Il Comune informa Luglio 2012
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Il Comune informa Luglio 2012
Comune Luglio 2012 n° Informa 11 Periodico d’informazione paesana www.comune.mogoro.or.it Notiziario del Comune di Mogoro “I have a dream” Ognuno di noi ha uno o più sogni nel cassetto di diversa natura, portata e probabilità di realizzazione. Normalmente i sogni di noi “gente comune” son legati alle nostre aspirazioni personali, a ciò che noi vorremo essere o diventare, quindi sono orientati al raggiungimento prima della felicità individuale e solo in rari casi e comunque in secondo piano, verso la felicità collettiva. I sogni “comuni” hanno quindi una sorta di “connotazione egoistica”. A tal proposito, credo che la trasformazione di un individuo da “uomo comune” a “grande uomo”, “profeta-visionariorivoluzionario”, si realizzi nel preciso momento in cui il suo “sogno individuale” si trasforma in “sogno collettivo”, le sue azioni non saranno dunque più dettate dai soli bisogni e obiettivi personali, ma da quelli di una collettività. Così il sogno di Martin Luther King “profeta dell’uguaglianza” era il sogno di libertà di un intero popolo: i neri d’America, all’epoca ancora violentemente discriminati dai “bianchi” e privati di qualsiasi diritto umano e civile. “I have a dream”, “ho un sogno”, è il titolo con cui viene identificato il suo più celebre discorso, pronunciato nel 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington; un discorso che ha cambiato la storia americana e dell’intera umanità, improntato sulla lotta all’omofobia e alla discriminazione razziale. Per questo motivo è, a distanza di 40 anni, ancora attualissimo. Infatti, sebbene la situazione americana, da quegli anni a oggi sia radicalmente migliorata, fino ad arrivare all’elezione di un presidente, Barack Obama, di origini afro-americane, gli episodi di omofobia e razzismo si ripetono in continuazione in tutte le parti del mondo. Paura degli “zingari”, paura dell’“uomo nero”, disprezzo dei “musi gialli” e degli omosessuali: l’elenco delle paure che generano odio razziale è infinito, l’omofobia è figlia dell’ignoranza. Penso che se solo ognuno di noi iniziasse a trasformare questa paura del diverso in apertura mentale, curiosità e desiderio di conoscenza, saremmo tutti più liberi, uguali oltre che ricchi interiormente e il mondo sa- rebbe di certo un posto migliore. Lascio la parola al grande “visionario” King, citando la parte conclusiva oltre che la più significativa del suo discorso: […] e perciò, amici miei, vi dico che, anche se dovrete affrontare le asperità di oggi e di domani, io ho sempre davanti a me un sogno. E’ un sogno profondamente radicato nel sogno americano, che un giorno questa nazione si leverà in piedi e vivrà fino in fondo il senso delle sue convinzioni: noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini siano creati uguali. Io ho davanti a me un sogno, che un giorno sulle rosse colline della Georgia i figli che un tempo furono schiavi e i figli di coloro che un tempo possedettero schiavi, sapranno sedere insieme al tavolo della fratellanza. Io ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per la qualità del loro carattere. ho davanti a me un sogno, oggi! Io ho davanti a me un sogno, che un giorno ogni valle sarà esaltata, ogni collina e ogni montagna saranno umiliate, i luoghi scabri saranno fatti piani e i luoghi tortuosi raddrizzati e la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli esseri viventi, insieme, la vedranno. E’ questa la nostra speranza. questa è la fede con la quale io mi avvio verso il Sud. Con questa fede saremo in grado di lavorare insieme, di pregare insieme, di lottare insieme, di andare insieme in carcere, di difendere insieme la libertà, sapendo che un giorno saremo liberi. Quello sarà il giorno in cui tutti i figli di Dio sapranno cantare con significati nuovi: paese mio, di te, dolce terra di libertà, di te io canto, terra dove morirono i miei padri, terra orgoglio del pellegrino, da ogni pendice di montagna risuoni la libertà, e se l’America vuole essere una grande nazione possa questo accadere. Risuoni quindi la libertà dalle poderose montagne dello stato di New York. Segue a pag. 2 2 Al via i lavori per la sistemazione dei vialetti pedonali del cimitero comunale Già da qualche tempo l’Amministrazione Comunale ha dato vita a diversi progetti per la riqualificazione del cimitero e il miglioramento dei servizi di quest’area. Innanzi tutto sono state acquisite le aree per l’ampliamento del cimitero e sono state realizzate le nuove recinzioni. Nella cappella sono state eseguite opere di consolidamento statico sulle fondazioni e sulle murature. I lavori sono stati dell’importo di 285.000 Euro. Sarà ora necessario trovare le risorse per le opere di completamento interno, esterno e coperture. E’ stata realizzata la casa delle condoglianze, un intervento di 75.000 Euro che consente di solidarizzare con i parenti e gli amici dei defunti in un luogo riparato dal sole e dalle intemperie. Con un altro intervento, per un importo di 65.000 Euro, si è cominciato a mettere mano ai vialetti e si è creata una piccola piazza tra la casa delle condoglianze e i colombari cimiteriali. Il vialetto parte dall’ingresso del cimitero e arriva fino ai colombari e inoltre sono stati completati i vialetti del vecchio cimitero. L’intervento che inizierà nelle prossime settimane consiste nella realizzazione di vialetti nei campi comuni e nelle aree adiacenti ai colombari. L’importo dei lavori è di circa 60.000 Euro. Tutti i vialetti sono realizzati con un sottofondo con sopra rete elettrosaldata e una pavimentazione in basalto. Inoltre, con la apertura automatica del cancello, il cimitero è aperto tutti i giorni dalle ore 08,00 alle ore 20,00. Comune Piazza Giovanni XXIII e il mistero del pozzo Circa un mese fa si son conclusi i lavori per la riqualificazione di “Piazza di Chiesa”, ancora un intervento perfettamente in linea con altre azioni dell’Amministrazione Comunale (Convenzione fra il Comune e la facoltà di Architettura per la riqualificazione del centro storico, contributi per il recupero e restauro conservativo delle facciate di abitazioni private), particolarmente attenta all’estetica e alla riconversione degli spazi pubblici e non del paese e soprattutto del centro storico. I recenti interventi, risalenti a più di un anno fa, avevano portato al rifacimento dei marciapiedi altamente dismessi, i quali erano stati ricondotti all’incirca alla stessa quota del piazzale, e alla rifinitura del pavimento con lastre di basalto a forma rettangolare. Le ultimissime operazioni, hanno invece avuto come scopo principale la ristrutturazione di una parte della pavimentazione che risultava sconnessa in più punti. Durante la rimozione di una parte del vecchio pavimento, nella parte della piazza confinante con via Gramsci, è venuto inaspettatamente alla luce un antico pozzo. Gli operai hanno scavato per circa cinque metri, al momento non si conosce la profondità della cavità e tantomeno il periodo in cui è stato scavato. Certo è che nessuno degli abitanti mogoresi in vita ha mai conosciuto questa fonte di acqua, che dunque si pensa possa risalire almeno agli inizi del XX secolo, quando ancora in assenza della rete idrica, l’approvvigionamento dell’acqua era sopperito dai numerosis- simi pozzi disseminati per tutto il territorio. Per il momento l’origine di questo antica fonte rimane dunque avvolta nel mistero e in attesa di nuovi sviluppi in merito, il pozzo, che è stato ricoperto con una lastra in vetro, è fruibile alla vista di tutti, aggiungendo alla piazza un ulteriore “arcano” fascino. Nella piazza si è inoltre provveduto a rimuovere i dissuasori, presenti nella parte antistante la Chiesa, i quali oltre ad ostacolare il transito verso l’edificio sacro, deturpavano anche la bellezza originale della piazza, si è cancellata la vernice che delimitava i parcheggi e a ripulita tutta la pavimentazione con idrosabbiatura. Per concludere l’intervento, son stati posti dei dissuasori mobili all’ingresso della piazza e ridipinta di color ocra la facciata dell’attuale biblioteca, e conseguirà quella dell’ex pretura. La piazza è stata adibita esclusivamente a zona pedonale, e potranno transitarvi solo i residenti. La spesa complessiva dell’intervento è stata di circa 30.000 Euro. “I have a dream” segue dalla prima pagina Risuona la libertà negli alti Allegheni della Pennsylvania. Risuoni la libertà dalle montagne rocciose del Colorado, imbiancate di neve. Risuoni la libertà dai dolci pendii della California. Ma non soltanto. Risuoni la libertà dalla Stone Mountain della Georgia Risuoni la libertà dalla Lookout Mountain del Tennessee. Risuoni la libertà da ogni monte e monticello del Mississipi. da ogni pendice risuoni la libertà. E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “liberi finalmente, liberi finalmente, grazie Dio onnipotente, siamo liberi finalmente. (a cura di Angelica Brigas) 3 Comune Informa Progetti per Mogoro “Mogoro lab 2.012” e “Identità e Sviluppo locale”…Work in progress!!! da Mogoresbook Una serie di iniziative dell’Amministrazione Comunale mogorese volte alla valorizzazione dell’aspetto estetico del paese e soprattutto alla fortificazione del suo carattere e della sua identità di luogo. Nel mese di dicembre, infatti, il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità la delibera che dava il via alla stipula di una Convenzione tra la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Cagliari e lo stesso Comune di Mogoro. Questa collaborazione ha dato vita a uno studio dedicato al centro abitato di Mogoro “Idee e progetti per il paese di Mogoro”, un progetto che comprende al suo interno il Workshop “MogoroLab 2.012-le vie del paese, la vie della campagna”. Quest’ultimo, insieme al progetto “Identità e sviluppo locale” , hanno già preso l’avvio, dopo esser stati presentati alla popolazione mogorese lo scorso 14 Aprile nei locali della Fiera. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta: in merito al progetto “MogoroLab 2.012-le vie del paese, la vie della campagna”, è stata più volte utilizzata la parola Workshop, un prestito dall’inglese, che in italiano traduciamo con la parola laboratorio. Infatti già da alcuni mesi un gruppo di allievi dell’ultimo anno della Facoltà di Architettura di Cagliari, sotto la supervisione dei loro docenti, sta studiando il “caso Mogoro” e in maniera particolare quel poco che resta del centro storico del paese, quasi scomparso a causa delle disastrose pianificazioni dettate dal boom economico degli anni ’60 - ’70. I giovani architetti sono già a lavoro per preparare il materiale che poi verrà utilizzato nel laboratorio vero e proprio che si terrà dal 3 al 13 ottobre, per le strade del centro storico. In questi 10 giorni, il paese sarà dunque “invaso” da un gruppo di 20 giovani architetti, guidati da esperti e professionisti, che lavoreranno per noi e per il nostro paese, cercando delle pos- sibili soluzioni per riqualificare il nostro centro storico e l’intero territorio. È bene precisare che da questo studio non verranno fuori dei progetti veri e propri ma delle idee, di certo innovative, in quanto frutto di giovani menti, un prezioso bacino da cui attingere per i prossimi progetti degli anni a venire. Per quanto riguarda invece il progetto di ricerca “Identità e sviluppo locale”, ideato da un team di psicologi e antropologi laureati all’Università La Sapienza di Roma, tra cui due giovani mogoresi, Francesca Broccia e Federica Melis, esso nasce in simbiosi con il workshop di Archittetura. Utilizzando il metodo di Ser vizio SMS Il comune di Mogoro ha deciso di attivare il nuovo servizio gratuito di messaggistica per informare i cittadini. Nell’intento di proseguire e migliorare il rapporto di comunicazione ed informazione l’amministrazione comunale attiverà un nuovo canale informativo, dedicato ai cittadini, più snello e dinamico: un semplice messaggio di testo inviato direttamente sul proprio telefonino. Sarà così possibile, per il cittadino che si registrerà al servizio, ricevere gratuitamente sms che lo informeranno sulle attività del comune: scadenze, provvedimenti, appuntamenti, iniziative varie, etc… Iscriversi è molto semplice, basta compilare l’apposito modello disponibile presso gli uffici comunali e scaricabile dal sito internet del comune e restituirlo all’Ufficio Protocollo. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Segreteria, tel. 0783/993003-07. progettazione partecipata gli abitanti mogoresi, gia a partire dal mese di Maggio, son stati coinvolti nello studio dello sviluppo territoriale futuro del proprio paese. Servendosi di focus group, composti da circa 10 partecipanti, e attraverso la somministrazione di questionari, i giovani ideatori del progetto, stanno lavorando con l’obiettivo di comprendere il modo in cui i cittadini mogoresi vivono e rappresentano il proprio paese, con particolare accento sul centro storico e quali sono le loro aspettative e i loro desideri in merito. Circa 100 mogoresi tra giovani e meno giovani, associazioni e commercianti, hanno partecipato ai gruppi di discussione e son stati raccolti almeno 250 questionari. I ricercatori stanno in questi giorni analizzando la grande mole di materiale raccolto, che dopo l’elaborazione verrà consegnato all’Amministrazione Comunale e servirà da input per il Workshop suddetto, garantendo così una perfetta sinergia fra le idee dei cittadini mogoresi e quelle dei giovani architetti. I risultati di tutto questo lavoro diventeranno dunque un grande patrimonio di informazioni a disposizione del paese e saranno preziosissimi per la pianificazione futura. Angelica Brigas 4 Comune Informa Primi passi per una “Scuola Eco-sostenibile”: Risparmio energetico e Pasti Biologici nelle mense scolastiche. Fino a qualche mese fa, nella mensa scolastica del nostro paese, era normale prassi servire agli alunni i pasti su piatti in plastica usa e getta. Facendo una piccola stima e considerando che i bambini che usufruiscono della mensa sono in totale circa 140, ogni giorno venivano consumati almeno 280 piatti, 140 bicchieri e 280 posate. Moltiplicate queste cifre per il numero di giorni scolastici si arrivava a utilizzare un totale di 138.000 pezzi all’anno, che si trasformavano a loro volta in 10 tonnellate annue di rifiuti indifferenziati. Da questi calcoli, sebbene sommari, si evince che la cattiva abitudine all’utilizzo delle stoviglie in plastica, generava, dal punto di vista ecologico, già un piccolo disastro ambientale: infatti, per produrre, trasportare e smaltire questi rifiuti si bruciano risorse economiche e combustibile fossile, con le conseguente immissioni inquinanti di CO2 nell’atmosfera. Naturalmente questi rifiuti andavano a saturare ulteriormente le discariche, producendo oltre al danno ecologico anche quello economico, essendo altissimi i costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Il nostro Comune, ad esempio, spende 175 euro per smaltire una sola tonnellata di frazione secca. L’altro danno meno evidente ma più insidioso è quello educativo; ai bambini passava, infatti, il messaggio altamente diseducativo dell’usa e get- ta come prassi quotidiana legittima, oltre che come modello comportamentale applicabile anche nel loro prossimo futuro. Considerate tutte queste ragioni, l’Amministrazione Comunale ha recentemente preso la decisione di eliminare i piatti in plastica dalla mensa dai pannelli fotovoltaici posti sul tetto del centro Fiera del Tappeto; in questo modo si azzererà il dispendio di energia per questa e per l’intero edificio. Per quanto riguarda le prossime iniziative in materia di risparmio energetico, si sta vagliando scolastica, dotandola di una lavastoviglie e di piatti lavabili. Questo permetterà di risparmiare risorse economiche, ambientali e, cosa molto importante, trasmetterà ai ragazzi un messaggio diametralmente opposto a quello dell’usa e getta. La lavastoviglie in questione che, consuma energia e acqua, sarà alimentata la possibilità di abbattere il consumo dell’acqua corrente attraverso un sistema di riciclaggio, il quale permetterà di usare l’acqua di scarico dei lavandini, dei bagni e della cucina per alimentare le vaschette degli scarichi del WC. Ciò permetterà di risparmiare circa il 40 % di questa risorsa indispensabile. Inoltre, al fine AVVISO RACCOLTA DIFFERENZIATA Dal 1° maggio 2012 è cambiata la normativa. I piatti e i bicchieri di plastica “usa e getta” sono assimilabili alla plastica riciclabile e quindi questi vanno inseriti nella busta gialla per la plastica. di smaltire le bottiglie di plastica, del quale l’Italia è il primo consumatore al mondo, è in programma la fornitura per la mensa scolastica di un macchinario che filtra e disinfetta l’acqua di rete, eliminando lo sgradevole sapore dell’“acqua di rubinetto”. Quest’intervento oltre che abbattere totalmente il consumo di bottiglie di plastica, altamente inquinanti, porrà fine anche all’ormai consueta “regola scolastica” che costringe i genitori a portare ogni inizio anno un cartone d’acqua, per dissetare i propri figli. Sempre nella scuola materna statale la vecchia caldaia a gasolio, la cui efficienza sia in termini di resa che di affidabilità è alquanto scarsa e per niente eco-sostenibile, verrà presto sostituita con un’altra ad alta efficienza energetica e ovviamente alimentata sempre dal fotovoltaico. In ultimo, ma non per importanza, si son iniziati a introdurre nella mensa scolastica, almeno una volta alla settimana, i pasti biologici. Il rispetto della natura deve, essere affrontato nella sua globalità e il cibo è una componente fondamentale, perché rispettare il cibo e la terra vuol dire rispettare noi stessi. L’obbiettivo è quello di nutrire i 140 bambini che usufruiscono della mensa con i soli prodotti biologici, possibilmente a km 0, cioè prodotti provenienti dagli agricoltori e allevatori mogoresi, creando così un circuito virtuoso e una scuola totalmente ecosostenibile. 5 Comune Informa Il fotovoltaico a Mogoro “Una reale e concreta scelta di campo” Ambiente, Ecologia, Ecosostenibilità, Biocompatibile, Efficienza Energetica, Basse Emissioni di CO 2 ecc. ecc. Quante volte avete sentito queste parole e quante volte avete visto delle azioni collegate a questi concetti? Sarebbe bello che fossero tante, ma temo che le realtà sia diversa. Anche la nostra azione amministrativa in alcune scelte è sembrato facesse esattamente l’opposto, e questa è stata una grave mancanza causata da una superficiale e inadeguata informazione. Ma la realtà dei percorsi che stiamo intraprendendo è ben diversa, anche se ancora poco visibile. Il tempo dirà se siamo stati o no coerenti con quello che abbiamo detto e concreti nelle cose che abbiamo fatto e nei sentieri che abbiamo tracciato. Tanto per cominciare, una di queste promesse è già realtà. Nel luglio del 2010, appena insediati, abbiamo deliberato di attivare un mutuo per l’istallazione di impianti fotovoltaici per una potenza totale di 59,25 kW che produrranno circa 81.000 Kwh, cioè la metà del fabbisogno comunale. La realizzazione degli impianti, contribuisce all’abbattimento delle emissioni di CO2, evitando l’uso di un’ingente quantità di combustibili fossili e garantendo alle amministrazioni presenti e future, un discreto introito finanziario per 20 anni (che, con la sempre più scarsa disponibilità di fondi, faranno sicuramente comodo). Ma vediamo alcuni dati. Come abbiamo già detto, la potenza dell’impianto è di 59,25 kW che a regime produrranno 81.000 kW/h. Per la nostra tipologia di impianto, la tariffa al 31/12/2011 era di € 0,295 kWh, che moltiplicati per gli 81.000 kW/h prodotti, danno 23.800 € l’anno di incentivo alla produzione. A questo incentivo va sommato il risparmio in bolletta, che sarà di circa 5.000 € l’anno e un ulteriore introito l’avremo dal ricavo della vendita dell’energia eccedente, che è di circa 4.200 € l’anno. Il totale che il comune incamererà tra introiti e risparmio è circa 33.000 € l’anno per i prossimi venti anni. A questo va sottratto il costo della manutenzione, che si aggira sui 1300 euro l’anno. Ciò significa che l’amministrazione ammortizzerà l’investimento in 8 anni. Quindi in 20 anni il comune incamererà (detratti i costi di manutenzione e degli interessi del mutuo stipulato) circa 634.000,00 euro, a fronte di un investimento di 265.000,00. Uno degli impianti, quello posto sul tetto del centro Fiera del Tappeto, alimenterà il municipio e la scuola materna statale, abbattendo in questo modo il fabbisogno energetico delle due strutture con conseguente risparmio dei costi. Come si vede, il rispetto dell’ambiente conviene anche in termini economici, anche se la sostenibilità dovrebbe diventare uno stile di vita quotidiano per tutti noi. La prima fonte di “energia rinnovabile” è comunque la riduzione dei consumi. Si può fare qualcosa anche senza grossi investimenti, dobbiamo solo stare più attenti. Un esempio su tutti: i led dei vari apparati elettronici lasciati accesi costano circa 50 euro l’anno. Si può stare attenti anche nel consumo dell’acqua, in modo da non abusarne, nella raccolta differenziata e in generale limitando al minimo i piccoli sprechi quotidiani che riguardano tutti noi. In questo modo oltre che l’ambiente ne trarrà beneficio anche il portafoglio. Ma le azioni sull’ambiente dell’amministrazione non finiscono qui. Infatti stiamo ragionando su diversi fronti, poiché siamo convinti che la questione ambientale debba essere affrontata nella sua globalità. Ci siamo posti degli obbiettivi che toccano principalmente 4 punti: risparmio energetico, abbattimento di CO2 e di rifiuti indifferenziati ed educazione ambientale. Francesco Sanna Sant’Antioco: Dopo il restauro della Chiesa, il Comune finanzia un nuovo intervento per il recupero degli spazi esterni “Valorizzare il paese” è uno dei punti programmatici a cui l’attuale Amministrazione Comunale ha dato particolare importanza fin dal suo insediamento, avvenuto nel Giugno 2010. E in effetti da quasi due anni a questa parte nel paese si è assistito a diversi cantieri mirati alla riqualificazione delle spazi comuni e in particolare delle piazze: sono infatti terminati i lavori di Piazza Giovanni XXIII, divenuta area pedonale, l’anno scorso è stato effettuato il primo intervento su Piazza del Carmine, per cui si sta progettando la risistemazione dei giardini adiacenti alla stessa piazza, il cui progetto preliminare è stato presentato in un’affollata assemblea pubblica tenutasi nella stessa piazza. Per quanto riguarda invece la zona di Sant’Antioco, ovvero attualmente lo spazio comune più frequentato e probabilmente quello più caro alla popolazione mogorese, si sono concluse un paio di mesi fa le operazioni di restauro dell’omonima Chiesa, risalente al XII-XIII secolo, un tempo sede parrocchiale. I lavori in questione hanno conferito alla Chiesa, il cui stato di degrado era ormai giunto all’apice, una vera e propria immagine da cartolina, riconducendola al suo “antico splendore originario”. Colpisce infatti la facciata principale, creata con le pietre scure del Nuraghe di Santu Pedru, una delle quali riporta l’effige della dea madre, mentre le parti restanti dell’edificio sono state ricoperte con la calce idraulica, un materiale biologico, apposito per i restauri. Il tetto è stato demolito e ricostruito con le tecniche tradizionali ovvero travatura in legname e copertura con tegole sarde, consolidate le fondamenta e la struttura portante verticale dell’edificio e infine sono stati sostituiti gli infissi. I fondi per il restauro son stati finanziati in parte dalla Regione, per un importo di circa 170 mila euro e in parte dal Comune, con una quota di cofinanziamento pari a 73.500 euro. In merito, invece, al recupero degli spazi circostanti l’edificio sacro, in seguito all’approvazione da parte della Giunta Comunale di un intervento pari a 85.000 euro, si è provveduto a demolire completamente l’ingombrante presenza delle mura in pietra e cemento dell’“ex orfanotrofio”. Tale opera, iniziata a fine anni ’50 e mai conclusa, ha sempre stonato fortemente con la Chiesa, sminuendone il suo antico fascino. I lavori prevedono la messa in sicurezza della pericolante muratura confinante con la proprietà della famiglia Cannas e la realizzazione, di un parapetto in pietra attorno a tutto il perimetro dello spazio circostante la Chiesa. L’intero spazio verrà ricoperto con ghiaia e nella parte anteriore di accesso al sagrato, verranno create due aiuole ai bordi della scalinata che renderanno il luogo ancora più piacevole e soprattutto verrà restituito all’utilizzo dei cittadini mogoresi. 6 Comune Informa Primu deliberada in sardu de su consillu comunali de Mòguru N. 33 Del 28.06.2012 Ogetu: tutela e valorizatzioni de sa lìngua sarda. Aprovatzioni O.D.G. po sa pregunta a sa Regioni Sardìnnia asuba is adempimentus de sa 482/99. S’annu duemila-doxi de sa dii bintottu de su mesi de làmpadas cun inghitzu a is cuatru e trintacincu, in su Comunu de Mòguru e in su aposentu sòlitu aundi si faint is adunàntzias, su Consillu Comunali, cunvocau cun avisus aposta, s’est atobiau in sessioni straordinària urgenti in prima cunvocatzioni e in setzida pùblica Presiedit sa setzida su Sìndigu su Senn.ri Sandro Broccia. Partètzipat su Segretàriu Comunali su dott.ri Claudio Demartis. Sbòddiat sa chistioni s’Assessora Cristiana Scanu, CUNSIDERAU CA sa lei 482/99 a s’art. 4 aici narat: “In is scolas maternas de is comunus chi intrant in s’artìculu 3, s’educatzioni linguìstica prevedit, acanta a su manìgiu de sa lìngua italiana, s’impreu de sa lìngua de minoria puru po fai is atividadis educativas. In is scolas elementaris e in is scolas mèdias si prevedit su manìgiu de sa lìngua de minoria comenti a un’aina po insenniai”. Duncas sa lei “prevedit” e, po podi fai is cosas prevìdias, su pròpiu artìculu narat: “Candu is babbus e is mammas faint sa preiscritzioni depint acrarai a sa istituzioni scolàstica chi bolint o no po is fillus insoru s’imparu de sa lìngua de minoria”. Si pentzat chi custa decraratzioni sa scola dda depat domandai in su mollu fatu a posta po s’iscritzioni a scola, aici comenti si fait giai po s’imparu de sa religioni catòlica. Custu inditu est giai sighiu de annus meda de is scolas friulanas aundi ddui est, comenti in Sardìnnia etotu, unu bilinguismu no assentau in totu. BIUS is artìculus 3 e 6 de sa Costitutzioni italiana chi narant, su 3 “totus is tzitadinus tenit paris dinnidadi sotziali e funt ugualis inantis a sa lei, sena sceradura de sessu, arratza, lìngua…”, e su 6 “s’Itàlia tutelat is minorias linguìsticas bias siat comenti a minorias ètnicas e culturalis, siat spraxas prus pagu in totu su territòriu e fintzas postas in specìficas realidadis de su territòriu…” BIA sa lei 482/99 “Normas in matèria di tutela de is minorias linguìsticas e stòricas” e pruschetotu in s’art. 4. BIU s’art. 2 de sa L.R. 26/97 (asuba sa promotzioni e valorizatzioni de sa cultura e de sa lìngua de sa Sardìnnia) chi afìrmat sa dinnidadi paris de sa lìngua sarda cun cussa italiana. Pigau su parri favorèvoli espressau de su Responsàbili de su Servìtziu in ordini a sa regolaridadi tènnica sighendi su chi narat s’art. 49 de su D.lgs. n. 267/2000; Pigau atu ca no depit èssiri acuisiu su parri po sa regularidadi cuntàbili poita s’atu no fait spendi dinai a su Comunu Posta a votatzioni sa proposta Cun totus is votus a favori espressaus in craru po artziada de manu DELÌBERAT DE APROVAI, po is motivus in premissa, su O.D.G. chi sighit: − De domandai a sa Regioni Autònoma de sa Sardìnnia/ Assessori a sa cultura/ Commissioni Cultura / Osservatòriu Regionali de sa cultura e de sa Lìngua sarda s’interventu in su Ufìtziu Scolàsticu Regionali, poita de parti sua donit is punnas pretzisas a is Diretzionis Didàticas Regionalis de s’Ìsula a su scopu de pònniri impari a sa domanda po sa preiscritzioni, a partiri de s’annu scolàsticu 2013/2014, su mollu aundi si podit acrarai chi is babbus e is mammas si bolint abàlliri po is fillus cosa insoru de s’imparu de sa lìngua sarda aici comenti prevedit sa lei 482/99 a s’art.4 “In is scolas maternas de is comunus chi intrant in s’artìculu 3, s’educatzioni linguìstica prevedit, acanta a su manìgiu de sa lìngua italiana, s’impreu de sa lìngua de minoria puru po fai is atividadis educativas” e in prus “in is scolas elementaris e in is scolas mèdias si prevedit su manìgiu de sa lìngua de minoria comenti a un’aina po insenniai”. − De domandai a sa Regioni Autònoma de sa Sardìnnia su stantziamentu de dinai aposta a su scopu de donai atuadura prena e cumprida a s’artìculu 4 de sa lei 482 /99. 7 Comune Informa Dalla Marmilla all’Europa La scalata del gruppo reggae mogorese Arrokibi roots È proprio vero che non bisogna mai smettere di credere nei sogni e impegnarsi per realizzarli, perché poi quando meno te l’aspetti, ecco che d’improvviso, quel sogno si tramuta in realtà. Questo è proprio quello che è successo a un gruppo di amici mogoresi, uniti da un grande amore per i ritmi giamaicani, che partendo da due “strimpellate” in una casa sita tra “Su Fangariu” e “S’Arrochibi”, per solo divertimento e passatempo, si son ritrovati nel giro di pochi anni a vincere l’Italian reggae Contest del Rototom Sunsplash (il più prestigioso festival internazionale di musica reggae) e successivamente a rappresentare il reggae Italiano in Europa, guadagnando un importantissimo terzo posto. Gli Arrokibi roots, il cui nome richiama il più antico bixau mogorese “de S’Arrochibi” unito alla parola “roots” ovvero radici, dunque radici mogoresi solide come una roccia, iniziano la loro attività musicale nel 2006. Tutto nasce molto naturalmente, l’obiettivo del progetto era inizialmente solo quello di alimentare la loro passione per la reggae music e per il messaggio di pace, amore, rispetto e libertà che questo genere musicale, nato con Robert Nesta Marley, trasmette. Così i mogoresi Francesco “Checco Gravellu” Floris (voce), Alessandro “Zurri” Murranca (batteria), Simone “Renz” Maccioni (basso), Adriano “Adri” Pinna ( chitarra), Nicola “Bucchio” Piras (sax) assieme a Gian Marco “Jimmi” Montisci di Uras (Chitarra e voce) e Stefano Ollano di Lunamatrona (percussioni), iniziano quest’avventura e nel Gennaio del 2007, emozionatissimi, fanno la loro prima uscita come band in una piccola rassegna musicale nel salone delle scuole elementari di Mogoro. Considerando che il loro ultimo concerto si è svolto a Udine in occasione delle finali Europee del Rototom Sunspash, è da riconoscere che questi ragazzi di strada in cinque anni ne hanno fatta e come. Infatti dal quel lontano 2007 calpestato fino a quel momento, e in contemporanea l’uscita dell’EP “Domande alla vita” che ha da subito ricevuto riconoscimenti dagli addetti ai lavori. Nel Luglio 2010 esce invece il loro primo lavoro completo “Different”, che riassume il progetto live portato avanti negli anni precedenti e segna la nuova evoluzione della band. Il disco raggiunge da subito ottimi risultati e una serie di recensioni po- molte cose son cambiate, alcuni componenti, come Checco, storica voce del gruppo, hanno lasciato il progetto, passando il testimone di front-man a Jimmy; la famiglia in questi anni si è allargata notevolmente con l’arrivo preziosissimo delle due coriste, Leticia Cabiddu da Lunamatrona e Simona Alessandra Pala da Marrubiu e della chitarra solista, tutta mogorese, di Giacomo “Jaco” Orrù. Ultimo arrivato, ma solo in ordine di tempo, è Michele “Micfo” Fois da Cagliari che ha sostituito Filippo Erasmo di Terralba, primo tastierista del gruppo. Fra le tappe che hanno segnato l’ascesa di questi 10 ragazzi da menzionare è la loro prima esibizione al Sardinia Reggae Festival nel 2009, palco più importante sitive su importanti riviste e siti del settore e viene inoltre trasmesso in rotazione su alcune radio. Con i due brani “ Different” e “Sin” estratti dal disco, gli Arrokibi, lo stesso anno, partecipano alle selezioni dell’Italian Reggae Contest, arrivando i semifinale e aggiudicandosi ad Agosto un posto sul palco del Rototom Sunsplash, a Benicassim in Spagna. Da quel fortunato Agosto 2010 ad oggi, la band ha macinato tantissimi concerti in lungo e in largo per tutta l’isola e nella penisola, partecipando a importanti festival isolani quali: Sardinia reggae festival, Mediojamaicano, One drop, Tramudas, Rockaxia e tanti alti. Lo scorso Marzo arriva inaspettatamente la svolta: il gruppo viene selezionato fra i 3 finalisti italiani dell’European reggae contest, e si ritrova catapultato a Milano per disputare la finale; con un esibizione davvero coinvolgente e un’ energia fuori dal comune, gli Arrokibi, infuocano il circolo Magnolia, e vengono premiati da una giuria di espertissimi, aggiudicandosi a sorpresa la vittoria sugli altri due gruppi. Primi in Italia, dunque, fra i gruppi reggae emergenti, per questo 2012, il gruppo reggae “from Marmilla” viene premiato con un tour 2012-2013 che li porterà in giro nelle maggiori città della penisola. Il primo di Giugno, invece, ha disputato a Udine la finale Europea, rappresentando l’Italia e la Sardegna e in concorrenza con gli altri 5 gruppi Europei. Si è classificato, in quest’occasione, al terzo posto, dopo i Serbi e i Francesi e seguito dai Tedeschi, Inglesi e Baschi. Un’ottima posizione accolta con tanta gioia; una grossa soddisfazione per il gruppo è stata quella di portare il nome di Mogoro e della Marmila in Europa. Attualmente i ragazzi sono a lavoro per il loro nuovo album, la cui uscita è prevista per il prossimo autunno. Secondo i componenti del gruppo, la ricetta di questo inaspettato successo, è stata la grande umiltà accompagnata da un lavoro duro e continuo, “il rimanere sempre con in piedi per terra”, ma soprattutto la solida amicizia che gli lega da anni. Il tour estate-2012 degli Arrokibi roots è gia iniziato, tantissime le prossime date sia nell’isola che nella penisola, tutti gli aggiornamenti sono disponibili nel sito www.arrokibiroots.it, facebook e myspace. Angelica Brigas 8 Comune Informa Lo sport a Mogoro Cronistoria di una giornata di festa Lo scorso 2 giugno in piazza Martiri della libertà si è tenuta una delle feste provinciali del minivolley più belle nella storia della Pallavolo Mogoro, ecco alcuni numeri: 180 bambini, 11 campi da minivolley allestiti, 49 minisquadre, almeno altri 400 intervenuti fra tecnici, dirigenti, accompagnatori e famigliari. Ben 13 le società partecipanti: Pall.Terralba, Fitness Paulese, CP Seneghese, Pol.Masullese, Ariete Or, Gymland Or, Pall.Uras, Sunvolley, Pol. Orat. SG Bosco Ales, S.Paolo Or, Salvo D’Acquisto S.Giusta, Pall.Mogoro. Piazza dei Martiri e Il parco comunale si sono animati per oltre 4 ore: il gioco del minivolley ovviamente l’ha fatta da padrone e nell’arco della giornata sono state disputate oltre 50 mini-partite. Le “fasi ludiche” erano estese anche nel resto dello spazio verde e nelle pause fra una gara e l’altra ogni bimbo ha potuto anche “rifocillarsi” e divertirsi nel parco giochi. Come sempre in quest’oc- casione speciale non ci sono stati dei vincitori veri e propri, ogni squadra composta ha alternato gare ben disputate e vinte con qualche sconfitta, mantenendo in entrambe i casi la stessa passione e la gioia nel giocare, i pallavolisti junior ci hanno dato ancora una volta una bella lezione di fairplay . La gioia è stata infatti la costante dell’intera giornata e al termine della manifestazione tutti i volleysti hanno gradito con un sorriso indescrivibile i gadget ricordo della festa, offerti dalla Pall.Mogoro e dalla Fipav provinciale. La festa si è conclusa con i saluti di Gaetano Pitzolu, Presidente prov. le Fipav anche a nome di Mario Serra Presidente della Pall.Mogoro, Matteo Meloni coord. tecnico del minivolley prov.le e dell’Amministrazione comunale di Mogoro. Ci si augura di continuare ancora nei prossimi anni con la tradizione della festa del mini volley e soprattutto di promuovere in modo educativo lo sport della pallavolo anche con gli altri gruppi di ragazzi e ragazze più grandi. L’obiettivo è quello di appassionare ad uno degli sport più belli che esistono a partire proprio dal minivolley per arrivare ai campionati perlomeno regionali. La Società mogorese milita nella serie D regionale femminile, conta un centinaio di iscritti, partecipa a tutti i campionati giovanili della provincia e sta impostando un ottimo lavoro anche col settore maschile. Il prossimo anno prevede infatti di rafforzare questo settore, in crisi negli ultimi 10 anni e di avere oltre alla squadra dell’under 13 M, anche quella dell’under 15 maschile. La pallavolo è nata oltre 35 anni fa sotto il nome di Freccia Mogoro, è poi diventata Asd Pallavolo Mogoro a partire dal 1990. I migliori risultati agonistici sono stati ottenuti dalla squadra maschile che ha militato nella serie C regio- nale dal 1995 al 97. Da elogiare tantissimo il segretario storico Prof. Giovannino Cherchi, che ha traghettato la società fin da quando è nata, col succedersi dei vari presidenti, fino al 2006 quando a Bruno Pia Presidente (per oltre 15 anni) è succeduta Elena Brigas, (presidente uscente alla scorsa assemblea del 10 ottobre 2011). Proprietà: Comune di Mogoro tel. 0783 99301 fax 0783 990131 e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Gino Zasso Direttore: Sandro Broccia Impaginazione: Alessio Melis - PTM Editrice Stampa: Prima Tipografia Mogorese - 09095 Mogoro (OR) tel. 0783.463976 e-mail: [email protected] Chiuso in redazione il 2.7.2012
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