunto all’apice, una vera e propria immagine da cartolina, riconducendola al suo “antico
splendore originario”. Colpisce infatti la facciata
principale, creata con le pietre scure del Nuraghe
di Santu Pedru, una delle quali riporta l’effige
della dea madre, mentre le parti restanti dell’edificio sono state ricoperte con la calce idraulica,
un materiale biologico, apposito per i restauri.
Il tetto è stato demolito e ricostruito con le tecniche tradizionali ovvero travatura in legname
e copertura con tegole sarde, consolidate le
fondamenta e la struttura portante verticale
dell’edificio e infine sono stati sostituiti gli infissi.
I fondi per il restauro son stati finanziati in parte
dalla Regione, per un importo di circa 170 mila
euro e in parte dal Comune, con una quota di
cofinanziamento pari a 73.500 euro.
In merito, invece, al recupero degli spazi circostanti l’edificio sacro, in seguito all’approvazione
da parte della Giunta Comunale di un intervento
pari a 85.000 euro, si è provveduto a demolire
completamente l’ingombrante presenza delle
mura in pietra e cemento dell’“ex orfanotrofio”.
Tale opera, iniziata a fine anni ’50 e mai conclusa,
ha sempre stonato fortemente con la Chiesa,
sminuendone il suo antico fascino.
I lavori prevedono la messa in sicurezza della
pericolante muratura confinante con la proprietà
della famiglia Cannas e la realizzazione, di un
parapetto in pietra attorno a tutto il perimetro
dello spazio circostante la Chiesa.
L’intero spazio verrà ricoperto con ghiaia e nella
parte anteriore di accesso al sagrato, verranno
create due aiuole ai bordi della scalinata che
renderanno il luogo ancora più piacevole e soprattutto verrà restituito all’utilizzo dei cittadini
mogoresi.
6
Comune
Informa
Primu deliberada in sardu
de su consillu comunali de Mòguru
N. 33
Del 28.06.2012
Ogetu: tutela e valorizatzioni de sa lìngua sarda. Aprovatzioni O.D.G.
po sa pregunta a sa Regioni Sardìnnia asuba is adempimentus de sa
482/99.
S’annu duemila-doxi de sa dii bintottu de su mesi de làmpadas cun inghitzu a is cuatru e trintacincu, in
su Comunu de Mòguru e in su aposentu sòlitu aundi si faint is adunàntzias, su Consillu Comunali, cunvocau
cun avisus aposta, s’est atobiau in sessioni straordinària urgenti in prima cunvocatzioni e in setzida pùblica
Presiedit sa setzida su Sìndigu su Senn.ri Sandro Broccia.
Partètzipat su Segretàriu Comunali su dott.ri Claudio Demartis.
Sbòddiat sa chistioni s’Assessora Cristiana Scanu,
CUNSIDERAU CA sa lei 482/99 a s’art. 4 aici narat: “In is scolas maternas de is comunus chi intrant in s’artìculu 3,
s’educatzioni linguìstica prevedit, acanta a su manìgiu de sa lìngua italiana, s’impreu de sa lìngua de minoria puru
po fai is atividadis educativas. In is scolas elementaris e in is scolas mèdias si prevedit su manìgiu de sa lìngua
de minoria comenti a un’aina po insenniai”. Duncas sa lei “prevedit” e, po podi fai is cosas prevìdias, su pròpiu
artìculu narat: “Candu is babbus e is mammas faint sa preiscritzioni depint acrarai a sa istituzioni scolàstica chi
bolint o no po is fillus insoru s’imparu de sa lìngua de minoria”. Si pentzat chi custa decraratzioni sa scola dda depat
domandai in su mollu fatu a posta po s’iscritzioni a scola, aici comenti si fait giai po s’imparu de sa religioni catòlica.
Custu inditu est giai sighiu de annus meda de is scolas friulanas aundi ddui est, comenti in Sardìnnia etotu, unu
bilinguismu no assentau in totu.
BIUS is artìculus 3 e 6 de sa Costitutzioni italiana chi narant, su 3 “totus is tzitadinus tenit paris dinnidadi sotziali
e funt ugualis inantis a sa lei, sena sceradura de sessu, arratza, lìngua…”, e su 6 “s’Itàlia tutelat is minorias
linguìsticas bias siat comenti a minorias ètnicas e culturalis, siat spraxas prus pagu in totu su territòriu e fintzas
postas in specìficas realidadis de su territòriu…”
BIA sa lei 482/99 “Normas in matèria di tutela de is minorias linguìsticas e stòricas” e pruschetotu in s’art. 4.
BIU s’art. 2 de sa L.R. 26/97 (asuba sa promotzioni e valorizatzioni de sa cultura e de sa lìngua de sa Sardìnnia)
chi afìrmat sa dinnidadi paris de sa lìngua sarda cun cussa italiana.
Pigau su parri favorèvoli espressau de su Responsàbili de su Servìtziu in ordini a sa regolaridadi tènnica sighendi
su chi narat s’art. 49 de su D.lgs. n. 267/2000;
Pigau atu ca no depit èssiri acuisiu su parri po sa regularidadi cuntàbili poita s’atu no fait spendi dinai a su Comunu
Posta a votatzioni sa proposta
Cun totus is votus a favori espressaus in craru po artziada de manu
DELÌBERAT
DE APROVAI, po is motivus in premissa, su O.D.G. chi sighit:
−
De domandai a sa Regioni Autònoma de sa Sardìnnia/ Assessori a sa cultura/ Commissioni Cultura
/ Osservatòriu Regionali de sa cultura e de sa Lìngua sarda s’interventu in su Ufìtziu Scolàsticu
Regionali, poita de parti sua donit is punnas pretzisas a is Diretzionis Didàticas Regionalis de
s’Ìsula a su scopu de pònniri impari a sa domanda po sa preiscritzioni, a partiri de s’annu scolàsticu
2013/2014, su mollu aundi si podit acrarai chi is babbus e is mammas si bolint abàlliri po is fillus
cosa insoru de s’imparu de sa lìngua sarda aici comenti prevedit sa lei 482/99 a s’art.4 “In is scolas
maternas de is comunus chi intrant in s’artìculu 3, s’educatzioni linguìstica prevedit, acanta a su
manìgiu de sa lìngua italiana, s’impreu de sa lìngua de minoria puru po fai is atividadis educativas”
e in prus “in is scolas elementaris e in is scolas mèdias si prevedit su manìgiu de sa lìngua de
minoria comenti a un’aina po insenniai”.
−
De domandai a sa Regioni Autònoma de sa Sardìnnia su stantziamentu de dinai aposta a su scopu
de donai atuadura prena e cumprida a s’artìculu 4 de sa lei 482 /99.
7
Comune
Informa
Dalla Marmilla all’Europa
La scalata del gruppo reggae mogorese Arrokibi roots
È proprio vero che non
bisogna mai smettere
di credere nei sogni e
impegnarsi per realizzarli,
perché poi quando meno
te l’aspetti, ecco che
d’improvviso, quel sogno
si tramuta in realtà. Questo
è proprio quello che è
successo a un gruppo di
amici mogoresi, uniti da un
grande amore per i ritmi
giamaicani, che partendo
da due “strimpellate” in
una casa sita tra “Su Fangariu” e “S’Arrochibi”,
per solo divertimento
e passatempo, si son
ritrovati nel giro di pochi
anni a vincere l’Italian
reggae Contest del
Rototom Sunsplash (il
più prestigioso festival
internazionale di musica
reggae) e successivamente a rappresentare
il reggae Italiano in Europa, guadagnando un
importantissimo terzo
posto.
Gli Arrokibi roots, il
cui nome richiama il
più antico bixau mogorese “de S’Arrochibi” unito alla parola
“roots” ovvero radici, dunque radici mogoresi solide
come una roccia, iniziano
la loro attività musicale nel
2006. Tutto nasce molto
naturalmente, l’obiettivo del
progetto era inizialmente
solo quello di alimentare la
loro passione per la reggae
music e per il messaggio
di pace, amore, rispetto e
libertà che questo genere
musicale, nato con Robert
Nesta Marley, trasmette.
Così i mogoresi Francesco
“Checco Gravellu” Floris
(voce), Alessandro “Zurri”
Murranca (batteria), Simone
“Renz” Maccioni (basso),
Adriano “Adri” Pinna ( chitarra), Nicola “Bucchio”
Piras (sax) assieme a Gian
Marco “Jimmi” Montisci
di Uras (Chitarra e voce)
e Stefano Ollano di Lunamatrona (percussioni),
iniziano quest’avventura
e nel Gennaio del 2007,
emozionatissimi, fanno la
loro prima uscita come band
in una piccola rassegna
musicale nel salone delle
scuole elementari di Mogoro. Considerando che
il loro ultimo concerto si è
svolto a Udine in occasione
delle finali Europee del
Rototom Sunspash, è
da riconoscere che questi
ragazzi di strada in cinque
anni ne hanno fatta e come.
Infatti dal quel lontano 2007
calpestato fino a quel momento, e in contemporanea
l’uscita dell’EP “Domande
alla vita” che ha da subito
ricevuto riconoscimenti dagli
addetti ai lavori.
Nel Luglio 2010 esce invece
il loro primo lavoro completo
“Different”, che riassume il
progetto live portato avanti
negli anni precedenti e segna la nuova evoluzione
della band. Il disco raggiunge da subito ottimi risultati
e una serie di recensioni po-
molte cose son cambiate,
alcuni componenti, come
Checco, storica voce del
gruppo, hanno lasciato il
progetto, passando il testimone di front-man a Jimmy;
la famiglia in questi anni si
è allargata notevolmente
con l’arrivo preziosissimo
delle due coriste, Leticia
Cabiddu da Lunamatrona
e Simona Alessandra Pala
da Marrubiu e della chitarra
solista, tutta mogorese,
di Giacomo “Jaco” Orrù.
Ultimo arrivato, ma solo in
ordine di tempo, è Michele
“Micfo” Fois da Cagliari
che ha sostituito Filippo
Erasmo di Terralba, primo
tastierista del gruppo.
Fra le tappe che hanno segnato l’ascesa di questi 10
ragazzi da menzionare è la
loro prima esibizione al Sardinia Reggae Festival nel
2009, palco più importante
sitive su importanti riviste e
siti del settore e viene inoltre
trasmesso in rotazione su
alcune radio. Con i due brani
“ Different” e “Sin” estratti dal
disco, gli Arrokibi, lo stesso
anno, partecipano alle selezioni dell’Italian Reggae
Contest, arrivando i semifinale e aggiudicandosi ad
Agosto un posto sul palco
del Rototom Sunsplash,
a Benicassim in Spagna.
Da quel fortunato Agosto
2010 ad oggi, la band ha
macinato tantissimi concerti in lungo e in largo per
tutta l’isola e nella penisola,
partecipando a importanti
festival isolani quali: Sardinia reggae festival, Mediojamaicano, One drop,
Tramudas, Rockaxia e
tanti alti.
Lo scorso Marzo arriva inaspettatamente la svolta: il
gruppo viene selezionato fra
i 3 finalisti italiani dell’European reggae contest,
e si ritrova catapultato a
Milano per disputare la
finale; con un esibizione
davvero coinvolgente e un’
energia fuori dal comune,
gli Arrokibi, infuocano il circolo Magnolia, e vengono
premiati da una giuria di
espertissimi, aggiudicandosi
a sorpresa la vittoria sugli
altri due gruppi.
Primi in Italia, dunque, fra
i gruppi reggae emergenti,
per questo 2012, il gruppo
reggae “from Marmilla”
viene premiato con un tour
2012-2013 che li porterà
in giro nelle maggiori città
della penisola.
Il primo di Giugno, invece, ha disputato a Udine la finale Europea,
rappresentando l’Italia e
la Sardegna e in concorrenza con gli altri 5 gruppi
Europei. Si è classificato,
in quest’occasione, al
terzo posto, dopo i Serbi
e i Francesi e seguito dai
Tedeschi, Inglesi e Baschi.
Un’ottima posizione accolta con tanta gioia; una
grossa soddisfazione per
il gruppo è stata quella di
portare il nome di Mogoro
e della Marmila in Europa.
Attualmente i ragazzi sono
a lavoro per il loro nuovo
album, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno.
Secondo i componenti del
gruppo, la ricetta di questo
inaspettato successo, è
stata la grande umiltà accompagnata da un lavoro
duro e continuo, “il rimanere
sempre con in piedi per
terra”, ma soprattutto la
solida amicizia che gli lega
da anni.
Il tour estate-2012 degli
Arrokibi roots è gia iniziato, tantissime le prossime
date sia nell’isola che nella
penisola, tutti gli aggiornamenti sono disponibili nel
sito www.arrokibiroots.it,
facebook e myspace.
Angelica Brigas
8
Comune
Informa
Lo sport a Mogoro
Cronistoria di una giornata di festa
Lo scorso 2 giugno in piazza Martiri della libertà si
è tenuta una delle feste
provinciali del minivolley
più belle nella storia della
Pallavolo Mogoro, ecco
alcuni numeri: 180 bambini, 11 campi da minivolley
allestiti, 49 minisquadre,
almeno altri 400 intervenuti
fra tecnici, dirigenti, accompagnatori e famigliari.
Ben 13 le società partecipanti: Pall.Terralba, Fitness
Paulese, CP Seneghese,
Pol.Masullese, Ariete Or,
Gymland Or, Pall.Uras,
Sunvolley, Pol. Orat. SG
Bosco Ales, S.Paolo Or,
Salvo D’Acquisto S.Giusta,
Pall.Mogoro.
Piazza dei Martiri e Il parco
comunale si sono animati
per oltre 4 ore: il gioco del
minivolley ovviamente l’ha
fatta da padrone e nell’arco della giornata sono
state disputate oltre 50
mini-partite. Le “fasi ludiche” erano estese anche
nel resto dello spazio verde e nelle pause fra una
gara e l’altra ogni bimbo ha
potuto anche “rifocillarsi” e
divertirsi nel parco giochi.
Come sempre in quest’oc-
casione speciale non ci
sono stati dei vincitori
veri e propri, ogni squadra
composta ha alternato
gare ben disputate e vinte con qualche sconfitta,
mantenendo in entrambe
i casi la stessa passione
e la gioia nel giocare, i
pallavolisti junior ci hanno
dato ancora una volta
una bella lezione di fairplay .
La gioia è stata infatti la
costante dell’intera giornata e al termine della
manifestazione tutti i volleysti hanno gradito con
un sorriso indescrivibile i
gadget ricordo della festa,
offerti dalla Pall.Mogoro e
dalla Fipav provinciale.
La festa si è conclusa
con i saluti di Gaetano
Pitzolu, Presidente prov.
le Fipav anche a nome di
Mario Serra Presidente
della Pall.Mogoro, Matteo Meloni coord. tecnico del minivolley prov.le
e dell’Amministrazione
comunale di Mogoro.
Ci si augura di continuare
ancora nei prossimi anni
con la tradizione della festa
del mini volley e soprattutto
di promuovere in modo
educativo lo sport della
pallavolo anche con gli altri
gruppi di ragazzi e ragazze più grandi. L’obiettivo
è quello di appassionare
ad uno degli sport più belli che esistono a partire
proprio dal minivolley per
arrivare ai campionati perlomeno regionali. La Società mogorese milita nella serie D regionale femminile, conta un
centinaio di iscritti, partecipa a tutti i campionati
giovanili della provincia e
sta impostando un ottimo
lavoro anche col settore maschile. Il prossimo
anno prevede infatti di
rafforzare questo settore, in crisi negli ultimi 10
anni e di avere oltre alla
squadra dell’under 13 M,
anche quella dell’under 15
maschile.
La pallavolo è nata oltre
35 anni fa sotto il nome
di Freccia Mogoro, è poi
diventata Asd Pallavolo
Mogoro a partire dal 1990.
I migliori risultati agonistici
sono stati ottenuti dalla
squadra maschile che ha
militato nella serie C regio-
nale dal 1995 al 97.
Da elogiare tantissimo
il segretario storico Prof.
Giovannino Cherchi, che
ha traghettato la società
fin da quando è nata,
col succedersi dei vari
presidenti, fino al 2006
quando a Bruno Pia Presidente (per oltre 15 anni) è
succeduta Elena Brigas,
(presidente uscente alla
scorsa assemblea del 10
ottobre 2011).
Proprietà: Comune di Mogoro
tel. 0783 99301
fax 0783 990131
e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile:
Gino Zasso
Direttore: Sandro Broccia
Impaginazione:
Alessio Melis - PTM Editrice
Stampa: Prima Tipografia Mogorese
- 09095 Mogoro (OR)
tel. 0783.463976
e-mail: [email protected]
Chiuso in redazione il 2.7.2012

Documentos relacionados

n.1 - Comune di Busca

n.1 - Comune di Busca ai disabili. Una situazione insostenibile per la nostra città che trascura un siffatto aspetto sociale. Ancora una volta tutto è stato rimandato alla prossima tornata elettorale. Non riusciamo a ca...

Leia mais

InComune - Comune di Cerro al Lambro

InComune - Comune di Cerro al Lambro ringraziare dell’impegno profuso) composta sia da genitori che da insegnanti. Il lavoro congiunto dell’Amministrazione e della Commissione ha portato alla decisione di installare alcuni impianti di...

Leia mais